CloseUP Festival: circo contemporaneo, danza e video a Crema

A Crema, nella splendida cornice dei chiostri dell’ex convento Sant’Agostino, avrà luogo, il 5, 6 e 7 ottobre la prima edizione del CloseUP Festival. Circo contemporaneo, danza e video per la prima volta saranno protagonisti di un evento senza precedenti. Mara Serina, cremasca d’origine e consulente artistico per diverse realtà italiane, ha sviluppato l’idea ed è la responsabile della direzione artistica.

Il progetto è stato reso possibile grazie anche al sostegno e alla collaborazione dell’Assessorato alla cultura e al turismo del Comune di Crema, nonché del Museo Civico Cremasco. Il festival ha avuto inoltre il patrocinio del MiBACT e della Pro Loco della città, data l’originalità e l’unicità della manifestazione. Gli artisti che si esibiranno provengono da tutta Europa e propongono performance singolari e dal forte impatto visivo. Il circo contemporaneo, protagonista indiscusso, si contamina di altre forme artistiche, come danza e teatro, per dare vita a una disciplina nuova e unica nel suo genere.

La prima giornata, venerdì 5 ottobre, s’intitolerà Visioni perché le diverse performance si intrecceranno a proiezioni e filmati. Billie Cowie, inglese e padre della danza in 3D, aprirà la manifestazione con due installazioni e tre performance, tra le quali si ricordano The Reverie alone e Tango de Soledad. La prima esibizione si configura come una proiezione sul soffitto, che va guardata quindi da sdraiati. La proiezione vede una danzatrice nel tentativo di reggersi al soffitto in un gioco di forme e movimenti sinuosi che catturano ed ipnotizzano lo spettatore. Tango de Soledad è invece una performance della durata di cinque minuti per cui Cowie ha scritto anche musica e testo. Interpretata dalla danzatrice Amy Hollyngsworth, il tema è la malinconia per un amore perduto che, nella sua assenza, ritorna alla mente e viene rivissuto con le stesse emozioni e con il trasporto di un tempo.

Durante la stessa serata, un altro artista sarà presente nei chiostri cremaschi: Pontus Lidberg, coreografo e filmaker svedese. Lindberg ha curato molti spettacoli per compagnie prestigiosissime, tra cui il New York City Ballet e la Martha Graham Dance Company. Nel 2003 ha fondato poi la Pontus Lindberg Dance con la quale ha ottenuto numerosi premi. Al CloseUP presenta The Rain, recensito positivamente anche dal New York Times. Si tratta di un dance movie che ha come protagonisti amori e solitudini sotto la pioggia. Piove mentre i corpi si abbracciano, si allontanano, si seducono. Lo scopo di Lindberg è quello di cogliere le molteplici sfumature dell’amore creando una memoria collettiva tra passato e ricordi.

Il secondo giorno del Festival s’intitolerà Visioni, ed alternerà performance di grande impatto ad altre più delicate ed intime. Cie Beau Geste, protagonista di questa giornata, è una compagnia di circo contemporaneo fondata nel 1981 con sede in Francia. Lo spettacolo che propongono è un evento unico, presentato in moltissime città del mondo: Transports Exceptionnels, durante il quale un danzatore si interfaccia con un escavatore meccanico di otto tonnellate. La relazione che si crea tra l’uomo e la macchina rievoca simboli e figure della tradizione come quelle di Davide e Golia o Romeo e Giulietta. Anche la compagnia O ultimo momento, dal Portogallo, trova la sua dimensione nel circo contemporaneo, guidata da Joao Paulo Pereira. Lo spettacolo Contigo vede la collaborazione del coreografo Rui Horta e si sviluppa sul palo cinese, col quale Pereira crea una splendida armonia, tra cielo e terra, in un incessante dialogo col pubblico che osserva dal basso.

Per l’occasione, l’artista aerea Ilona Jäntti, ha creato una performance ad hoc, intitolata Gangewifre, che avrà luogo nel giardino nascosto all’interno dei chiostri. Accompagnata dal maestro Gianni Satta, l’artista creerà una vera e propria ragnatela (da qui l’antica parola inglese usata per il titolo), legando ed intrecciando le corde tra gli alberi. Il corpo si addentrerà in questa rete, immergendosi completamente nel contesto naturale. Infine tre giovani coreografe, Viola Gasparotti, Lidia Luciani e Annalisa Morelli, diplomate alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, realizzeranno un percorso suggestivo tra le sale del Museo Civico. Dando vita a diversi momenti coreografici, le coreografe spazieranno dalla necessità di ascoltare il proprio corpo, a misurarne la sua presenza nello spazio, fino a ritrovare se stessi in un doppio, in un altro da sé.

Il Festival si chiuderà domenica 7, con una serie di workshop tenuti dagli artisti ospiti di CloseUP, indirizzati ai ragazzi di alcuni quartieri della città. L’obiettivo è quello di trasmettere, attraverso il gioco, le esperienze di movimento e del linguaggio del corpo dei performer. La giornata, infatti, avrà il titolo Lab ed è stato realizzato grazie anche alla collaborazione del progetto Fare Legami, molto attivo sul territorio con diverse iniziative, creando sinergia tra persone, famiglie ed enti. Un festival che coinvolge l’intera cittadinanza, quindi, e tutti i curiosi che vorranno provare un’esperienza emozionante ed unica.

CREDITS

Copertina: foto di Pontus Lidberg, © Max Brouvers

Immagine 1: foto di Beau Geste, © Fredric David

Immagine 2: foto di Ilona Jantti, © Chris Nash

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