LA NUOVA OPERA DI CHRISTO E JEANNE-CLAUDE GALLEGGERÀ SUL SERPENTINE LAKE IN HYDE PARK

Si chiama The Mastaba ed è il nuovo progetto di land art firmato Christo and Jeanne-Claude.
Il duo composto dai coniugi Christo Yavachev(1935) e Jeanne-Claude Denat de Guillebon (1935) ha infatti annunciato da poco il suo nuovo lavoro.
A distanza di due anni dall’intervento di land art sul lago d’Iseo, Christo e Jeanne-Claude si spostano in Inghilterra, nel più famoso parco di Londra. Hyde Park è il palcoscenico in cui The Mastaba sarà allestita il prossimo 18 giugno, nel Serpentine Lake.

The Mastaba è un’enorme scultura composta da una piattaforma di polietilene ad alta densità fissata al fondo del lago, su cui saranno montati 7.506 barili di uguale dimensione, creati apposta per l’installazione.
I barili saranno sdraiati e sistemati uno sopra ogni due, così che si venga a creare una forma a trapezio. Saranno colorati di bianco rosso ai lati, e blu, rosso e viola sul coperchio e sulla parte inferiore, così da creare un effetto visivo preciso.

Christo, The Mastaba (Project for London, Hyde Park, Serpentine Lake), 2017

L’installazione arriverà a raggiungere i 20 metri d’altezza per 30 metri di larghezza e 40 di profondità.

La “mastaba” è un tipo di monumento sepolcrale tipico della prima civiltà egizia. Ha una forma a tronco di piramide, che Christo e Jeanne-Claude riprendono nel loro progetto.

Riproduzione di una mastaba egizia
Christo, The Mastaba (Project for London, Hyde Park, Serpentine Lake), 2018, collage

A Londra non sarà la prima volta in cui Christo e Jeanne-Claude lavorano o espongono The Mastaba. È infatti un progetto molto sentito dai due, che hanno continuato a lavorarci e riprendere l’idea originaria per oltre 40 anni: è il progetto su cui hanno lavorato per più tempo in assoluto.
L’idea per The Mastaba risale al 1977, quando era stata progettata per essere costruita nel deserto a 160 chilometri da Abu Dhabi, proponendosi di essere la scultura più grande mai realizzata. Composta da 410.000 barili colorati e alta 150 metri, avrebbe dovuto presentarsi come una moderna tomba egizia monumentale. Nel 2007 e 2008 i due artisti hanno contattato vari gruppi di ricercatori ed ingenieri provenienti da tutto il mondo per poter pianificare al meglio la costruzione dell’opera monumentale, che ancora non è stata realizzata.
The Mastaba ad Abu Dhabi dovrebbe essere l’unica opera di Christo e Jeanne-Claude creata per durare nel tempo e non essere eliminata dopo poco. Al momento, il progetto è infatti l’unico presente sotto la voce “Work In Progress” nel loro sito web, mentre il progetto londinese si trova nella sezione “Temporary Sculptures”.

Lo stesso oggetto del barile è stato largamente utilizzato dai due artisti.
Soprattutto tra il 1958 e il 1968, hanno creato installazioni temporanee sia all’aperto, sia all’interno di musei e gallerie utilizzando questi oggetti. In una prima fase i barili non erano colorati e alcuni erano incartati; successivamente la pratica di incartarli è stata abbandonata e hanno iniziato a colorarli con toni accesi, per creare dei pattern visivi precisi.

Christo davanti alla sua installazione alla Fondation Maeght, Saint-Paul de Vence

The Mastaba è dunque un’installazione temporanea, ma non è il punto finale della lunga ricerca di Christo e Jeanne-Claude: semmai è un punto di pausa e di riflessione sul lavoro fatto dal 1977 ad ora, e dunque un nuovo punto di partenza per arrivare, forse, un giorno, alla realizzazione della più grande installazione del mondo nel deserto di Abu Dhabi.

The Mastaba rimarrà in Hyde Park fino al 28 settembre 2018.
Contemporaneamente, sarà allestita una mostra personale alle Serpentine Galleries, che si concentrerà sull’utilizzo dei barili nei lavori di Christo e Jeanne-Claude, esponendo disegni, fotografie, sculture e collages, che spaziano per 60 anni.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.