MARGARET E LE ALTRE: IL TRIONFO DELLE DONNE

Virginia Woolf

È il 1929 quando viene pubblicato Una Stanza Tutta Per Sé, saggio di importanza monumentale per la corsa ai diritti delle donne. Il pamphlet di Viriginia Woolf, scrittrice e personalità altrettanto fondamentale per l’emancipazione femminile, denuncia il ruolo secondario che le donne hanno sempre avuto nel mondo letterario. Sempre costrette a non scrivere, a nascondere il proprio talento dietro a pseudonimi maschili, sempre oggetto delle narrazioni degli uomini e mai narratrici, mai soggetti attivi.

Oggi, circa 90 anni dopo, abbiamo tra le mani un dato statistico che fa ben sperare o almeno capire che di passi in avanti ne sono stati fatti, che la credibilità delle scrittrici è sicuramente aumentata e che alle penne di tante donne è stato meritatamente riconosciuto il potere di cambiare la rotta delle riflessioni, influenzare l’opinione politica e raccontare scorci societari presenti, passati e anche futuri. Il dato in questione, pubblicato da Bookseller, riguarda i dieci scrittori che hanno venduto e guadagnato maggiormente nel corso del 2017 in tutto il Regno Unito. Questa classifica si è sorprendentemente rivelata essere quasi tutta al femminile. Nove scrittori su dieci sono infatti scrittrici, con la sola eccezione di Haruki Murakami al sesto posto.

Margaret Atwood

A dominare la classificare è Margaret Atwood. La scrittrice canadese ha guadagnato circa 2,8 milioni di sterline dalla vendita dei propri libri lo scorso anno. Il dato è generico e non riferito a libri in particolare ma possiamo immaginare che a incoronarla regina della classifica sono soprattutto due tra i suoi lavori: Il Racconto dell’Ancella e L’altra Grace. I due romanzi, pubblicati per la prima volta rispettivamente nel 1985 e nel 1996, sono stati rieditati nel 2017 in Italia dalla casa editrice Ponte delle Grazie, in occasione del debutto di due omonime serie tv liberamente ispirate alle vicende narrate dalla Atwood. Inoltre, i due libri sono stati al centro del dibattito femminista nato negli ultimi mesi sulla scia del caso Weinstein e del movimento MeToo.

Al secondo posto, con 1,6 milioni di sterline guadagnate, troviamo Sarah Perry, giovane scrittrice inglese che ha conquistato pubblico e critica con il romanzo storico Il Serpente dell’Essex, pubblicato in Italia da Neri Pozza.

A completare il podio è Helen Dunmore, pluripremiata scrittrice e poetessa britannica morta proprio nel corso del 2017. Dalla vendita dei suoi ultimi libri; la silloge poetica Inside The Wave e il romanzo The Birdcage Walk, sono stati guadagnati circa 1,1 milioni di sterline.

Naomi Alderman

Naomi Alderman, la scrittrice che ha letteralmente conquistato il mondo con la distopia Ragazze Elettriche, finisce al quarto posto. Il romanzo, edito in Italia da Nottetempo, immagina un mondo futuro in cui le donne scaricano elettricità per sottomettere gli uomini che tentano di molestarle, riducendoli così a uno stato di semischiavitù. Le ragazze elettriche di Alderman sono state paragonate più volte alle ancelle di Margaret Atwood e anche in questo caso i loro racconti sono divenuti centrali nel dibattito sulla parità di genere. La tematica scottante e estremamente attuale, il conferimento all’autrice del Bailey’s Women Prize 2017 e i commenti lusinghieri della critica più severa hanno definitivamente consacrato Naomi Alderman, facendole guadagnare anche l’affetto del pubblico.

Il quinto posto di questa classifica ci rende ancora più orgogliosi. Ad occuparlo è Elena Ferrante, la misteriosa scrittrice italiana, che con la pubblicazione di uno dei più importanti bestseller degli ultimi tempi, la tetralogia de L’Amica Geniale, è entrata di diritto nella classifica delle 100 persone più influenti al mondo.

Unica quota maschile è, come già accennato, Haruki Murakami. Lo scrittore giapponese da anni in lizza per il Nobel non ancora conferitogli e in cima alle classifiche di vendita di tutto il mondo ha guadagnato nel corso del 2017 un milione di sterline, grazie allo stile onirico dei suoi intramontabili romanzi.

Ali Smith, che con i romanzi Hotel World, L’una e l’Altra e Voci Fuori Campo è diventata una delle voci più influenti della letteratura contemporanea in lingua inglese e lo scorso anno è stata per la seconda volta finalista al Booker Prize grazie al romanzo Autumn.

Zadie Smith, British Author
Zadie Smith

Segue Zadie Smith, scrittrice anglo-giamaicana che dopo aver raggiunto il successo mondiale con Denti Bianchi (2000), è tornata ai vertici delle classifiche globali con il romanzo Swing Time. Nono posto per la giornalista e scrittrice Maggie O’Farrell, che proprio nel 2017 ha pubblicato la sua autobiografia I am, I am, I am. Fanalino di coda della classifica è Arundhati Roy che è tornata sul mercato editoriale con Il Ministero della Suprema Felicità dopo vent’anni dal suo debutto di grande successo Il Dio delle Piccole Cose.

Le donne hanno conquistato uno tra i mercati editoriali più influenti al mondo, quello britannico, ma se guardiamo le classifiche di vendita di casa nostra – a parte il fenomeno Storie della Buonanotte per Bambine Ribelli –  non troviamo alcun libro scritto da donne se non qualche ricettario. Negli ultimi cinquant’anni sono soltanto otto le donne ad aver vinto un Nobel per la Letteratura e l’ultima vittoria femminile allo Strega risale a quindici anni fa. Considerando queste tendenze contraddittorie, come sono da leggere questi dati in un momento storico in cui il pay gap minaccia ancora la parità tra i sessi? Le donne hanno davvero conquistato le proprie stanze? Sono padrone delle chiavi per aprirle? Probabilmente no, il percorso è cominciato, la strada si sta spianando, ma il cammino è ancora lungo.


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