Cristina D’Avena, paladina dei Millennials

Una voce candida e innocente, spensierata e frizzante, dolce come quella di un bambino ma con l’esperienza di un adulto. Cristina D’Avena è conosciuta in tutta Italia per le sigle dei cartoni animati in onda da quarant’anni su Italia Uno, i Millennials sono cresciuti ascoltando la sua voce e, nonostante l’età, cantano a memoria le sue canzoni con entusiasmo e nostalgia.

Come tutti sanno, le sigle sono importanti tanto quanto l’anime, di cui costituiscono una sorta di trailer in quanto ne riassumono la trama e propongono una serie di scene tratte dalle puntate. La struttura della sigla è elementare e la complessità del testo è a prova di bambino. Nonostante ciò i ritornelli sono dei veri e propri tormentoni che restano impressi nella memoria e identificano il cartone animato. La sua voce si presta perfettamente sia ai cartoni animati più romantici come Piccoli problemi di cuore, sia a quelli più avventurosi come Batman, Holly & Benji, All’Arrembaggio (pessima traduzione italiana di One Piece), Lady Oscar.

La carriera di Cristina D’Avena (6 luglio 1964) inizia prima che la cantante possa avere piena consapevolezza del proprio successo: a tre anni e mezzo esordisce allo Zecchino d’Oro con Il valzer del moscerino, aggiudicandosi il terzo posto. Canterà nel Piccolo Coro dell’Antoniano sino al 1976 e, quando sarà troppo cresciuta per farne parte, vi accompagnerà la sorella Clarissa per altri cinque anni.

Inizierà poi a scrivere canzoni per la TV. Tra le prime ricordiamo Canzone dei Puffi del 1982, che vinse un Disco d’Oro, ma anche il Disco di Platino Kiss me Licia del 1985. Dal 1983 al 2000 ha partecipato alla trasmissione Bim Bum Bam, in cui tutti i Millennials la ricordano nel ruolo di guest star. La cantante ha partecipato inoltre a numerose trasmissioni per adulti.

Cristina d’Avena non ha mai fatto dell’aspetto fisico il suo cavallo di battaglia, nonostante ciò è una bella donna. Centosessanta centimetri per cinquanta chili, è un’elegante e minuta mora formosa. La cantante è saggiamente riuscita a sottrarre la propria vita privata al mondo dei gossip, infatti si sa pochissimo sul suo conto. Convive con un uomo che dovrebbe chiamarsi Massimo e non ha figli. Ha scelto di non diventare mamma perché ha sempre dato la precedenza al lavoro, rimandando un’eventuale gravidanza sino a quando non è stata più possibile. In un’intervista Cristina ha provato a spiegare come mai non si sia sposata, ma è stata molto vaga: per una serie di ragioni, tra cui una crisi, hanno continuato a posticipare, ma l’artista non ha accantonato del tutto l’idea di indossare l’abito bianco.

Le canzoni di Cristina d’Avena sono diventate così popolari da attirare l’attenzione dei Gem Boy, che hanno realizzato delle parodie delle sigle, come la celeberrima Orgia Cartoon. Il gruppo demenziale e la dolce cantante hanno deciso di realizzare delle collaborazioni, come per esempio delle tournee insieme. Un paio d’anni fa hanno fatto sold out all’Alcatraz di Milano, incantando una moltitudine di bambini troppo cresciuti con le sigle della loro infanzia e la relativa parodia. Noi de Lo Sbuffo abbiamo partecipato all’evento e ne siamo stati entusiasti. Cristina sa dunque prendersi in giro e fare il verso a se stessa, conscia del fatto che gli adulti abbiano bisogno di attribuire significati ulteriori all’innocenza delle sue canzoni, per esempio aggiungendo la tematica sessuale agli argomenti della sigla originale, oppure sottolineando alcune assurdità del cartone.

 

 

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