La politica dei meme sulle pagine Facebook

Alle elezioni politiche 2018 manca poco, pochi giorni ci separano dalla data fatidica del  4 marzo, giorno in cui il popolo sovrano verrà chiamato ad esprimere la propria volontà. Per colmare il vuoto da qui a quel giorno e per risollevare il morale dell’elettore medio, ormai scoraggiato dalle promesse elettorali alla Mastrota, sarà sufficiente abbandonare ogni pretesa di realismo e di verosimiglianza delle proposte ed accedere a Facebook.


Il fantastico regno dei social network accoglierà il cittadino elettore in un mondo fatato, fatto di pagine e gruppi popolati da streghe e folletti che  creano ogni giorno meme, gif, video e contenuti di ogni genere al solo scopo di tirare su di morale il povero cittadino di turno. 
Nessuna area politica italiana è esclusa da questo sfottò liberatorio.

Molte di queste pagine nascono per scherzo, in seguito ad una particolare dichiarazione di un personaggio politico oppure per prendere in giro, anche con affetto, un notabile particolarmente interessante. I creatori di questi account molto spesso non sanno di creare dei veri e propri mostri social, in grado di scalare ogni classifica web diventando virali in poco tempo.

Come dimenticare pagine come Gattini per Civati e Marxisti per Tabacci, veri protagonisti del 2013, ormai messi all’angolo dallo scorrere del tempo?


Matteo Renzi “che fa cose” è stata una vera rivoluzione per molti cittadini del web, la pagina a colpi di meme è riuscita a guadagnarsi un posto in prima fila nella satira sul web.

I socialisti gaudenti ad esempio, combattono le loro battaglie a favore dell’uguaglianza sociale a colpi di Negroni. 

C’è poi la pagina “Leggere i post di Salvini per sentirsi una persona migliore”; qui post del candidato della lega e le risposte dei suoi seguaci vengono incollate in un’unica immagine, creando un effetto divertente, satirico, talvolta grottesco.

La pagina Logo Comune produce satira politica di ogni colore ma è nota ai più per un solo motivo: la costruzione nell’arco dei mesi della storia d’amore più improbabile di tutto il parlamento, quella tra la sottosegretaria Maria Elena Boschi e il parlamentare del M5S Alessandro Di Battista. 

I meme, la satira sul web sono molto divertenti, riescono a far nascere un sorriso anche nelle situazioni più incredibili o indicibili. Ma se per molte persone la vita politica è solo una gif di pochi secondi, dove andrà a finire tutto quanto? 

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