Avaaz, ecco perché è un’organizzazione speciale

Avaaz è un’organizzazione non governativa internazionale fondata nel 2007 con sede a New York e che cerca di incoraggiare e sostenere movimenti attivisti per quanto riguarda diverse tematiche delicate come i cambiamenti climatici, la corruzione e la povertà nel mondo, i diritti umani e degli animali e i conflitti internazionali.

Ma da dove proviene questo nome?  Il termine Avaaz proviene da diverse lingue asiatiche e mediorientali e significa “voce” o “suono che rompe il silenzio”; questo è stato scelto perché uno degli obiettivi di questa organizzazione è proprio quello di far corrispondere l’idea del mondo che tutte le persone vorrebbero e quello reale.

Questa organizzazione è diversa dalle altre poiché cerca di puntare sulla sua comunità online. Il “The Guardian” infatti l’ha definita come “il network attivista più grande e potente nel mondo”.
Sono ben 44 milioni i membri registrati sul suo sito e, come comunità online, le persone registrate sul sito possono essere considerati membri ufficiali dell’organizzazione.
Inoltre il sito può essere tradotto in 15 lingue diverse in modo da fare capire a tutti gli obiettivi e i progetti della compagnia e che tutte le persone da tutto il mondo possano così prenderne parte.
Sul sito gli utenti possono fare delle piccole donazioni per aiutare il lavoro che Avaaz sta facendo nel mondo.

I progetti più importanti che questa organizzazione compie sono per la maggioranza far firmare petizioni, finanziare campagne mediatiche e azioni dirette, fare pressione sui governi e organizzare proteste “offline” e eventi. Molte sono state le campagne famose che Avaaz ha lanciato, ma una molto importante e recente è questa:

Questa petizione è stata lanciata dopo che il figlio di Donald Trump ha pubblicato una foto in cui stringe una coda di elefante che ha ucciso dopo la caccia. Questo ha sollevato moltissime polemiche, aumentate ancora di più dopo che il presidente degli States ha dichiarato la sua volontà di modificare la legge sul bracconaggio in modo da rendere lecita la caccia di elefanti per gli americani in Africa.

Sul sito quindi è stato pubblicato questo annuncio di raccolta firme online per cercare far rinunciare a Trump questa idea di rendere la caccia legale. Questa petizione è diretta non solo al presidente degli Stati Uniti ma anche all’Agenzia per la Pesca e la Fauna Selvatica degli Stati Uniti e alle autorità che si occupano della protezione degli animali.

Questo è quello che è stato pubblicato sul sito:

“Gli elefanti rischiano l’estinzione e togliere loro ulteriori protezioni è semplicemente assurdo. La caccia a trofei incoraggia il massacro degli elefanti, aumenta la domanda delle loro parti del corpo, e crea un mercato parallelo che rende più difficile combattere il bracconaggio per l’avorio. Vi chiediamo di fare tutto quanto in vostro potere per cambiare la decisione degli Stati Uniti di permettere l’importazione di parti di elefanti come trofei di caccia, prima che sia troppo tardi.”

Avaaz è stata protagonista in passato di numerose vittorie, come quando è riuscita a organizzare nel 2014 e nel 2015 le “People’s Climate Marches”, che sono state le più grandi mobilitazioni per quanto riguarda tematiche legate al clima in cui le persone vi hanno partecipato per protestare contro l’uso dei combustibili fossili.

“We won a historic victory when we played a key role in persuading the G7 summit of the world’s largest polluters to declare their intention to move the world off fossil fuels.”

Questo, infatti, poi ha portato alla stipulazione dell’Accordo sul Clima di Parigi nel dicembre 2015.

Quindi, se sentite la necessità di combattere il male nel mondo e far valere la giustizia, Avaaz è proprio la voce che state cercando!

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