In Cina è arrivato il primo conduttore tv “virtuale”. Il robot, che presenta caratteristiche umane, è stato prodotto copiando gesti, espressioni facciali e labiali di un conduttore cinese in carne e ossa, il giornalista Qiu Hao,e nasce dalla collaborazione tra l’agenzia cinese Xinhua e il motore di ricerca Sogou.
Ma non è solo: è stato, infatti, creato anche il clone virtuale di un altro conduttore e giornalista dell’agenzia di stampa cinese, Zhang Zhao, che permetterà la diffusione di notizie in inglese.
L’agenzia ha parlato di una vera e propria assunzione per questi due nuovi membri della redazione che sono entrati a far parte del team di giornalisti di Xinhua News. I due presentatori sono già attivi su tutti i canali social come Weibo e Wechat e anche su tutte le app dell’agenzia. D’altronde l’agenzia Xinhua utilizzava già robot per la stesura di testi di news on line, sebbene sotto la supervisione di un editor umano, quindi il passo successivo era quasi scontato.
Anche Adidas, famoso marchio di calzature e articoli sportivi ha scelto di affidare il lavoro di creazione di determinate scarpe sportive a dei robot con il progetto Speedfactory. Esso vede l’impiego di macchinari estremamente efficienti mettendo insieme la stampa 3D e la realizzazione più rapida per accorciare l’attesa dell’intera filiera.
Inoltre, non possiamo non citare i taxi senza conducente, si tratta di vetture a guida autonoma che solitamente si prenotano in brevissimo tempo tramite un’app.
Ma torniamo ai nuovi conduttori virtuali. I pregi di questa invenzione sono stati esposti direttamente dai due robot alla loro prima apparizione. Potranno lavorare ventiquattro ore al giorno per sette giorni a settimana senza bisogno di pause. Inoltre avranno la facoltà di condurre diverse edizioni del tg, anche simultaneamente, sia tramite tv che tramite internet e mobile, perché, come ha dichiarato uno dei due robot presentandosi, possono essere potenzialmente copiati all’infinito e, dunque, possono trovarsi in più luoghi contemporaneamente per fornire le notizie.
Ma bisogna dire che l’invenzione presenta anche dei difetti più o meno gravi. Tra quelli meno gravi possiamo senz’altro citare le caratteristiche dei due robot ancora da perfezionare, quali la voce ancora leggermente robotica e la poca naturalezza dei movimenti e delle espressioni.
L’agenzia ha dichiarato che i robot sarebbero stati dotati di sembianze umane con l’unico scopo di offrire un’immagine più familiare e meno fredda.
L’anchorman virtuale ha, però, bisogno di una continua fornitura di testi per diffondere le notizie e per poter continuare a condurre il telegiornale. Questa è la caratteristica che sembra confortare i colleghi giornalisti perché i robot hanno ancora bisogno di essere alimentati da redattori umani. Ma si prevedono tempi brevi per il perfezionamento dell’intelligenza artificiale: sicuramente occorrerà poco tempo affinché essa possa essere in grado di elaborare numeri e comunicati stampa per convertirli in testo da far leggere all’anchorman. Inoltre di certo in poco tempo e con poche ricerche i conduttori moderni saranno resi indistinguibili dai loro colleghi umani.
L’aspetto preoccupante è il fatto che l’agenzia abbia apertamente dichiarato il risparmio per la redazione e il miglioramento dell’efficienza.
La rivoluzione industriale del XIX secolo ci insegna che i salari dei lavoratori delle fabbriche inglesi in cui erano entrati i telai automatici erano raddoppiati, perché gli occupati erano in grado di lavorare con le macchine: vedremo se questa ennesima rivoluzione potrà garantire gli stessi risultati.