L’estate e i suoi immancabili tormentoni

C’è chi li ama e chi li odia profondamente, chi li ascolta anche 20 volte di fila e chi invece si sente “sanguinare” le orecchie al primo ascolto: mi riferisco ai tormentoni estivi, ovviamente. I “tormentoni” sono le cosiddette canzoni caratterizzate da melodie catchy e ballabili, che creano un’atmosfera tendenzialmente gioiosa e felice. Facile capire perché non piacciano a molti, considerando che per alcuni i celebri ritornelli possono risultare ripetitivi e non sempre ci si trova nel mood giusto per cantare “portami giù dove non si tocca, dove la vita è locaa”.

Eppure i tormentoni hanno un grande successo (e non solo perché le radio le trasmettono a manetta); come mai?

Questi sono per propria natura “estivi” essendo sovente pubblicati proprio con l’arrivo della bella stagione, ma anche perché rappresentano bene quel periodo dell’anno, in cui si ha finalmente il tempo di svagarsi senza troppe preoccupazioni e pretese.

In estate è più facile creare ricordi indimenticabili: le foto più belle sono proprio quelle in riva al mare, le feste più divertenti si fanno in spiaggia attorno ad un fuoco ed è più  semplice persino avvicinare finalmente la ragazza che ti piace se in sottofondo c’è Maracaibo. Infatti il vero collegamento tra tormentoni e l’estate sono proprio i ricordi. Mi spiego meglio, il tormentone, per quanto il concetto stesso di tale termine sia inscindibile dall’essenza frivola ed effimera, rimane nei nostri cuori anche a distanza di anni (e in alcuni casi decenni) proprio perché rimanda a dei bei ricordi o comunque a un bel periodo (estivo) della nostra vita. Ad esempio, sentendo: “Tsamina mina eh eh / Waka waka eh eh” è normale essere per un attimo sopraffatti da un po’ di nostalgia, da un calore familiare, a prescindere dai propri gusti musicali.

Inoltre, con il tormentone di Shakira è anche facile che vengano in mente i mondiali del 2010 e quel balletto un po’ stupido, che comunque tutti abbiamo fatto almeno una volta quell’estate. Probabilmente a questo punto, se ci lasciassimo prendere da questo stato d’animo, potremmo andare avanti ancora per molto a ricordare cosa sia successo durante quell’estate. Oppure potremmo tornare un po’ più indietro e ricordarci di quando abbiamo canticchiato nel 2004, inventandoci spudoratamente le parole, Dragostea Din Tei o rivivere l’estate del 2009 quando i Black Eyed Peas erano all’apice del successo ed era impossibile non ballare sulle note di I gotta a feeling.

Per questo – anche se è comprensibile lamentarsi dei Bum tam tam latineggianti che rendono ripetitive molte canzoni – è bene lasciarsi andare, almeno in estate, cantando:

Soltanto per stasera
Amore e capoeiraaa

Cachaça e luna piena
Con me in una favela

Perché magari tra una decina di anni ci ricorderemo di quest’estate, forse proprio per un momento indimenticabile che avrà come sottofondo questo tormentone. E allora godiamoci i tormentoni e un’estate piena di ricordi!


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.