La funzione Like nella nostra società.

Con l’era di internet, quasi senza che ce ne accorgessimo, il like ha assunto sempre più una funzione importantissima nella nostra società.

Come nell’antica Roma, dove un cenno dell’imperatore, col pollice in su o in giù, poteva decretare la vita o la morte, oggi la presenza di like o meno può decretare la continuazione o la fine una qualsiasi attività. C’è quasi da rimpiangere i tempi in cui il successo veniva sancito da un lungo passaparola e dall’impatto che riusciva ad avere nella realtà.
Al di là dei catastrofismi, la funzione like permette subito di riscontrare quali sono gli argomenti che più attirano e interessano le persone, permettendo di valutare le loro reazioni e di prevedere in anticipo delle strategie commerciali. Grazie al like è possibile a un qualsiasi imprenditore ricavare anche una stima sull’apprezzamento o meno di prodotti e servizi, in modo tale da avere utili indicazioni anticipate.

Purtroppo, però, avere tantissimi like non significa essere effettivamente i migliori. Oggi abbiamo numerosi programmi, star, prodotti che riescono ad accattivare il pubblico e riscuotono un numero altissimo di consensi, ma questa maggiore visibilità e successo numerico non sono accompagnati da una effettiva e meritata qualità. Viceversa, ci sono moltissimi programmi, letture, personaggi che meriterebbero molta più popolarità ma che sono oscurati dalla cultura di massa.
Viene da chiedersi allora quale sia il meccanismo che oggi orienta il pubblico e cosa è in grado di incidere su un numero elevato di visualizzazioni, mi piace e condivisioni. La risposta è molto difficile da dare, anche perché strettamente legata alle singole realtà regionali e sociali, ma si può facilmente constatare che ha successo chi riesce a creare una combinazione dei seguenti fattori: facile riconoscibilità, distinzione, semplicità del messaggio e impatto visivo.
Recentemente, nella notte tra il 24 e il 25 marzo, in piazza XXV Aprile a Milano è comparso un enorme like gigante. Per diverse ore i milanesi si sono chiesti quale fosse il significato della statua che presentava una scritta piuttosto provocatoria:

L’importante nella vita è avere like“.

L’idea è stata di Vincenzo Gasbarro e di Luca Scotto di Carlo, l’obiettivo era quello di creare un ponte tra il mondo reale e quello on line per lanciare un prodotto automobilistico, la nuova BMW X2. Si tratta quindi di una trovata pubblicitaria, ma la statua, alta ben nove metri, oltre a centrare l’intento pubblicitario (confermata dall’alta visibilità mediatica), ha offerto uno spunto importante di riflessione sul ruolo sempre più invasivo e condizionante che attualmente rivestono i media nella nostra vita.

Questo condizionamento non influisce solo a livello commerciale, pubblicitario, politico ecc. ma anche a livello sociale, dove relazioni e conoscenze possono venire intrecciate e sancite proprio sulla base di un semplice tasto.

FONTI:

Fonti:
Repubblica
Il giorno

 

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