Bob Dylan in cerca della dignità

Dignity è una canzone registrata da Bob Dylan (1941 – ) nel novembre del 1994 e pubblicata il successivo 1995 all’interno della raccolta Bob Dylan’s Greatest Hits Volume 3.

Bob Dylan’s Greatest Hits Volume 3

Per quanto riguarda i dati tecnici del brano: la sua durata è di sei minuti e trenta secondi ed il genere è il folk-rock.

La traccia venne registrata per la prima volta durante l’incisione dell’album ‘Oh Mercy’ nel 1989, ma fu successivamente modificata e rimase, quindi, inedita. In seguito, la versione che venne presentata al pubblico nel ’95, presentò degli aspetti che differirono dalla prima, in quanto vennero aggiunti i suoni di strumenti singolari ed eliminati altri. La difficoltà nello scegliere quale arrangiamento fosse il più consono alla pubblicazione e quale potesse essere il punto di incontro tra i produttori, è raccontata negli scritti di Bob Dylan chiamati Chronicles, Vol.1.

Il testo si articola in sedici strofe pressoché della medesima lunghezza. La protagonista della canzone è come dice il titolo la dignità, ma rilevante è anche il senso di angoscia provato dal cantante, poiché non riesce a trovare delle risposte concrete alle sue domande. Il soggetto delle numerose strofe è sempre un uomo. Non conta che le sue caratteristiche siano diverse, la situazione viene analizzata sempre dal punto di vista di una persona reale, fino a che, nella terza strofa, il cantante parla anche in prima persona.

<<Fat man lookin’ in a blade of steel
Thin man lookin’ at his last meal
Hollow man lookin’ in a cottonfield
For dignity>>

Un uomo, grasso, ci racconta l’autore e interprete, cerca la dignità in un’arma. Si potrebbe pensare ad una spada dal testo della canzone. Ciò significa che la sua ricerca inizia dalla forza e dalla sicurezza di potersi difendere. Un uomo magro, invece, cerca il decoro nell’ultimo pasto. Forse, egli è esile, per un problema di povertà e ‘ultimo pasto’ perché, stremato, morirà dopo averlo consumato. Un uomo vuoto, al contrario, cerca la dignità in un campo di cotone; una situazione morbida, accogliente, quasi come se fosse casa.

<<Wise man lookin’ in a blade of grass
Young man lookin’ in the shadows that pass
Poor man lookin’ through painted glass
For dignity>>

Un uomo saggio va alla ricerca della dignità nelle cose semplici. L’uomo giovane la cerca nelle cose di cui non è a conoscenza e quindi in un’incognita che potrà rilevarsi pericolosa. Si commenta che il primo aspetto che è scappato dall’umanità sia proprio la dignità e seppur cercando nei luoghi più assurdi come ‘una terra dove c’è il sole perfino a mezzanotte’, l’artista non riesce a raggiungere il suo obiettivo. <<Searchin’ everywhere I know.>> L’autore del brano, perfino chiedendo alla polizia la localizzazione della dignità, come se fosse qualcosa che è stata catturata e rinchiusa in una cella, non trova risposta al suo quesito. Gli agenti di pubblica sicurezza rimandano alla legalità e all’atto di spingersi contro la legge. Con un pizzico di speranza, o forse di pazzia, viene affidata alla sorte la volontà di trovare e far tornare la dignità. Essa si mette due mani nelle tasche per riuscire a recuperarla.

In realtà, una cerchia di pochi eletti sa dove rintracciare il decoro, sa dove è nascosto. Il problema? Ciò non può essere rivelato. Mary Lou, personaggio femminile della canzone a cui matrimonio partecipa il cantante, potrebbe essere uccisa se qualcuno venisse a sapere che ha rivelato il suo segreto. Il discorso della morte viene già anticipato in una strofa precedente in cui vengono raffigurati degli uomini che sono stati uccisi prima dell’inizio del nuovo anno. Inizialmente è una circostanza difficile da capire, ma in un secondo momento, l’ascoltatore intende a cosa può essere ricollegata la frase e il suo vero significato. Successivamente, verrà nominato il principe Filippo, incontrato alla casa del blues. Egli, al contrario, è disposto a parlare per condividere il suo sapere a meno che il suo nome non venga rivelato.

Nella nona strofa, il cantante descrive una circostanza apocalittica con case ed edifici interi che bruciano, un vento che porta gelo nella città e una situazione economica di crisi raffigurati dai debiti che non vengono pagati. Le fiamme si innalzano al cielo. Coloro che bevono per dimenticare, adesso cercano invece i ricordi per recuperare ancora una volta, forse l’ultima, un po’ di sollievo dato dalla presenza della dignità tra le persone. Nella decima strofa si parla di corruzione: <<He wanted money up front, said he was abused by dignity>>

<<Got no place to fade, got no coat
I’m on the rollin’ river in a jerkin’ boat
Tryin’ to read a note somebody wrote
About dignity>>

Non esiste un posto in cui nascondersi. Per continuare a vivere bisogna ri-scoprire i valori che sono stati ormai persi. Si comprende che la dignità è qualcosa che era presente nel passato, ma assente nei giorni nostri (o negli anni ’90 quando la canzone viene presentata al pubblico), poiché ci sono delle tracce della sua esistenza che siano appunti o chiacchiere. Un’ulteriore testimonianza sono i capolavori letterari che vengono letti oramai solo dai più anziani pervasi da rughe.

Alcune persone cercano di creare delle false testimonianze, per esempio attraverso delle foto. Queste purtroppo però, non sono veritiere poiché la dignità non è qualcosa che può essere fotografata. Il cantante ride alla vista di ciò e nel frattempo continua a sprofondare in un forte senso di angoscia e paura. Paura che la dignità non riemergerà più. <<So many roads, so much at stake.>>

Ci sono diverse modalità per trovare ciò che si cerca, ma oltre a ciò è necessario mettersi in gioco. Spesso molte strade sono alla fine dei vicoli ciechi che vale ugualmente la pena essere scoperte, in modo tale da poter essere certi di aver provato e cercato la dignità in tutti i modi. Il cantante infine, stremato, si chiede cosa ci vorrà per trovare la dignità. <<Sometimes I wonder what it’s gonna take to find dignity>>

Probabilmente, leggendo tra le righe, è possibile comprendere in che momento storico l’uomo abbia perso la dignità secondo Bob Dylan. Egli racconta di un uomo, un inglese, che morde un proiettile. Il futuro gli appare magro. Che sia una chiara allusione alla guerra e alle sue conseguenze?

Copertina, Immagine 1

Fonti: Sito ufficiale di Bob Dylan

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