Musica Nuda, il jazz italiano va oltre i confini

Una voce e un contrabbasso: bastano questi due strumenti al duo jazz Musica Nuda per disegnare scenari e arrangiamenti in grado di rivestire le cover di nuovi abiti e i brani inediti di colori inconfondibili.

Composto da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti, il duo nasce quasi per caso nel 2003, quando il chitarrista che accompagnava la cantante in un tour per i club della Toscana si ammala, lasciandola in cerca di un musicista che lo sostituisca. Da qui l’incontro con il contrabbassista degli Avion Travel. La chimica è immediata, tanto che nel giro di poche settimane i due si chiudono in studio e danno vita a Musica Nuda, album omonimo del duo, contenente una raccolta di cover scelte tra i brani più amati dai due artisti. Beatles, Police, Nat King Cole, Battisti, Monteverdi, il progetto comprende i brani e i generi musicali più disparati, eppure riesce a costruire un filo conduttore in grado di legarli tutti, grazie alla voce ora lieve ora profonda di Petra e al contrabbasso deciso ed essenziale di Ferruccio.

A Musica Nuda seguono, nel corso degli anni, altri 9 album, ciascuno con una propria particolarità e identità. Da Musica Nuda 2, un doppio disco ricco di collaborazioni che ha fatto conquistare alla coppia il Premio Tenco nella categoria interpreti, alla musica sacra cantata in Quam Dilecta (2006); dall’orchestra sinfonica che accompagna Banda Larga (2013), fino ad arrivare all’ultimo lavoro, Leggera, pubblicato nel 2017.

Leggera è il primo album composto interamente da inediti, scritti insieme ad amici musicisti come Peppe Servillo e Fausto Mesolella, anch’essi membri degli Avion Travel, e Frankie hi-nrg. L’intento dell’album è quello di proporre dei brani di musica leggera, ispirandosi ai volti che nel corso della storia della musica italiana hanno saputo dare la stessa importanza a musica e testo, liberandosi in questo modo dallo stereotipo delle “canzonette” prive di significato profondo. Si tratta del primo album interamente in italiano, una scelta coraggiosa, considerando il grande successo che il progetto ha conquistato fuori dai confini nazionali, con vere e proprie tournée mondiali.

È durante i live infatti che Musica Nuda dà il suo meglio. Uno spettacolo ipnotico, in cui voce e contrabbasso si inseguono a vicenda, accentuati dalla forte gestualità di Petra e dai suoi virtuosismi vocali. Un concerto ogni sera diverso, com’è giusto che sia il jazz, grazie alle improvvisazioni e ai diversi musicisti che vengono invitati a suonare sul palco a seconda delle località visitate, dando vita a collaborazioni uniche e commistioni tra generi e culture.

Certamente non mancano i cavalli di battaglia. Tra questi, Il cammello e il dromedario, cover del brano del Quartetto Cetra, e Guarda che luna di Fred Buscaglione, ma anche successi esteri come La canzone dei vecchi amanti, capolavoro di Jacques Brel poi tradotto da Franco Battiato. Sta proprio in questo mix tra successi italiani e stranieri la chiave del successo di Musica Nuda all’estero. All’inizio, infatti, fuori dall’Italia il duo preferiva cantare brani in inglese per aumentare la comprensione e l’empatia con il pubblico. Tuttavia, man mano che il successo cresceva, erano sempre più i live in cui veniva chiesto loro di cantare anche dei pezzi in italiano, scelta che non solo ha portato fortuna al progetto, ma contribuisce a far scoprire all’estero i grandi successi del nostro Paese e, perché no, anche perle più rare e meno conosciute.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.