V&A: la sua importanza nel mondo della moda

Il Victoria & Albert Museum, o V&A, è uno dei principali musei della scena londinese. Nato come Museo delle Manifatture nella seconda metà del XIX secolo, prende successivamente il nome di South Kensington Museum (in riferimento alla sua posizione) e diventa il Victoria & Albert Museum recenetemente, quando si decide si dedicare l’edificio pubblico alla regina Vittoria e consorte.

La collezione di oggetti così variegata (che tra le altre cose gli ha fatto guadagnare la nomea di  “un enorme negozio di cianfrusaglie in stile vittoriano” ) risalenti a oltre 5000 anni di storia, ha portato il V&A ad affermarsi come importante museo di arti figurative e design. Con diverse attività e corsi organizzati al suo interno, il polo per bambini di Bethnal Green e un’attività nazionale di diffusione culturale, il Victoria & Albert diventa una vera e propria “schoolroom for everyone“, come il primo direttore Henry Cole riteneva dovesse essere un museo. I campi culturali presenti nella collezione permanente vanno dalla più classica pittura a gioielleria, oggetti di ceramica e moda, ed in questo ultimo campo il V&A ha saputo acquisire un’ottima posizione.

“our Fashion collection is the largest and most comprehensive collection of dress in the world”

Proclama il sito web ufficiale. Oltre alle collezioni stabili, molte sono le esposizioni temporanee di moda che vengono ospitate in questo museo. Degni di nota sono anche gli eventi di Fashion in Motion: un programma di collaborazioni con personaggi significativi del mondo della moda che organizza sfilate proprio nel museo. Tra i principali collaboratori sono stati Alexander McQueen, Christian Lacroix e Vivienne Westwood, nomi di spicco nel loro campo affermati a livello mondiale.

Nel corso degli anni, il V&A ha ospitato numerose mostre di moda importanti. Da ricordare Alexander McQueen: Savage Beauty del 2015, a pochi anni dalla scomparsa del geniale stilista (“first and largest retrospective of McQueen’s work to be presented in Europe”), Club to Catwalk: London Fashion in the 1980s e Ballgowns: British Glamour Since 1950 che ha messo in mostra l’eleganza di abiti e mise per occasioni speciali. Non è mancato un riferimento all’Italia, leader in campo della moda a livello mondiale: nel 2014 The Glamour of Italian Fashion 1945-2014 ha celebrato lo stile italiano, mentre nel 2006 è stato reso omaggio alla figura di Anna Piaggi con l’esposizione Anna Piaggi: Fashion-ology.

Oggi, e fino al 27 gennaio 2019, il V&A presenta Fashioned from Nature: un’esposizione sul tema della relazione tra moda e natura, che porta anche l’attenzione sull’idea di moda sostenibile.

Interessante è anche l’esposizione (fino al 21 giugno 2018) della collana firmata Verena Sieber-Fuchs: un accessorio realizzato utilizzando frammenti di una pellicola riassemblati. Un modo per vedere come un materiale inusuale nel campo della moda possa essere rivalutato, ed aprire così la mente alle potenzialità della materia che ci circonda.

Il V&A è diventato teatro della scena della moda, casa di esposizioni importanti che negli anni hanno celebrato questo lato della cultura nel migliore dei modi.

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