Ren Hang: fotografo di vita e libertà

Cosa ci può essere di strano nella nudità?

In Nothing Hill, Anna, impersonata da Julia Roberts afferma, “Perché gli uomini sono fissati con il nudo. In particolare con il seno. Perché avete tutto questo grande interesse?! No, dico sul serio, è solamente un seno. Al mondo una persona su due ne ha!”. Cosa ci può essere di sbagliato nell’essere nudi?

Adamo ed Eva erano nudi, i Greci e i Romani non consideravano la nudità come un tabù e se durante l’illuminismo si era arrivati addirittura a considerare osceno anche il torso nudo degli uomini in spiaggia, nell’epoca contemporanea, dopo piccoli e grandi cambiamenti, si arrivò a creare spiagge apposite per i nudisti. Nonostante ciò, la nudità è ancora considerata un’oscenità: in Cina, ad esempio, sono vietate la nudità in pubblico e la pornografia. Queste leggi sono in vigore dal 1949, anno della fondazione della Repubblica popolare cinese, e hanno creato disagio a molti artisti. Tra questi, Ren Hang, fotografo cinese, nato del 1987 è morto i primi mesi del 2017 a soli ventinove anni, è considerato un’icona di libertà contro la censura cinese nonostante lui abbia detto:

“Non guardo affatto ai miei lavori come a dei tabù, perché non penso tanto al contesto culturale o politico. Non mi spingo intenzionalmente oltre i limiti, faccio soltanto ciò che faccio. La politica delle mie immagini non ha niente a che fare con la Cina. È la politica cinese che interferisce con la mia arte.”

E la politica Cinese ha interferito non poco con la sua carriera impedendo alcune sue mostre dall’esplicito contenuto sessuale. In un’intervista ha, infatti, affermato:

“La Cina è ancora un paese di stampo feudale per cui, per la maggior parte della gente, il fatto che il corpo nudo nelle foto sia esibito in pubblico è ineccepibile. Sono stato discriminato molto spesso nel mio paese solo perché ci sono corpi nudi nei miei lavori (il mio sito personale è stato chiuso molte volte, mostre personali delle mie foto sono state proibite, sono addirittura stato arrestato dalla polizia mentre facevo foto ai miei modelli nudi ecc.) Ma appunto perché mi sono capitate queste cose e per il fatto che vogliano impedirmi di fare ciò che mi piace mi viene voglia di farlo ancora di più. Spero che il mio paese diventi più “openminded”, ma lo amo allo stesso modo, e rimango qui, non vado da nessun’ altra parte.”

Le fotografie di Hang sono originali e lasciano ben poco spazio all’immaginazione. Immersi nella natura o fotografati in primo piano, i corpi nudi sono i protagonisti ma molti oggetti ne fanno da contorno: fiori, animali, orologi. Anche i riferimenti alla masturbazione e all’omoerotismo sono sempre trattati con quella eleganza che caratterizza ogni suo scatto. I corpi esili sono ben calibrati con lo spazio e con gli oggetti: alcune volte sembrano addirittura delle sculture, altre volte sono curati i più piccoli particolari per far risultare ogni componente della foto simmetrico e al posto giusto, tanto da far pensare che non potrebbe stare in nessun altro modo se non in quello. Nonostante l’esibita nudità, ogni scatto è senza malizia: ‘Quando si è nudi, tutto è più naturale’ ha affermato il fotografo che nelle sue foto ha ritratto i suoi amici e addirittura sua madre per dare un velo di naturalezza in più. Hang non ha mai nascosto di soffrire di depressione: probabilmente è ciò che lo ha spinto a suicidarsi lasciando piccoli e importantissimi tasselli del grande puzzle degli artisti che lottano per la libertà creativa in Cina.

‘”Penso che la cosa più importante nelle mie foto sia la vita, e penso che il sesso e la nudità siano le cose più importanti nella vita.”



 

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