QUELLO CHE TERRORISMO NON E’: KOBANE CALLING DI ZEROCALCARE

In questi giorni la guerra in Siria è tornata sulle prime pagine di tutti i quotidiani del mondo e le notizie riportate hanno rimesso in luce la difficile e disastrosa condizione politica e umanitaria di questo paese. La lettura politica di questa guerra che dura ormai da anni non è sicuramente semplice ed immediata, sia per la complicatezza del confitto in sé sia per il fatto che non è mai semplice leggere gli avvenimenti storici contemporanei.

Zerocalcare, Kobane Calling, Bao Publishing, Milano, 2016

Oltre a questi due aspetti, in favore alla difficoltà di lettura, c’è anche la moltitudine di nazioni che hanno preso parte al conflitto, tra i quali anche il popolo curdo. I curdi, infatti, sono un’etnia attualmente divisa in quattro stati (Turchia, Iran, Iraq e Siria) e la loro identità è sempre stata repressa in ciascuno di questi, tanto che il Kurdistan non è riconosciuto come stato a livello internazionale. Durante la guerra civile in Siria, la parte curda della popolazione siriana ha proclamato l’autonomia di una regione, il Rojava, ma dalla Turchia, anch’essa attrice del conflitto siriano, i curdi vengono additati come pericolosi gruppi terroristi da combattere.

La realtà, per quanto complicata, però, non è del tutto allineata con quello che il governo turco comunica. Il popolo curdo infatti ha proclamato in Rojava un “confederalismo democratico regolato da un contratto sociale, basato sulla convivenza etnica e religiosa, la partecipazione, l’emancipazione femminile, la redistribuzione delle ricchezze e l’ecologia”e Zerocalcare, nella sua graphic novel Kobane Calling, racconta proprio la vita e i principi del popolo curdo e la loro battaglia contro le forze dell’Isis.

Zerocalcare, Kobane Calling, Bao Publishing, Milano, 2016
Zerocalcare, Kobane Calling, Bao Publishing, Milano, 2016

Il libro, infatti, nasce da due viaggi che l’autore ha intrapreso in prima persona in Kurdistan (nello specifico a Kobane) dove ha incontrato civili e guerriglieri curdi e ai quali dà voce in questo reportage fumettistico che diventa una vera e propria opera di divulgazione sociale della situazione di oppressione che ha vissuto il popolo curdo. Zerocalcare raccoglie e riporta le testimonianze di diversi personaggi, dalle guerrigliere e i guerriglieri delle unità di protezione YPJ (femminili) e YPG (miste) che lottano ogni giorno per cercare di sconfiggere l’Isis, a coloro che vivono nei campi profughi e riescono a portare avanti anche nelle difficili situazioni attuali i principi del popolo curdo, come la tutela delle donne, il rispetto per ogni forma di religione e la libertà.

Kobane Calling, quindi, riesce a ridare al popolo curdo la propria vera identità, che tutto è tranne quella di un popolo di terroristi; al contrario è l’esempio di un popolo che nel pieno delle difficoltà, riesce a portare avanti principi che noi, in Occidente, con una situazione politica nettamente più agevolata, non sempre riusciamo a far valere.


FONTI
Zerocalcare, Kobane Calling, Bao Publishing, Milano, 2016

CREDITS
Copertina
Immagini 1, 2 e 3 da Zerocalcare, Kobane Calling, Bao Publishing, Milano, 2016

 

 

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