Alanui e “il grande percorso” della vita

Il viaggio. La libertà di scoprire nuovi mondi, lontani ma anche interiori. Sono questi i temi trainanti di Alanui.

Alanui è un marchio giovane, ma i due fondatori, Carlotta e Nicolò Oddi, hanno dimostrato da subito di avere le idee molto chiare. I loro capi sono coloratissimi mix di emozioni ed esperienze, le più svariate, acquisite nei luoghi più remoti, come in quelli più intimi dell’anima.
Con ogni sfilata il brand racconta una storia, una storia di viaggi, una storia di libertà, una storia di sensazioni.

E la storia di Alanui comincia con un regalo. Nicolò regala a Carlotta un cardigan che ha trovato: è senza bottoni, bordato da una fitta frangia e completato da una cintura bicolore. Questo capo è lo spunto che dà avvio alla prima collezione; pezzo dopo pezzo i due fratelli Oddi creano un loro stile immediatamente riconoscibile.

Le loro collezioni sono sempre all’insegna della fantasia più scalmanata e dell’innovazione più ricercata. I capi sono estremamente colorati e caratterizzanti, ma tutti sprigionano quell’idea di libertà e quel desiderio di scoperta che sono alla base del brand.
E i capi sono quasi completamente unisex. Le variazioni riguardano solo il colore, il pattern, il materiale. Gli accostamenti sono spesso insoliti, ma i materiali sono sempre selezionatissimi e la loro lavorazione è curata fino all’ultimo dettaglio.

La storia che Alanui racconta attraversa i luoghi più lontani ed esotici, narra di viaggiatori impavidi, solitari, ma anche passionali, curiosi… i capi di Alanui si differenziano l’uno dall’altro, ma solo come capitoli che compongono un grande romanzo. Il mood ethnochic si accompagna a un immaginario onirico, ma sempre reinterpretato con un linguaggio estremamente giovane e dinamico.

Carlotta e Nicolò hanno studiato ogni singolo dettaglio affinchè tutto questo arrivasse in modo trasparente al pubblico, a cominciare dal simbolo stesso di Alanui. Sull’etichetta di ogni abito, infatti, campeggia una medaglia che raffigura un surfista e San Cristoforo, protettore dei viaggiatori. Si tratta di un simbolo che rappresenta l’essenza del brand, ma che, allo stesso tempo, funge da talismano per i “viaggiatori” di ogni tipo che indossano i capi del marchio.

È per questo che Alanui non crea solo abiti. Vuole realizzare cimeli, oggetti che rimangano come conglomerati di memoria, elementi preziosi da tramandare insieme al patrimonio di sensazioni e ricordi che racchiudono. È questa la ragione per cui ogni singolo dettaglio, curato da Carlotta e Nicolò, ha un significato ben preciso, non è mai posto a caso e va interpretato.

Tra le fonti d’ispirazione, sicuramente privilegiato è il continente americano, ma quella che Alanui rappresenta è soprattutto l’America delle praterie sterminate, un continente immenso e libero, una natura nella quale l’uomo non è ancora intervenuto e dove il viaggiatore può sentirsi libero e a casa.

La collezione f/w 2018 racconta il viaggio di due surfisti dalla California al Messico. Basta questa ambientazione perché i capi si colorino dei toni della terra, del sole, del fuoco; le stampe raccontano le antiche leggende dei nativi-americani. Immancabile, l’iconico cardigan, ancora una volta, si rinnova per accogliere nuovi jacquard che guidano l’attento osservatore attraverso i territori del vecchio West.


L’innovazione di Alanui si spinge fino a reinventare capi iconici dell’abbigliamento dei surfisti, come la felpa con cappuccio Baja, che diventa di cachemire con intarsi a righe geometriche, ma modulate in modo estremamente fantasioso. E’ qui che i due surfisti, un uomo e una donna, si separano, ma solo per raccontarci due nuovi mondi.
Lei si avventura nelle fredde terre della Groenlandia. La ritroviamo con cardigan crochet, lunghissime sciarpe abbinate; oppure indossa cardigan e pullover straordinariamente decorati e poi cappelli, sciarpe, guanti e manicotti.  Lui ritorna ai motivi Navaho. San Cristoforo guida il suo viaggio sui bottoni del cardigan con collo a scialle.

La sensazione dopo ogni sfilata è che il viaggio non sia la fine ma solo la premessa, il punto di partenza per il “grande percorso” della vita.


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