Il terrorismo in Francia

La Francia, in particolare Parigi, è continuamente a rischio attentati. Dal 2015 possiamo rilevare, nonostante gli attacchi terroristici siano rivolti verso più parti del mondo, come una lunga serie di attentati jihadisti abbiano colpito proprio questo stato. Attacchi che sono sia atti concreti ma anche verbali e propagandistici: numerosi sono i video diffusi che incitano i musulmani a lottare in tutto il paese. Ma perché proprio la Francia, rispetto alle altre nazioni europee, si trova così nel mirino?

Una prima spiegazione può essere geopolitica. La Francia, insieme alla Gran Bretagna, ha deciso di collaborare per eliminare le postazioni Isis dell’Iraq. Inoltre, Parigi ha dimostrato di essere pronta a utilizzare in modo tempestivo l’intervento militare a fianco degli USA. Un impegno che oltre all’Iraq si è esteso anche alla Siria. Una motivazione politica potrebbe anche essere che questi attacchi miravano a disorientare i socialisti durante la campagna elettorale del 2017 per aiutare ad affermare il nazionalismo di destra che vuole che gli stati si ripieghino più su se stessi isolandosi. Altra motivazione potrebbe anche essere quella legata ai numerosi figli di prima e seconda generazione ospitati in Francia: questi si integrano e assimilano le idee francesi che ben poco hanno da spartire con quelle islamiche. Gli attacchi potrebbero essere quindi mirati anche verso coloro che non rispettano l’Islam, rei di aver tradito i valori della loro cultura originale. Inoltre per secoli la Francia è stata un paese coloniale che ha depredato numerose risorse ai territori occupati ed è anche stata l’ultima ad abbandonare la sua politica di potenza in questi territori. Lo stato di miseria in cui ora versano molti di questi paesi viene quindi imputato spesso a un passato non sempre molto pulito.

Ma l’Isis vuole passare anche un messaggio subliminale che tocca nel cuore molti musulmani: solo l’attacco alla Francia potrà riaccendere la lotta per liberare la terra di Palestina. Dal 2015 molti episodi si sono susseguiti:
1°- Il primo attentato fu quello del 7 gennaio 2015 alla redazione di Charlie Hebdo di Parigi, dove due uomini hanno sparato con dei kalashnikov. La causa dell’attacco fu imputata alla pubblicazione di vignette satiriche contro il profeta Maometto. I morti furono ben 12 e 11 i feriti.
2° L’8 gennaio 2015 Amedy Coulibaly uccide una poliziotta a sud di Parigi; il giorno dopo prende in ostaggio clienti e dipendenti di un supermercato uccidendone 4, tutti ebrei.
3°- Il 3 febbraio 2015 a Nizza un terrorista con un coltello ferisce tre soldati ebrei.
4° – Il 19 aprile un algerino studente di informatica viene arrestato a Parigi con l’accusa di aver ucciso una donna. Preparava nel frattempo un attacco contro una chiesa nella periferia sud di Parigi, oltre a essere in possesso di armi da guerra.
5°- Il 26 giugno 2015 un cittadino francese di origini nordafricane decapita il suo capo, in un’azienda nei pressi di Lione. Dopo il gesto espone alcune bandiere jihadiste nella fabbrica e cerca di far saltare in aria l’impianto di Air Products.
6°- Il 21 agosto 2015 sul treno ad alta velocità in viaggio da Amsterdam a Parigi un uomo nascosto nel bagno del treno era intento a caricare la sua arma automatica. Ma alcuni passeggeri, dei militari americani, si sono insospettiti per i rumori e sono riusciti a bloccarlo prima che attaccasse, ma nell’agguato sono rimasti gravemente feriti.
7°- Il 13 novembre 2015 nove terroristi coordinati in tre squadre hanno agito simultaneamente uccidendo 130 persone e ferendone oltre 350. I luoghi colpiti sono stati il Bataclan, terrazze di bar e ristoranti in diversi luoghi pubblici della capitale e lo Stade de France. Fu l’attentato più sanguinoso mai effettuato in Francia.
8°- Il 7 gennaio 2016, esattamente un anno dopo Charlie Hebdo un uomo si è scagliato contro una stazione di polizia di Parigi armato di coltello gridando “Allah Akbar”. Fu ucciso.
9°- Il 13 giugno 2016 a Magnanville un ufficiale della polizia e la sua ragazza vengono uccisi da un jihadista di 25 anni che si è barricato nella loro casa.
10°- Il 14 luglio 2016 sulla Promenade Des Anglais di Nizza un camion durante la festa nazionale della rivoluzione francese è piombato sui cittadini inermi travolgendo tutte le persone che ha incontrato sul suo percorso di centinaia di metri. Le vittime sono 86 e più di 400 persone restano ferite, tra cui bambini che avevano appena finito di guardare i fuochi d’artificio. L’attentatore era un uomo di 31 anni di origini tunisine.
11°- Il 26 luglio 2016 due jihadisti armati di coltello fanno irruzione nella chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvray a Rouen durante la celebrazione della messa. Uccidono il parroco e mettono in ostaggio i presenti. I due uomini vengono ammazzati durante il blitz della polizia antiterrorista.
12°- Il 20 aprile 2017 un latitante francese di 39 anni uccide a Parigi sugli Champs-Elysees un agente di polizia e ne ferisce altri due. Viene ucciso.
13°- Il 1 ottobre 2017 un tunisino di 29 anni uccide con delle coltellate due donne sui gradini della stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia mentre grida “Allah Akbar”. Viene poi ammazzato da due agenti.
14°- Il 23 marzo 2018 un uomo franco-marocchino di 26 anni compie il suo primo attacco a Carcasonne rubando una macchina con due persone, uccidendo il passeggero e ferendo il conducente. Con la stessa auto ha aperto il fuoco su quattro poliziotti. L’uomo si è poi spostato a Trèbes e qui è entrato in un supermercato armato e ha preso degli ostaggi finché gli agenti fuori dall’edificio sono riusciti a intervenire uccidendo l’uomo.
15°- 13 maggio 2018 un terrorista francese di 20 anni nato in Cecenia ha ucciso un passante nel quartiere Opéra di Parigi e accoltellato altre quattro persone prima di essere ucciso dalla polizia.
16°- 18 maggio 2018 viene sventato un attentato con l’arresto di due fratelli egiziani che si stavano preparando per commettere un attacco, con esplosivo o ricina.

La portata di questi eventi è davvero impressionante e nessun avvenimento o segnale politico dà la certezza che stiano per esaurirsi, anzi, questi attacchi sembrano essere ben lontani dalla loro conclusione almeno finché non sarà manifesta la loro ragione di fondo e saranno rimossi gli ostacoli che impediscono un sano colloquio tra mondo francese e mondo islamico.

 


 

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