ICONS: Claddagh Ring, storia di un’icona della gioielleria

Da sempre sugello d’amore e promessa di assoluta devozione, gli anelli sono i simboli più importanti e amati dell’arte orafa e non solo. Dal classico solitario alla semplicità della fede nuziale, l’anello è il gioiello per eccellenza, quello che sa coniugare la bellezza ad un forte significato sentimentale.

Fra tutti, uno in particolare si distingue per la sua originalità e la ritualità ad esso legata: il Claddagh Ring. Nato in Irlanda tra il XVI e il XVII secolo, il Claddagh Ring è oggi uno dei simboli tradizionali del Paese, nonché uno degli oggetti in assoluto più venduti, siano essi acquistati da locali a da affascinati turisti.

Anello dalle caratteristiche inconfondibili, il Claddagh Ring si compone di tre elementi principali: le mani, simbolo dell’amicizia, la corona, simbolo di lealtà, e il cuore, simbolo d’amore per antonomasia. Oltre alla sua forma particolare, il Claddagh Ring è anche celebre per la sua ritualità specifica: se indossato sull’anulare destro con la corona rivolta verso il palmo, indica che chi lo indossa non ha legami sentimentali, ed è in cerca dell’amore; al contrario, se indossato con la corona rivolta verso l’esterno, significa che il cuore del portatore è già devoto a qualcuno. Sull’anulare sinistro invece, la corona verso l’esterno indica un fidanzamento, verso il palmo è invece simbolo del matrimonio.

Le leggende sulla nascita del Claddagh Ring si sprecano, ma tutte sono legate alla città di Galway, nella suggestiva regione del Connemara, e alla locale famiglia Joyce. La prima fra tutte, risalente al XVI secolo, narra la storia di Margaret Joyce, ricca vedova di Galway che, risposatasi in seconde nozze, operò col marito per il bene e la crescita della città, utilizzando il denaro per accrescere il benessere della popolazione. Come ricompensa per la sua bontà, la donna ricevette in dono, da un’aquila, il primo Claddagh Ring, cadutole in grembo come un dono della Provvidenza. L’anello avrebbe portato un amore sincero, devoto ed eterno alla buona Margaret e al suo consorte. La seconda e più attendibile risale invece al XVII secolo, e ruota intorno a Richard Joyce, un giovane irlandese catturato dai pirati e venduto come schiavo ad un orafo arabo, che gli insegnò i segreti dell’arte orafa. Tornato nella verde patria nel 1689, quando re Guglielmo III d’Inghilterra riuscì ad ottenere la liberazione degli schiavi inglesi, mantenne la professione imparata in anni di attenta osservazione. Molti sostengono che il Claddagh Ring fosse un dono forgiato da Joyce per riconoscenza nei confronti del sovrano, altri invece affermano che fosse stato creato esclusivamente per una coppia del posto, separata ma sempre fedele per lunghi anni, come augurio di felicità e amore inesauribili.

Oggi il Claddagh Ring compare sulle dita delle giovani irlandesi, che continuano a portare avanti la tradizione, e attrae in modo irresistibile i turisti, affascinati dalla sua storia e dal suo eterno messaggio d’amore.

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