STAN LEE E L’UNIVERSO MARVEL: MITOLOGIA MODERNA E MODA INTERGENERAZIONALE

Il 12 Novembre 2018, alla veneranda età di novantacinque anni, ci ha lasciato uno dei capostipiti dei fumetti e il padre dei super eroi He’s the only comics writer with a star on the Hollywood Walk of Fame. | 16 Reasons Why We Love Stan Leeamericani, Stanley Martin Lieber in arte Stan Lee, ex presidente e direttore editoriale della Marvel Comics. Il lungo lavoro che questo grandissimo uomo ha svolto per quasi un secolo, non si può limitare solamente al campo del disegno e della sceneggiatura. Grazie alla sua dedizione e alla sua instancabile voglia di superarsi è riuscito a creare un vero e proprio mondo, o forse è meglio parlare di un intero universo, che ha accompagnato e sicuramente accompagnerà moltissime generazioni. Stan Lee, grazie alla sua straordinaria fantasia, è riuscito a fondare una vera e propria mitologia moderna. Una delle sue più grandi capacità è stata sicuramente quella di attirare l’attenzione e l’interesse del lettore grazie alle sue storie divertenti e imprevedibili con dialoghi e scene chiare ed immediate.

Fin dall’antichità l’uomo ha avuto bisogno di modelli da seguire, qualcosa di straordinario a cui aggrapparsi, magari per trovare una risposta alle grandi domande del passato, come per esempio l’origine del mondo, o per indirizzare le persone a comportarsi nella maniera più corretta, come ci insegna il mito di Narciso. Nell’antica Grecia i miti erano spesso accompagnati da eroi coraggiosi, intelligenti e leali; eroi con forze sovrannaturali e capaci di affrontare le sfide e uccidere mostri senza tentennamenti. Gli eroi antichi erano quindi molto distanti dalla fragilità umana, dai dubbi e dalle paure. La maggior parte degli eroi, non a caso, erano figli degli dei, immortali e invincibili. Ironicamente Stan Lee, a soli diciassette anni, decise di autoproclamarsi Dio scrivendo su un muro della sua scuola “Stan Lee is God” e negli anni a venire si sentirà dire parecchie volte che Lee soffre del complesso di Dio. E sotto un determinato punto di vista Stan Lee è riuscito veramente a diventare il creatore dei suoi personaggi, a plasmare un mondo a suo piacimento.

Ma perché i fumetti Marvel hanno ottenuto così tanto successo e riescono ad attirare il pubblico ancora dopo anni? Stan Lee è riuscito a fondere in un unico essere il fantastico delle storie mitiche del passato, quindi i super poteri e la sconfitta di un nemico, con le caratteristiche della contemporaneità come il progresso scientifico e il paesaggio urbano. È riuscito a creare degli eroi da ammirare e  in cui ci si può rispecchiare al contempo, anch’essi fragili e con le loro difficoltà. Dei super eroi che al di fuori delle loro ardue sfide nel combattere i cattivi devono far fronte ai propri sentimenti, alle proprie insicurezze e soprattutto devono convivere con la loro parte non super, il lavoro e gli affetti. La dicotomia fantastico – contemporaneità è sicuramente un’arma vincente per Stan Lee. Gli esempi di personaggi perfettamente riusciti sono molti da Spiderman ai Fantastici 4.

Partendo dal primo volume, uscito nel 1961 dei Fantastici 4, basta la premessa per far capire al lettore che si trova davanti a una storia moderna e attuale. I protagonisti Reed Richards, Susan Storm, suo fratello Johnny e Ben Grimm,Fantastic Four durante una missione spaziale vengono colpiti da una tempesta di raggi cosmici e acquistano delle caratteristiche paranormali: il corpo di Reed ha la capacità di piegarsi e allungarsi come la gomma, Susan genera campi di forza che la rendono invisibile, Johnny si trasforma in una torcia umana capace di generare fuoco e Ben è mutato permanentemente in un essere di roccia soprannominato la Cosa. La componente scientifica convive perfettamente con il periodo storico, il fumetto viene rilasciato circa un mese prima dalla messa in orbita del primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin. Ma la peculiarità di questa storia sono sicuramente i quattro supereroi, che dopo quell’incidente si ritrovano a doverne affrontare le conseguenze, a dover convivere con i nuovi se stessi e con gli altri componenti del gruppo. Reed dovrà convivere con i sensi di colpa per aver causato l’incidente e quindi aver trasformato l’amico Ben in quell’essere dall’apparenza mostruosa. Questi a sua volta dovrà affrontare le proprie comprensibili e tragiche insicurezze riguardo il suo aspetto fisico. Infine l’irrequietezza adolescenziale di Johnny. Tutti insieme impareranno a migliorarsi e a supportarsi a vicenda. Per la prima volta abbiamo dei super eroi reali, senza maschere, umani. Un’altra novità è New York che fa da sfondo alle avventure dei Fantastici 4, che hanno una forte connessione con la città.

Un secondo esempio è il conosciutissimo Spiderman. Con questo supereroe, comparso per la prima volta nel 1962 Stan Lee ha consolidato il suo stile nella creazione dei personaggi, concentrandosi sul lato umano, e cioè il ragazzo dietro@uglydonutalla maschera. Peter Parker è solo un adolescente quando viene morso dal ragno che lo rende Spiderman, quindi si trova in un età molto difficile da gestire anche per una persona comune. L’adolescenza è un periodo molto complesso da affrontare, in cui anche i problemi più semplici sembrano accentuarsi. Inoltre Peter non è proprio il ragazzo più popolare della scuola, ma piuttosto il classico “secchione sfigato” sbeffeggiato dai compagni. Orfano e cresciuto dagli zii, si ritroverà di fronte alla possibilità di essere finalmente in grado di difendere le classi più abbiette e tutte le persone in pericolo. Il “lavoro” di super eroe lo esalta, ma contemporaneamente lo catapulterà nel mondo degli adulti, la morte dello zio lo metterà proprio di fronte alla sua arroganza. Con il tempo dovrà imparare a gestire la sua vita privata e le sue grandi capacità. È quasi impossibile non empatizzare con lui, vederlo crescere e affrontare i suoi problemi con emotività, coraggio e anche tanta ironia. Non a caso l’iconica frase “Da grandi poteri derivano grandi responsabilità” è la più utilizzata dagli amanti del mondo Marvel. Spiderman non è solo  letteratura di compagnia, è un fumetto di formazione. Peter Parker fa sentire tutti meno soli e incompresi, ma contemporaneamente fa sognare ad occhi aperti e commuove.

Quadrinhos Marvel WallpaperTutti questi fattori hanno contribuito a rendere le fantastiche storie di Stan Lee parte della cultura di massa. I suoi amati supereroi non sono circoscritti tra le pagine di un fumetto o nei minuti di un film, ma vivono insieme a noi. C’è chi gli si è affezionato da piccolo, magari correndo per casa fingendo di lanciare ragnatele, o chi da adolescente trovando degli amici fedeli in quei supereroi in fondo così simili a lui, o addirittura già da adulto per rilassarsi e divertirsi dopo giornate impegnative e stressanti. C’è chi preferisce leggere le sue storie o chi ama rivederle proiettate sullo schermo, rinunciando magari a un po’ di fedeltà alla trama originale. Possiamo ritrovarli nella realtà quotidiana, dai capi di vestiario agli accessori di cartoleria o addirittura per la casa. E’ innegabile il desiderio di portarsi i propri personaggi preferiti sempre con sé ogni giorno. I personaggi delle storie di Lee sono diventati dei modelli da seguire e contemporaneamente hanno creato degli stereotipi all’interno della società. Se si pensa a un ragazzo appassionato di fumetti la prima immagine che viene in mente è il classico Nerd alla Big Bang Theory: gusto e interesse per la moda praticamente nullo, classiche T-shirt con riferimenti che in pochi possono capire e occhiali dalla montatura, nera e squadrata. La realtà dei fatti non è esattamente così, nonostante non sia facile sdoganare alcuni stereotipi, soprattutto grazie all’espansione nel mondo cinematografico la Marvel è riuscita ad appassionare anche chi, di “nerd” all’apparenza non ha proprio niente. Basti pensare al ricco e geniale Tony Stark, meglio conosciuto come Iron Man, non proprio il classico sfigato della scuola, ma un uomo ironico, affascinante e cool, le cui super armature non peccano di certo in estetica. Stan Lee con l’Universo Marvel non è stato solo una moda passeggera. E’ un fenomeno molto più potente, un mito da seguire, il quale a sua volta ha dato vita a una nuova mitologia moderna.


 

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