Il mondo delle ConLang

Molte serie tv o film fantasy ormai rappresentano la vita di altre popolazioni, aliene, di mondi paralleli o vissute in un passato medievale alternativo, e vengono rese in maniera realistica tramite la cura impiegata nella preparazione dei costumi, delle acconciature, ma soprattutto nella creazione di Conlangs. Il termine conlang è una crasi dall’inglese “constructive language” e definisce la nascita di un linguaggio artificiale creato ad hoc da linguisti, e molto spesso arricchito tramite il contributo di molti fan.

Per creare però una lingua artificiale bisogna partire non tanto dall’ampliamento del vocabolario e del lessico della suddetta, quanto dalla costruzione della grammatica di base: ogni lingua ha le proprie regole grammaticali che permettono la coniugazione di verbi, la resa temporale e la distinzione tra plurale, singolare, maschile o femminile. Successivamente è importante creare un’evoluzione di questa ossatura di base: così come dal latino si sono sviluppate in maniera indipendente le altre lingue romanze, così da un unico ceppo artificiale possono nascere nuovi idiomi o svilupparsi delle differenziazioni che rendono in maniera realistica non solo il passare del tempo, ma giustificano anche la scelta di differenziare determinate parole.

Un esempio di lingua artificiale usata da molte persone nella vita reale è il linguaggio dei segni, un linguaggio basato sulla creazione di gesti inventato a tavolino per permettere a persone incapaci di articolare parole o di ascoltarle la possibilità di comunicare più facilmente e velocemente.

Molto più spesso, però, le conlang sono legate ad una matrice “fantastica” o comunque nascono in mondi fittizi: la più famosa conlang a base di tutte le altre è sicuramente la lingua degli elfi che J.R.R. Tolkien delineò nella sua opera principale “Il signore degli Anelli”. Più recenti esperimenti sono le lingue aliene presenti in saghe fantascientifiche come “Star Wars”, in film come “Avatar” e serie tv come “Il trono di Spade o “The 100”.

Anche in uno dei libri alla base del genere distopico, 1984, è presente la creazione di un’apposita lingua ovvero il Newspeak; questo serve a farci capire come la linguistica può potenzialmente creare infiniti nuovi metodi di comunicazione e nuovi linguaggi oltre le lingue storicamente diffuse.

La cosa più importante, però, delle conlang è la capacità di trasformarsi da lingue artificialmente costruite a veri e propri idiomi parlati e ampliati in giro per il mondo.


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