DOSSIER | Cittadinanza Europea: viaggiare tutelati

In occasione dei preparativi per un viaggio, sia esso un soggiorno presso Stati confinanti o un’avventurosa scoperta di terre lontane, i nostri pensieri sono spesso rivolti a questioni quali “non devo dimenticare lo spazzolino da denti”, “devo ricordarmi di non bere acqua non imbottigliata” oppure “un paio di slip in più sicuramente serviranno”.

In realtà, nella tabella di marcia del viaggiatore doc dovrebbe sempre essere presente la clausola “in caso di guai”: a tal proposito, interviene il diritto dell’Unione Europea. Infatti, grazie alla giurisprudenza europea recepita dai Paesi parte dell’Unione, ogni cittadino di un Stato membro, se regolarmente in possesso della propria cittadinanza gode, per estensione di tale diritto, anche della cittadinanza europea.

Questa prestigiosa estensione della cittadinanza permette di godere di importanti diritti: in primo luogo prevede la libertà di circolazione e soggiorno delle persone all’interno dell’intero territorio dell’Unione. Oltre a questo, viene prevista un’importante innovazione giuridica, vale a dire il diritto di beneficiare dell’assistenza diplomatica e consolare da parte di qualsiasi Stato membro dell’Unione nel momento in cui, uscendo dai confini europei, si soggiorni in un Paese terzo nel quale non vi sono rappresentanze diplomatiche della propria Nazione.

Diverse sono le fonti europei che prevedono e garantiscono questo importante strumento di tutela: tali garanzie vengono previste dagli articoli 20 e 23 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE), così come dall’articolo 46 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea.

Riprendendo i principi ispiratori dell’intera struttura dell’Unione Europea, emerge chiaramente il principio di non discriminazione applicato a tale strumento. Grazie ad esso, si prevede che le ambasciate ed i consolati forniscano tutela consolare ai cittadini non rappresentati alle stesse condizioni riservate ai propri cittadini. Tali principi si manifestano anche nella previsione di questo diritto nei confronti dei familiari non-europei dei cittadini europei, che abbiano accompagnato questi ultimi in un Paese terzo e si trovino a necessitare di tutela consolare.

Per quanto riguarda l’attivazione di tale assistenza, occorre che il cittadino fornisca una prova della cittadinanza: è sufficiente recarsi presso l’ambasciata o il consolato di un Paese membro dell’UE, presentando la propria carta di identità o passaporto. Qualora tali documenti fossero stati smarriti o rubati, l’ambasciata può accettare qualsiasi altra prova.

La protezione generalmente offerta in queste occasioni comprende, tra le altre:

  • l’assistenza in caso di: decesso, incidente o malattia grave, arresto o detenzione
  • l’assistenza alle vittime di reati violenti
  • il soccorso e il rimpatrio di cittadini dell’Unione in difficoltà.

Interessante sito internet da visitare per avere specifiche informazioni relative alla presenza della propria ambasciata o consolato all’interno del Paese oggetto del viaggio è sicuramente https://ec.europa.eu/.

Navigando nel sito è possibile ricevere informazioni relative ai diritti dei cittadini europei ed eseguire ricerche per verificare la presenza delle proprie rappresentanze diplomatiche; in assenza di queste, il sistema propone puntuale indicazione delle rappresentanze di altri Paesi membri dell’Unione.

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