IL FILO DI ARIANNA – “QUADERNO PROIBITO” DI ALBA DE CESPEDES

Libri dimenticati, perduti, trovati per caso… Il Filo di Arianna si addentra nel labirinto del tempo riportando alla luce antichi tesori.

Eccoci di fronte ad un altro libro che arriva dal passato, un’altra autrice dimenticata, ma che al suo tempo, il lontano 1900, era sicuramente una voce popolare molto famosa. Di chi si parla? Alba de Céspedes, personaggio forte e convinto nella sua lotta contro la sottomissione femminile e contro il fatto che la donna non potesse competere con il tanto affermato maschio alfa.

Alba de Céspedes

Nacque a Roma nel 1911, da madre italiana e padre cubano e apparteneva ad una famiglia facoltosa e impegnata dal punto di vista politico. La giovane si forma in questo ambiente e sviluppa piano piano le sue idee controtendenti. Non frequenta scuole, ma viene educata in casa e comincia a scrivere molto presto creazioni dal taglio antifascista e incentrate sul movimento femminista. Questo sicuramente aveva fatto scalpore all’epoca, tanto da essere notata dallo stesso Mussolini, il quale le aveva fatto annullare un premio letterario, quello di Viareggio, a causa delle sue idee non omologate a ciò che il regime stava imponendo.

Sicuramente questo non è bastato a ridurla al silenzio e ha continuato a produrre opere di ogni genere, dal momento che la nostra autrice spazia dalla letteratura, alla poesia, al giornalismo, alla scrittura di sceneggiature. Durante la resistenza partigiana Alba de Cespedes è anche stata una nota voce radiofonica, tutelando la sua privacy sotto il famoso pseudonimo di Clorinda.

Viene collocata all’interno di un genere letterario femminile, ma leggendo a fondo le sue produzioni emerge una donna dalle mille sfaccettature. Alba ha vissuto all’estero, fatto da spola tra l’Italia e Cuba, per poi finire i suoi giorni in una Parigi più liberale di quello che poteva essere il suo paese d’origine. Ha raccolto opinioni dal mondo, ha incontrato persone e sentito storie emozionanti. Tutto ciò viene percepito attraverso le sue opere, perché i personaggi femminili che ci vengono presentati non sono mai banali e non si fanno mettere i piedi in testa.

Copertina del libro “Quaderno Proibito”

Leggendo “Quaderno proibito”, uno dei suoi libri più famosi, ci viene presentata fin dall’inizio l’immagine della donna alle prese con la propria interiorità, che fatica ad accettare il fatto di desiderare momenti tutti per sé e di avere dei segreti da trascrivere in questo, per l’appunto, quaderno proibito. La protagonista è Valeria, lavoratrice in una Roma di metà novecento, madre di famiglia con due figli, Mirella e Riccardo, e sposata a Michele.

Il racconto è sotto forma di diario e si leggono pagine ricche di pensieri scritti di fretta, di solito durante la notte quando tutti dormono, perché di giorno Valeria è impegnata con le faccende domestiche e anche con il suo lavoro di impiegata, di cui va particolarmente fiera. Questo è il primo punto cruciale, perché l’autrice vuole sottolineare che questa donna riesce a farsi in quattro per figli e marito e al contempo portare a casa uno stipendio in più perché quello di Michele non è abbastanza per sostenere le spese familiari.

Secondo punto è il fatto che la figlia Mirella, non è la classica adolescente del tempo, anzi. È una ragazza moderna, indipendente e forte, che frequenta uomini e si fa vedere in giro con loro, ama la vita mondana e oltretutto decide di abbandonare gli studi per fare la segretaria in uno studio di avvocati, ponendo come la madre il lavoro al primo posto.

Terzo punto è il fatto che il figlio Riccardo sia invece tutto il contrario, è un’anima fragile, niente a che vedere con la sorella “tutta pepe”. Molto pacato ed introverso, adora a tal punto la mamma da continuare a ripeterle che vorrebbe una donna al suo fianco che abbia il suo stesso carattere e pudore, perché le donne come lei non esistono più.

Una famiglia capovolta in un certo senso, che mette al centro questa voglia di essere donna, di esprimersi in tutto e per tutto senza paura di far valere la propria opinione, anche se va contro il pensiero del tempo, anche se non è totalmente accettato socialmente.


FONTI
Cultweek
Tropismi

Quaderno Proibito, Alba de Cespedes


CREDITS
Copertina by Lo Sbuffo
Immagine 1
Immagine 2

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