È morta Clara Sereni, non solo una grande scrittrice

È morta il 26 luglio a Perugia Clara Sereni, non solo scrittrice, ma donna attiva in ambito sociale e politico. Il Presidente Mattarella ha espresso tutto il suo cordoglio: “donna che ha speso gran parte della sua esistenza al servizio della comunità”. L’annuncio della morte viene dal suo editore Giunti.

Clara Sereni era nata a Roma il 28 agosto 1946, era figlia di Eugenio Sereni, dirigente del Partito Comunista Italiano. Ereditò dal padre l’interesse per la politica, per la società. Tuttavia, poche trame sono spunti diretti dati dal suo attivismo. Tra queste, il romanzo d’esordio, Sigma Epsilon, edito nel 1974, in cui la scrittrice racconta, in chiave autobiografica, l’interesse e l’impegno politico della sua generazione.
Più influente per le sue opere è la sua vicenda intima e personale. Sposatasi con il regista Stefano Rulli, i due ebbero un figlio, Matteo, malato a livello psichico, dramma da cui scaturisce il film Un silenzio particolare, di Stefano Rulli, in cui anche la scrittrice prende parte.
Questo tema delicato emerge nella raccolta di racconti Manicomio primavera, del 1989, e in Passami il sale, del 2002, romanzo che racconta il rapporto di una coppia di genitori con il proprio figlio disabile.
A queste opere si aggiungono Casalinghitudine, del 1987, affresco personale e familiare, che vuole trasmettere, però, un messaggio globale; Il gioco dei regni, del 1993, scorcio novecentesco e quasi autobiografico, Via Ripetta 155, del 2015, romanzo strettamente autobiografico.

Clara Sereni diceva sempre che esistevano due tipi di scrittori: quelli per cui scrivere è un piacere, ovvero che provano piacere mentre scrivono, e quelli che soffrono mentre lo fanno. L’autrice collocava se stessa nella seconda categoria, dal momento che la sua scrittura nasceva dalla propria esperienza di vita, da un vissuto difficile e complesso.
Clara Sereni scriveva anche per capire, comprendere i senso della sua esistenza e di quella dei suoi più stretti familiari; scriveva per cercare di decifrare la malattia del figlio, per accettarla.

Dalla sua esperienza di genitore con un figlio disabile è nata anche un’associazione, di cui Clara Sereni è sempre stata presidente, la Città del Sole Onlus, cooperativa nata proprio per bambini, ragazzi e adulti malati a livello psichico.



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