Buckethead: La Curiosa Storia di Testa di Secchio e la sua Chitarra Bianca

C’era una volta, nella tranquilla cittadina di Los Angeles, un ragazzino molto timido ma da una dote nascosta incredibile. Il suo nome era Brian Patrick Carroll e questa è la sua presunta storia.

Brian nacque probabilmente nel 13 maggio 1969, anche se non se ne ha la certezza. Si dice sia cresciuto da solo in una fattoria insieme agli animali da cortile come vacche e galline, nei quali trovava serenità nell’accudirle, quando non veniva tranquillizzato tramite l’elettroshock.

Esatto, un ragazzino timido ma dal temperamento incontrollabile. Un giorno però quelle galline di cui amava prendersene cura gli sfigurarono il viso, tanto da costringerlo ad indossare una maschera per il resto della vita. Un po’ come Erik ne Il Fantasma dell’Opera.

Triste ed affranto, riuscì a trovare la sua dimensione nella musica, attraverso una chitarra bianca che diverrà la sua migliore amica. Ma la tristezza continuò e la gente che gli stava intorno fomentò il suo stato malinconico rompendogli le uova delle galline che tanto amava e lanciandogli addosso i ”secchi” della famosa catena di fast food a base di pollo di Kentucky Fried Chicken, secchi che successivamente si mise provocatoriamente in testa, come una sorta di elmo o copricapo.

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Depresso e affranto per la quotidianità in cui è immerso, si rifugiò in un cimitero, indossando la maschera e il secchio, esprimendo il suo dolore attraverso la sua chitarra. In seguito, per calmare il giovane Brian, i suoi ”tutori” lo portarono a Disneyland pensando di rallegrare le sue giornate. Cosa che funzionò e che suscitò nel ragazzo il desiderio di creare un proprio parco a tema, di nome Bucketheadland.

Oggi, divenuto adulto, quel ragazzino gira il mondo suonando la sua chitarra bianca, mentre balla la Robot Dance ed esegue mosse di arti marziali con i nunchaku.

Una storia alquanto strana e ovviamente irreale se non per il fatto che questo ragazzino è un genio con la chitarra elettrica. Ma facciamo un attimo di chiarezza sulle sue origini, anche se è particolarmente difficile. Come già detto, Brian nacque nel 1969 nei dintorni di Los Angeles e iniziò a suonare la chitarra a soli 12 anni presso un negozio di Huntington Beach, successivamente prese lezioni da Paul Gilbert degli Racer X.

Era già un talento e l’incontro con uno dei chitarristi più bravi in circolazione ne migliorarono notevolmente le abilità. Per quanto riguarda il suo aspetto, o per lo meno il suo outfit, tutto ebbe inizio durante una normale giornata come le altre. Il ragazzo timido con devianze sociopatiche, che si limitava a stare in camera sua e a fantasticare su Disneyland, come fosse la sua torre d’avorio, un giorno andò al cinema a vedere Halloween 4Affascinato dal personaggio di Micheal Myers, ma soprattutto dalla sua maschera bianca, decise lo stesso giorno di comprarne una. Per concludere la giornata andò a mangiare da KFC. Da quel momento realizzò se stesso. Un po’ come se avesse avuto la sua epifania, alla maniera dei Dubliners di James Joyce. Si mise il secchio in testa e davanti ad uno specchio esclamò

”Buckethead. Ecco Buckethead proprio qui.”

Buckethead

E così rimase per sempre, con l’aggiunta di un adesivo con scritto ”FUNERAL” sul secchiello. Al di là questo, è un artista davvero prolifico e geniale. Tecnicamente uno dei migliori in circolazione, tanto da essere paragonato agli altri shredder (chitarristi dotati di notevole velocità e tecnica) come Steve Vai, Yngwie Malmsteen e il suo maestro Paul Gilbert. All’attivo ha una notevole produzione di album, sia da solista che tramite band, che arriva a più di 400 lavori prodotti. Molte sono anche le collaborazioni, Guns ‘n Roses, Serj Tankian, Iggy Pop, Viggo Mortensen, per citarne alcune, e alcune colonne sonore per film e videogiochi, tra cui Mortal Kombat. Da segnalarsi una quasi collaborazione con Ozzy Osbourne, che non avvenne perchè, a detta sua

”Non sono ancora uscito dalla stanza e già sto facendo giochetti mentali con questo tizio”

Il genere è di difficile classificazione. Forse potremmo inserirlo nella grande sezione della musica sperimentale. Spazia dal funk all’heavy metal, dall’elettronica al blues, dalla fusion fino ad arrivare alla musica d’ambiente, sempre con la sua Gibson Les Paul bianca, di cui ne fecero una versione dedicata al chitarrista chiamata Gibson Buckethead Signature Les Paul, rigorosamente bianca.

Tutto questa notevole produzione è dovuta grazie alle numerose ispirazioni che hanno formato questo bizzarro personaggio. Fondamentale furono gli insegnamenti di Paul Gilbert, ma anche l’ascolto di artisti come Jimi Hendrix, Micheal Jackson, Mike Patton, Yngwie Malmsteen, Randy Rhoads, Eddie Van Halen, The Residents e Angus Young, ma anche altri personaggi fuori dalla scena musicale come Micheal Jordan e Bruce Lee, del quale diede la passione per le arti marziali.

Un personaggio strano, del quale non si hanno molte notizie sulla sua vita, anche perchè abile a non far trapelare nulla. Lui stesso si riconosce come Buckethead e non come Brian, rendendo difficili le relazioni sociali, come confermano Axl Roses e gli altri membri dei Guns, Ozzy Osbourne e tutte le persone che gli stanno attorno. Alcune voci lo vorrebbero affetto dalla Sindrome di Asperger, altre con devianze sociapatiche, ma non si tratta che di quest, voci. Sta di fatto che il suo personaggio ha assunto con tempo sempre maggior concretezza, tanto da avere addirittura una nemesi di nome Death Cube K, che non è altro che l’anagramma del suo alias, con cui firma alcuni dei suoi lavori. Oltre ad avere un pupazzetto di nome Herbie che fa le sue veci durante le interviste. Ma nel sito ufficiale descrive, oltre ad inventarsi la storia della sua vita, il suo alter ego

”Molti credono che Death Cube K sia un’entità separata che ha l’aspetto di un negativo fotografico di Buckethead con una maschera cromata nera, stile Dart Vader. Questa apparizione ossessiona Buckethead e appare nei suoi incubi.”

Un personaggio incredibile, sia artisticamente che umanamente, per via della sua duplice personalità, che per certi versi ricorda un supereroe come Sentry (personaggio universo Marvel), oppure nella letteratura potrebbe essere un Dottor Jekyll Dorian Gray, addirittura essere protagonista di un suo Fight Club. Per capire il livello musicale si consiglia l’ascolto di Bucketheadland (1992), in cui si entra nel suo parco a tema, Colma (1998), Enter The Chicken (2005) e Crime Slunk Scene (2006).

”Suono tutta questa roba strana, ma se il mio aspetto è normale, non funziona. Ma se divento questo strano mostro, questo apre la porta a infinite possibilità”

 

 


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