Lady Gaga in prima fila per i diritti civili

Elton John, Bono Vox, Sting e John Legend hanno qualcosa in comune che va al di là della musica. Oltre che essere cantanti, sono prima di tutto attivisti e perciò si impegnano nel sociale. Sono numerosi i musicisti e i cantanti che si battono per i diritti civili delle minoranze, dei più deboli e dei più poveri, ma un tema che da sempre ha avuto rilievo nell’ambito musicale è il mondo transgender.

“I’m beautiful in my way
‘Cause God makes no mistakes
I’m on the right track, baby I was born this way”

È così che Lady Gaga canta dall’ormai lontano 2011. Non è stato commesso nessuno sbaglio. Non bisogna vergognarsi per ciò che si è. Occorre accettarsi per le caratteristiche che si possiedono. Non si deve desiderare di correggere i propri difetti. Essi ci appartengono dalla nascita e ci distinguono. “Sono nata così” e non voglio cambiare o essere giudicata per questo, aggiunge la pop star. Il singolo Born This Way ha raggiunto il primo posto negli Stati Uniti d’America e in altri venti stati. È stato il più veloce della storia nelle vendite con oltre un milione di copie comprate in cinque giorni. Forse anche per il suo significato?

Un striscione con la scritta ‘Born this way’ durante la sfilata del Gay Pride

Stefani Joanne Angelina Germanotta, in arte Lady Gaga, è una delle artiste pop più acclamate negli ultimi dieci anni e si batte da sempre per i diritti civili delle persone omosessuali e transgender. Il motto “Born this way” è diventato ormai lo slogan di tantissime associazioni che fanno parte della comunità LGBT ed è una frase ricorrente tra quelle scritte nei cartelloni o nei manifesti che sfilano durante i Gay Pride allestiti e organizzati nelle metropoli di tutto il mondo.

L’ultimo è stato nella città di New York, dove l’attivista ha sfilato e incontrato i fan. La cantante ha dichiarato che gli uomini gay l’hanno aiutata moltissimo nella sua vita e l’hanno accompagnata nelle tappe più importanti della sua carriera artistica. Il messaggio che trasmette è che l’uguaglianza è fondamento di ogni società democratica, soprattutto ora che l’America ha deviato verso una linea più conservatrice.

Lady Gaga alla Gay Parade di New York

Per questa ragione, le persone omosessuali stanno vedendo la loro vita quotidiana sempre più ostacolata da nuove leggi ogni giorno più restrittive. Un trucco arcobaleno ed una parrucca bionda. Questa è stata la scelta del travestimento utilizzato dall’artista per partecipare alla Gay Parade. I fan e le persone che l’hanno riconosciuta sono stati commossi da questo gesto e le hanno, ovviamente, espresso sostegno e gratitudine. L’evento è stato mostrato e diffuso anche attraverso i canali social della cantante che ha condiviso foto, video e l’hashtag #equality.

In ugual modo, quando il mondo americano fu colpito dalla triste strage di Orlando nel 2016, Lady Gaga espresse il suo appoggio. Nell’accaduto almeno cinquanta persone vennero uccise e altre cinquantatré rimasero ferite in un locale gay per mano di Omar Mateen, americano di origini africane, certamente omofobo e simpatizzante dell’Isis. Joanne si è presentata a sorpresa durante la veglia organizzata a Los Angeles in cui, vestita in abito nero rappresentante il lutto, ha letto i nomi delle vittime. “Abbiamo assistito alla più grande sparatoria di massa nella storia americana, non posso fare a meno di credere che questo tale livello di odio, come tutti i reati generati da un pregiudizio, sia un attacco contro l’umanità stessa.”

Lady Gaga durante un suo concerto nella città di Milano

Inoltre, anche durante le sue celebri performance, la cantante ha manifestato più volte la vicinanza al mondo LGBT. Durante le esibizioni e i tour, la cantante spesso lancia messaggi di pace, uguaglianza e amore. Ciò è avvenuto anche nelle varie tappe italiane in cui l’artista ha rassicurato le persone omosessuali nel pubblico con parole di forza. Durante il concerto a Milano nel 2014, Joanne ha esposto anche una critica sociale nei confronti della società e politica italiana: “Per essere omosessuali in Italia oggi ci vuole ancora coraggio, anche se siamo nel 2014: siate orgogliosi!”

Una scena simile si era già presentata nel 2011 quando signora Germanotta ha confermato la sua presenza all’Euro Pride di Roma tenutosi al Circo Massimo. “Su invito del Comitato Roma Euro Pride 2011, anche grazie all’interessamento dell’Ambasciatore degli Stati Uniti in Italia David Thorne, a cui va il nostro ringraziamento, Lady Gaga ha deciso di partecipare all’Euro Pride: un’ulteriore conferma del suo sostegno alla causa della comunità L.G.B.T.” ha dichiarato Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center.

Infine un ultimo esempio. Nel mese di marzo 2017 la pop star ha deciso di firmare volontariamente la lettera contro la proposta di legge anti-LGBTO proposta dal presidente Trump in cui dichiara che gli studenti e i lavoratori transgender americani non possano utilizzare bagni non corrispondenti alla loro identità di genere. La lettera sostiene, al contrario, le leggi proposte dal governo Obama per salvaguardare il benessere della comunità transgender. Tra i firmatari, ci sono stati anche altri attivisti facenti parte del mondo dello spettacolo come Ariana Grande, Britney Spears, Kesha, i Wilco ed Emma Stone.

È inverosimile come molti personaggi dello spettacolo si debbano battere per un concetto semplice che dovrebbe essere una garanzia e non una ragione per cui lottare: il diritto di essere ed esprimere liberamente ciò che si è.

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