SALVEZZA, IL REPORTAGE A FUMETTI SULLA NAVE AQUARIUS

Prima della decisione del governo di chiudere i porti, prima delle polemiche e dalle indignazioni che stanno colpendo molti cittadini sulla gestione dei flussi migratori, la nave Aquarius dell’Ong SOS Mediterranée, grazie anche all’aiuto di Medici senza frontiere, sta operando dal 2016 nel Mediterraneo soccorrendo i numerosi migranti che cercano di raggiungere l’Europa.

Prima dello scandalo che ha colpito questa nave, nel novembre del 2017, due giovani scrittori hanno deciso di imbarcarsi per un mese con l’equipaggio per poter documentare il lavoro quotidiano di tutti coloro che vivono in mare, per fare in modo che altre persone, in mare, non ci muoiano.

Gli autori sono Marco Rizzo e Lelio Bonaccorso, due giovani siciliani, giornalista e scrittore il primo, disegnatore il secondo, che, al rientro da questo viaggio, hanno deciso di scrivere un reportage a fumetti sulla loro esperienza a bordo dell’Aquarius.

Il risultato è stato pubblicato da Feltrinelli Comics nel maggio 2018 e prova a raccontare diversi aspetti di questo insolito viaggio. Uno di quelli che risalta maggiormente è il lavoro quotidiano di medici, ostetriche, infermieri, mediatori culturali e membri dell’equipaggio della nave, che ogni giorno spendono energie nel cercare di soccorrere e gestire i passeggeri dei gommoni infernali che partono dalla Libia, persone disperate che decidono di mettersi in balia delle acque per poter provare a immaginare un futuro diverso in Europa.

Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, Salvezza, Milano, Feltrinelli Comics. 2018.

E sono proprio le storie che raccontano le persone salvate dal mare la spina dorsale cruda e potente di questo reportage: una donna incinta che partorisce il proprio bambino morto durante il viaggio nel deserto per poi imbarcarsi moribonda su un gommone e morirci sopra o un giovane eritreo laureato in matematica che ha deciso di imbarcarsi per l’Europa con la moglie per poter raggiungere un ospedale in Germania che possa curarle una forma di cancro al seno dichiarata incurabile in Eritrea. O ancora: un bambino in preda alle convulsioni per la malnutrizione o le migliaia di persone con segni di tortura visibili lasciati loro nei centri di detenzione libici.

I due autori inseriscono anche alcune pagine dedicate alla gestione pratica delle imbarcazioni (le aree di competenza della Guardia costiera italiana o libica e le procedure che le Ong devono seguire) e alla situazione politica dei maggiori stati africani implicati nella gestione dei flussi migratori: in primis la Libia. Questo grande Paese che guarda in faccia l’Italia, infatti, è probabilmente una delle nazioni con la situazione politica più complicata e difficile di tutto il Maghreb, avendo addirittura tre governi l’uno contro l’altro che rivendicano la legittimità del proprio operato.

Il reportage è sicuramente un’importante testimonianza di uno dei maggiori problemi che affliggono l’umanità in questi decenni: la migrazione verso l’Europa e, anche se la verve narrativa in alcuni passaggi diminuisce, questo libro ha la potenza di raccontare chiaramente cosa vuol dire stare su una nave che prova a salvare degi esseri umani. Donne, bambini, uomini, adolescenti ognuno con la propria storia.


FONTI
Marco Rizzo, Lelio Bonaccorso, Salvezza, Milano, Feltrinelli Comics. 2018.

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