“Oceania”: la storia di Vaiana, alla scoperta del mare

Oceania (originariamente intitolato “Moana” e successivamente re-intitolato in Italia) è un film d’animazione del 2016 diretto da Ron Clements e John Musker e liberamente ispirato a vari racconti della mitologia hawaiana. Si tratta del primo film Disney in grafica quasi interamente ambientato in mare aperto.

*POSSIBILI SPOILER*

Quando in principio vi era solo l’Oceano, nacque Te Fiti, la dea madre di tutte le terre emerse. Poichè il suo potere risiedeva nel suo Cuore, in molti bramavano ottenerlo per compiere azioni incredibili, fino a quando un semidio chiamato Maui riuscì a sottrarglielo per donarlo agli esseri umani, affinché riuscissero a creare loro stessi la vita. Il furto del Cuore, tuttavia, gettò un’ombra immensa sul mondo, e lo stesso Maui, caduto dal cielo, sparì.

Oltre mille anni dopo troviamo la piccola Vaiana Waialiki, da sempre affascinata dall’Oceano che circonda la sua isola natia, Motunui, situata in Polinesia. Quella terra sta lentamente morendo, ma il padre di Vaiana e capo del villaggio impedisce a chiunque di salpare dall’isola, ritenendo che il mare sia troppo insidioso. Vaiana viene a sapere da sua nonna Tala di essere destinata ad intraprendere un viaggio per trovare il semidio Maui, colpevole di aver liberato il male sul mondo dopo aver rubato il Cuore di Te Fiti, l’isola Madre. Tala affida il Cuore a Vaiana poco prima di spirare, convincendo la ragazza a partire con una zattera a vela e il suo pollo domestico HeiHei.

Oceania è una sinossi mitologica sensazionale. Basato liberamente su miti e leggende tramandate dalle popolazioni originarie del Pacifico, contiene elementi noti anche ad altre culture.
Maui è sostanzialmente il Prometeo degli altri popoli e Te Fiti la versione oceanica di Gaia. Vaiana è una delle tante eroine che stanno lentamente popolando il cinema d’animazione, dopo Bunny Hoppes in Zootropolis o Elsa ed Anna in Frozen. L’odissea intrapresa da Maui e Vaiana per restituire il Cuore è costellata di battute efficaci e scene divertenti; tuttavia Oceania non ha riscosso il successo che ci si sarebbe aspettato da un film interamente girato in computer grafica.

Per la maggior parte dei critici, il motivo è la velocità con cui la trama si sviluppa e alcuni elementi che paiono piazzati per fare da tappabuchi. In ogni caso, la versione italiana delle canzoni presenti nel film è molto interessante pur non essendo una traduzione letterale.
Oceania rimane una storia godibile dall’inizio alla fine, con animazioni fluide, scene e canzoni coinvolgenti e personaggi secondari spassosissimi come il pollo HeiHei, il granchio Tamatoa, i Kakamora e lo stesso Oceano.
Estremamente consigliato a tutti.


FONTI

DeadLine

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