Cinquanta milioni di sfumature di verde in Gran Bretagna

Attraverso la letteratura l’idea che ci si può fare delle terre inglesi è decisamente verdeggiante. Foreste, immense foreste che ricoprono le terre dalla Scozia in giù ed al cui interno gli scrittori inglesi ambientavano le gesta di eroi ed eroine.

Con il tempo, l’industrializzazione e l’urbanizzazione insieme al sorgere di nuove esigenze e nuovi interessi hanno portato al sempre maggior disboscamento della Gran Bretagna, abbattendo, ettaro dopo ettaro, gli imponenti alberi delle foreste inglesi giungendo ad una estensione complessiva boschiva del solo 11 per cento in tutto il territorio nazionale.

(Patrick Pleul, Afp)

Consapevole del danno enorme apportato al paese e all’ambiente, il Governo inglese ha infine approvato il progetto spinto da Woodland trust, una organizzazione che lotta per la salvaguardia delle aree boschive della Gran Bretagna.

Il progetto è immane: piantare 50 milioni di alberi lungo l’autostrada M62, che si estende per 172 chilometri e che collega le città di Liverpool e Hool. Una foresta del nord che si estenderà da una costa all’altra dell’enorme isola inglese.

Woodland trust stima che la nuova foresta del nord sarà in grado di assorbire circa otto milioni di tonnellate di carbonio.

Al suo interno le auto continueranno a transitare, ma tra le querce, i pini e gli abeti, si potrà aiutare un piano di ripopolamento faunistico. Non solo, con la piantumazione di una tale numero di alberi si spera di contrastare il rischio di inondazioni e di contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici. La foresta unirà le cinque aree boschive che già sorgono lungo l’autostrada, ossia Mersey Forest, Manchester City of Trees, South Yorkshire Community Forest, Leeds White Rose Forest e l’Heywoods Project.

Le prime piante sono state piantate già durante questo mese di marzo, con un investimenti di 5,7 milioni di sterline, ma serviranno circa 25 anni perché giunga alla sua conclusione, con una spesa complessiva prevista di circa 500 milioni.

La lotta per salvare le ultime foreste europee

È questo però un investimento che il governo vede positivamente, consapevole del ritorno economico che sorgerà attraverso il turismo e l’occupazione, sia durante le fasi di avanzamento della piantumazione, che in seguito. Le stime si aggirano attorno ad un indotto di 2 miliardi di sterline.

Un progetto grandioso e bellissimo che non possiamo che promuovere, augurandoci che permetta di ottenere i risultati sperati e che serva da modello per le nascita e la diffusione di una rivoluzione ambientale internazionale.

 


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