Flying Lotus e Blade Runner: una collaborazione cosmica

Il 14 marzo Flying Lotus ha rilasciato 7 nuovi brani sul suo profilo Soundcloud. Sei di questi fanno parte di una colonna sonora, mentre l’altro è un singolo scritto e composto in collaborazione con Miguel Atwood Ferguson. Queste ultime releases seguono inoltre l’inedito Quarantine rilasciato ad inizio gennaio. Dopo l’album del 2015 You’re Dead, il poliedrico Flying Lotus si è cimentato nella composizione della colonna sonora per il cortometraggio Black Out 2022 diretto da Shinichirô Watanabe. Il cortometraggio d’animazione è uno dei tre prequel rilasciati su internet durante la promozione di Blade Runner 2049, film diretto da Dennis Villeneuve.

Il musicista originario di Los Angeles mostra in questa prova le sue capacità camaleontiche. Infatti abbandonando in parte le sonorità idm, tipiche dei suoi dischi, si avvicina ad una composizione, come quella delle OST, dai codici ben definiti. Dall’ascolto dei brani emerge con chiarezza il legame che l’autore ricrea con questo linguaggio sonoro, il cui scopo è quello di dare forma alle atmosfere oscure e decadenti che caratterizzano l’immaginario del media franchise. Le tessiture sonore malinconiche e oscure definiscono gli ambienti ipertecnologici e distruttivi presenti nel corto. Quindi in parte viene meno il gusto per il collage e il campionamento di suoni che hanno fatto la sua fortuna, tuttavia emerge in modo evidente il suo stile riconoscibile e autentico.

La congiunzione tra immagini e suoni è di fatto imprescindibile; entrambi i linguaggi contribuiscono ad un’esperienza audiovisiva pregna di molteplici significati. Flying Lotus ripropone le sonorità del passato attraverso la fusione di beats, suoni sintetici e pattern digitali tra di loro diversi; in altre parole aggiorna in chiave revivalista le sensazioni presenti nelle composizioni di Vangelis. Infatti pur interpretando lo spirito dell’opera passata, il mix che fuoriesce è allo stesso tempo straniante ma coinvolgente.

Lo sguardo del musicista però non è rivolto solamente al passato bensì anche al presente, o in questo caso al futuro. Infatti Flying Lotus riesce anche nell’intento di recuperare territori sonori a lui familiari in un brano in particolare: BR2022 FACE Smasher. Questo frammento sonoro è infatti costruito da un patchwork ritmico che riporta la mente dell’ascoltatore ai maggiori lavori dello stesso, in particolar modo Until The Quiet Comes e Cosmogramma, in cui i ritmi sincopati e tribali sono mescolati con tastiere vaporose e acide.

Chiaramente data la durata dei brani e del progetto specifico di riferimento, queste canzoni risultano frammentarie. Infatti dall’ascolto singolo si può ricavare poco rispetto a quello per cui sono state pensate, ma sopratutto si ha un’idea vaga dell’autore losangelino. Si consiglia pertanto vivamente la visione del corto per cogliere appieno l’esperienza audiovisiva. Ciò che importa davvero è comunque riscoprire il talento di Flying Lotus che, ampliando la sua veste sonora, ha dimostrato le sue capacità senza snaturarsi. Infine per i neofiti, l’incontro con Flying Lotus non potrà che essere esplosivo, sopratutto per il fatto di essere di fronte ad una delle figure chiave della musica elettronica del terzo millennio.

 


Fonti:

wikipedia

Credits:

copertina

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