Il sesso nei videoclip musicali: la rivoluzione degli anni ’80

Scene calienti e video musicali costituiscono da sempre una coppia vincente per aumentare la popolarità e la visibilità di una canzone e, a sua volta, dell’interprete. Essi sono un’ulteriore possibilità per la diffusione del brano e per la creazione di audience.

A questa dinamica possono, però, conseguire anche delle problematiche come la censura del video, poiché ritenuto troppo spinto, o l’emissione negata (o ristretta ad alcune fasce orarie) nei canali televisivi, in quanto non adatti ad un pubblico minore, così come succede per i film. Questo è ciò che accadde al brano ‘Come Undone’ di Robbie Williams o al rapper Eminem con il video ‘The Real Slim Shady’.

Il video musicale, così come lo conosciamo ai giorni nostri, venne creato nell’anno 1958. È il videoclip della canzone ‘Dáme si do bytu’, diretto da Ladislav Rychman.

In Italia colui che iniziò ad utilizzare questo tipo di filmato con lo scopo di accompagnare le canzoni è Michele Bovi. Successivamente, il primo grande successo del videoclip italiano fu nel 1965 con la proiezione nelle sale cinematografiche dei tre film del regista e produttore Tullio Piacentini: 008 Operazione ritmo, Viale della canzone e Questi pazzi, pazzi italiani. Essi erano film a colori che contenevano una decina di videoclip ciascuno. Ciò nonostante, la trasmissione italiana che più di tutte e per prima raccontò l’arte dei videoclip fu Mister Fantasy, messa in onda su Rai Uno per quattro edizioni dal maggio 1981 al luglio 1984; era un rotocalco televisivo dedicato alla musica rock e alla forma del videoclip per come si conosceva poco prima del lancio di MTV. Inoltre, il primo gruppo musicale che usò questo nuovo formato furono i Beatles.

È il 1981, però, ciò che portò alla vera rivoluzione poiché fu l’anno in cui nacque MTV. I videoclip potevano essere ammirati quotidianamente sul piccolo schermo stando seduti sul divano di casa propria e in tutto ciò si ebbe inoltre il successo di una grande stella della musica pop: Michael Jackson. Il suo video Thriller fu il più costoso ed elaborato dell’epoca.

Veniamo ora al punto focale: il sesso e il nudo all’interno del filmato. Una storia piccante, eccitante e trasgressiva viene raccontata grazie all’aiuto di un sottofondo musicale di una canzone rock o di una ballata romantica.

Copertina del singolo ‘I want your sex’

 

‘I want your sex’, George Michael, 1° giugno 1987. Fu sottoposto a censura e a problemi relativi alla diffusione radiofonica. I protagonisti del video erano la compagna del cantante e lo stesso Michael. La scena che maggiormente viene ricordata è quella del rossetto sulla schiena della ragazza.

 

Estratto del videclip ‘Justify my love’

 

‘Justify my love’. Madonna. 6 novembre 1990. Il nome Madonna è sinonimo di provocazione, soprattutto se si considera che ciò che Rihanna e Miley Cyrus mettono in scena nel 2010, la grande artista lo portò in atto già negli anni ‘80. Proprio “Justify My Love” fu sottoposto a censura da MTV poiché ritenuto non appropriato. Non sarà perché a un certo punto Madonna è in intimo assieme ad un uomo nudo mentre mimano atti sessuali?

Estratto del videoclip ‘Wicked game’

 

“Wicked Games”, Chris Isaak, 8 novembre 1990. Il cantante narra un amore non corrisposto. Il video ha vinto vari premi agli Mtv Video Music Awards e vede protagonisti lo stesso Isaak e la top model Helena Christensen, spesso in topless, che si cercano e trovano su una spiaggia delle Hawaii. Il finale non è da raccontare, ma quasi ovvio.

La cantante Miley Cyrus nel videclip del brano ‘Wrecking ball’

Miley Cyrus. Partendo dal presupposto che è già stata citata, non può non essere raccontata. La discussione su quanto sia trasgressiva la cantante è ormai una costante con la quale confrontarsi ogni giorno. Se esiste un video che nel 2013 ha scandalizzato sia il pubblico che la stampa, è ‘Wrecking Ball’. La canzone racconta di un amore finito non nel migliore dei modi e viene rappresentato dalla disperazione di una cantante completamente nuda che balla su una palla da demolizione.

Rihanna e Shakira

All’inizio del 2014, un video ha improvvisamente avuto un’impennata di visite in pochi giorni. Shakira e Rihanna, due icone di bellezza, in abbigliamento sexy sdraiate sullo stesso letto cantano insieme la canzone ‘I can’t remember to forget you’. Il video, molto provocante, metteva in atto oltre che il sogno erotico più condiviso di tutti i ragazzi, anche una questione ancora aperta in molto paesi e cioè quello dell’amore omosessuale tra due ragazze e due ragazzi. Nel frattempo, succede che questo video ottiene in poche ore 350 milioni di visualizzazioni su YouTube.

E come non nominare Blurred Lines”, ovvero la canzone che si è contesa il titolo di tormentone del 2014. Essa ha segnato il punto di svolta per la carriera del cantante Robin Thicke che ha visto un incremento del successo dato dalla sua esibizione ai VMA. In ogni caso, il video di questo brano è uno dei più contestati, anche a causa dell’alta visibilità che ha portato la sua visione su tantissimi schermi. Durante le riprese, infatti, si vedono tre modelle, nude nel video originale ma successivamente censurate, ballare attorno a Thicke e Pharrell Williams, produttori dell’opera. Il video ha lanciato sul piccolo schermo la modella Emily Ratajkowski che è considerata tutt’oggi una delle donne più sexy del mondo.

Un frammento del video di ‘Blurred lines’ non censurato. Durante le riprese si vedono tre modelle, nude nel video originale ma successivamente censurate, ballare attorno a Thicke e Pharrell Williams, produttori dell’opera. Il video ha lanciato sul piccolo schermo la modella Emily Ratajkowski che è considerata tutt’oggi una delle donne più sexy del mondo.

Infine Chris Brown, “Back to Sleep”. Il protagonista trascorre una notte di passione con una ragazza e si alternano scene di sesso nel letto della stanza e nella doccia.

 

 


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