Milano, stagione teatrale 2018-2019

La nuova stagione teatrale è alle porte e, come ogni anno, le vacanze estive incrementano quell’attesa inquieta di scoprire cosa sarà disponibile nei teatri cittadini durante i mesi invernali. In effetti, una serata passata sulle poltrone rosse di una sala teatrale, in buona compagnia, è il miglior modo per ingannare il tempo nelle grigie giornate uggiose o nebulose di Milano. La città, con i suoi meravigliosi teatri offre, ogni anno, una stagione ricca e composita, adatta agli esperti, assidui frequentatori, ma anche ai novizi, coloro che saltuariamente si recano a teatro per il solo gusto di assaporare uno spettacolo dal vivo e allontanarsi dagli schermi televisivi.

Tra le numerose offerte, ad attirare l’attenzione è la settantaduesima stagione del Piccolo Teatro. Tra le 17 produzioni da segnalare è “Nel tempo degli dei”, spettacolo in cui, per la prima volta, Marco Paolini figura come attore protagonista di una produzione del Piccolo. “Le stagioni russe in Italia” apre gli spettacoli internazionali, tra i quali figurano “La dama duende” di Calderòn de la Barca e proseguono le storiche collaborazioni con teatri o associazioni. L’interessante stagione, come dichiara Escobar, il direttore del Piccolo, desidera offrire un’effettiva possibilità di crescita ai giovani attori uscenti dalla scuola di teatro e presta particolare attenzione alle riscritture contemporanee.

Il video presentazione della stagione 2018-2019 del teatro Elfo Puccini preannuncia con decisione un anno all’insegna di apertura e dialogo. “Il teatro dovrebbe essere solo un incontro tra esseri umani. Tutto il resto serve soltanto a confondere”: alla citazione del regista I. Bergman segue l’elencazione degli spettacoli in calendario da parte di esseri umani comuni, persone del popolo, inquadrate in frammenti di vita quotidiana. Anche la copertina del calendario suggerisce apertura e collaborazione: un’immagine realizzata da Kiki Smith per il teatro Elfo Puccini, rappresentante un’apertura floreale, probabilmente simbolo di speranza, freschezza e apertura a un dialogo germinatore di idee. Tra gli spettacoli in scena rilevanti sono “Afghanistan”, progetto costruito in due spettacoli, e “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, ma non mancano produzioni, repliche e collaborazioni.

Anche per la stagione 2018-2019, il teatro Franco Parenti si distingue dagli altri teatri milanesi per l’apertura culturale a tutto tondo. Oltre ai suggestivi concerti, ad ingresso gratuito, presso i “Bagni Misteriosi”, diversi sono gli incontri letterari, tra cui spicca quello con Davi Kopenawa, uno sciamano, e i corsi e laboratori aperti anche ai bambini. Tra gli spettacoli teatrali molte produzioni ospitano attori di particolare rilievo, tra cui “After Miss Julie” o “L’uomo seme”. L’offerta è composita, ricca di monologhi e riscritture di classici, pur non mancando l’attenzione ad un coinvolgimento eterogeneo di pubblico.

Insomma, Milano offre, con i suoi piccoli e grandi teatri, occasioni di divertimento e riflessione, rilassamento e impegno per tutti coloro abbiano voglia di approcciarsi ad uno spettacolo dal vivo.  I teatri sopra presentati sono solo un piccolo assaggio di un panorama esponenzialmente più ampio che costella la città di Milano, dal centro alla periferia.

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