Belmont: una smart-city ipertecnologica nel deserto dell’Arizona

Quanto può costare la costruzione e la progettazione di una città hi-tech nel bel mezzo del deserto dell’Arizona? La risposta è 80 milioni di dollari; ed è proprio la cifra che Bill Gates, fondatore e presidente onorario di Microsoft Corporation e noto filantropo (con la moglie Melinda ha donato circa 50 milioni di dollari al Dementia Discovery Fund per supportare la ricerca per le malattie degenerative come l’Alzheimer) , ha investito per la costruzione di una città a 45 minuti da Phoenix. Unica richiesta: che sia iper-tecnologica.

Si tratta di una superficie di circa 8 mila ettari nel bel mezzo del far west che si chiamerà Belmont, la città intelligente. Si prevede un progetto che comprenderà 80 mila unità abitative, 1.500 ettari di uffici e spazi commerciali e 190 occupati da scuole. La comunità si baserà su reti digitali, nuove tecnologie e veicoli e centri di logistica automatizzati; inoltre la smart-city disporrà di un’autostrada che la collegherà a Las Vegas, l’interstatale 11.

La cittadina avrà una gestione digitale di ogni infrastruttura che colleghi la città al resto dell’America; per ora non si sa quando i lavori di costruzione inizieranno. Per questo l’Arizona, ultimamente sta cercando di attrarre compagnie tecnologiche per cercare sponsor e finanziamenti: Phoenix ha attirato l’attenzione per le vetture autonome di diverse compagnie come Waymo di Google e Uber.

L’idea di una città di questo tipo era nata addirittura nei primi anni del ’90, poi il progetto aveva subito una battuta d’arresto fino ad oggi che è stato preso in mano da Gates. Per spiegare come sarà la città i Belmont Partners, la società immobiliare coinvolta nell’acquisto, afferma che tutta la società sarà basata su sistemi fotovoltaici e reti intelligenti di distribuzione dell’energia. In una nota lasciata dalla compagnia si può dedurre che il suo obiettivo ultimo è creare una città simile per estensione e densità demografica a Tempe (città dell’Arizona, non lontana da dove dovrebbe sorgere Belmont); questa città ospita infatti circa 182.000 abitanti. Secondo una previsione dell’Onu la tendenza alla creazione di centri urbani come Belmont, ovvero basati sulla tecnologia, è in crescita e avrà il suo picco nel 2050 con 2,5 miliardi di persone che si stabiliranno in città.

Tornando alla Smart City, non è il primo progetto di città sperimentale che si sviluppa in questo luogo, a un’ora a nord di Phoenix negli anni ’70 l’architetto Paolo Soleri, creò Arcosanti , la prima città sperimentale ecologica.

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