Mennel Ibtissem, l’occasione mancata della Francia

The Voice Francia 2018. Una ragazza si presenta alle audizioni cantando Hallelujah di Leonard Cohen. Voce limpida, interpretazione emozionante, commistione di culture. La ragazza in questione infatti è musulmana, porta un turbante e canta la seconda strofa del brano in arabo. Una scelta rischiosa, considerando le tensioni che stanno agitando la Francia negli ultimi anni. Scelta che, infatti, non le sarà perdonata.

Mennel Ibtissem, di origini siriane, ha 22 anni ed è nata a Besançon, comune della regione francese della Bourgogne-Franche-Comté. Dopo l’iniziale entusiasmo generale di pubblico e giudici, ecco sollevarsi la bufera. Vengono infatti ritrovati e condivisi sui social degli stati pubblicati dalla 22enne dopo l’attentato di Nizza del luglio 2016. Nei tweet la ragazza esprimeva delle perplessità sulla facilità con cui regolarmente vengono trovati sui luoghi delle stragi i passaporti dei terroristi, alludendo ad una teoria complottista forse un po’ ingenua, ma piuttosto condivisa dai giovani francesi. Un tweet del primo agosto 2016 recitava inoltre: “il vero terrorista è il nostro governo”.

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E’ curioso come, vedendo l’esibizione di una ragazza musulmana, il pubblico sia talmente diffidente da andare a cercare tra i post del suo passato per trovare indizi e segnali compromettenti e sorge spontaneo chiedersi se lo stesso trattamento sarebbe stato riservato ad altri concorrenti, nel caso questi avessero pubblicato contenuti simili. Chi l’ha accusata di appoggiare il terrorismo, chi ha detto che non avrebbe dovuto cantare in arabo, “visti i tempi”, chi ancora l’ha accusata di essere insensibile alle battaglie di libertà delle donne, dal momento che si è presentata in televisione portando un turbante. Non sono servite a nulla le scuse e le giustificazioni della giovane, tale era la pressione che Mennel Ibtissem, pochi giorni dopo l’inizio della polemica, ha deciso di ritirarsi dal programma.

Un’occasione mancata

La Francia perde così un’occasione importante. Al di là del talento artistico, che troverà una strada per emergere, la ragazza ha infatti da poco annunciato di aver iniziato a lavorare ad un disco, perde un’opportunità sul piano culturale. L’opportunità di dare un esempio diverso di islam rispetto a quello alimentato dall’odio e dalla paura. L’occasione di dare visibilità a una ragazza che unisce nell’arte francese e arabo, dando vita ad interpretazioni emozionanti. Nessuno ha pensato, prima di gettarla in pasto alla strumentalizzazione dei media, che fosse solo giovane e forse un po’ ingenua. Secondo Marine Le Pen, Mennel Ibtissem è l’esempio di come “i fondamentalisti islamici utilizzino tutti i mezzi per normalizzare la presenza dell’islam radicale”.

Una polemica portata all’estremo, che ha tolto un’occasione importante ad un talento e dato al pubblico il peggiore degli esempi: nel 2018 in Francia non è vero che tutti hanno le stesse opportunità.

Vede, il Capro Espiatorio non è solo quello che, all’occorrenza paga per gli altri. È soprattutto, e anzitutto, un principio esplicativo, signor Malaussène.

Il paradiso degli orchi – Daniel Pennac

 


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