ADDIO EMICRANIA, BENVENUTO RELAX

Il mal di testa: un martello pneumatico che ci colpisce senza fermarsi per ore, costringendoci a estenuanti attimi di intolleranza, insofferenza e vera e propria irritabilità. Un letto e un cuscino diventano i nostri migliori amici, i compagni di viaggio la cui metà è dolente: l’emicrania.
Ora, però, i ricercatori hanno scoperto una nuova cura, conosciuta con il nome di “pallottola per l’emicrania”.

Le vere protagoniste di questo nuovo progresso nel campo della medicina sono però le “pallottole d’argento”, un termine così energico da diventare quasi idilliaco, tale da lasciarci immaginare potenti pastiglie da doti miracolose e straordinarie. In realtà, si tratta di iniezioni di anticorpi endovenose (ogni tre mesi) o sottocutanee (ogni mese) con la funzione di colpire e attaccare il persistente mal di testa.
Ma dove arriva questa incredibile e assai attesa scoperta? Dall’America, forse? Ebbene no, per una volta il grande sogno americano non vedrà realizzarsi, perché i veri protagonisti in questione sono i ricercatori della Società Italiana di Neurologia, riunitisi in un congresso tenutosi a Napoli (non solo la terra della pizza, dunque).
Lo scopo di questo incontro è stato dimostrare la 3° fase della sperimentazione, la quale consiste nell’illustrare come gli anticorpi monoclonali agiscono contro la molecola che si concentra nelle zone del cervello quando la “vittima” è affetta da emicrania.
Questo farmaco, però, è ancora in fase di sperimentazione; e ora, ad occuparsi del nuovo progresso medico è l’Università Luigi Vanvitelli di Napoli. A prendere la parola è Gioacchino Tedeschi, direttore dell’ateneo e presidente della società di neurologia, il quale sottolinea come il farmaco deve ancora a essere testato su larga scala e come, una volta ottenuti tutti i risultati e se quest’ultimi saranno adeguati, verrà contattata l’agenzia regolatoria al fine di rendere il prodotto disponibile sul mercato.
Questa fase preparatoria, però, è solo agli inizi. Si svolgerà infatti nel corso di un anno, secondo due diverse ed opposte direttive: una volta ad agire direttamente contro il recettore delle molecola, e un’altra, invece, contro la molecola stessa.
Tuttavia, nonostante la lunga attesa, le speranze e i propositi sono delle migliori. Tutto questo ottimismo è dovuto ai grandi risultati ottenuti fino ad ora, vale a dire una riduzione del 70% della frequenza ed intensità degli attacchi di emicrania cronica, i quali, in media, invalidano la persona soggetta a questa malattia per 15 giorni al mese, non consentendo di svolgere una qualche attività che non sia riposare e sperare in una cura miracolosa. Ma in certi casi i riscontri sono stati ancora più clamorosi: la totale scomparsa dell’emicrania.

Ma siamo tutti affetti da questa malattia appena avvertiamo i primi sintomi del mal di testa?
Possiamo tirare un sospiro di sollievo: la risposta è negativa. L’emicrania, infatti, si manifesta sotto forma di un dolore unilaterale, vale a dire fitte che interessano una metà del cranio, la più sensibile a luce, rumori e odore. Questi fattori causano effetti visibili e quasi influenzali, come occhiaie, nausea, pallore e spossatezza fisica, con la sola divergenza che, diversamente da una semplice febbre, ancora nessun farmaco in commercio riesce a placare il dolore dell’emicranico.
E’ utile sapere che, questa malattia, è una patologia assai diffusa tra le donne a causa delle variazioni ormonali che affliggono la popolazione femminile in due periodi mensili: la fase dell’ovulazione e i giorni mestruali, entrambi influenzati anche da un cambiamento ambientale. Ma a questo destino dolente si aggiunge un’altra caratteristica: lo stress dovuto all’intensa quotidianità di una donna-lavoratrice a tempo pieno. L’unico momento di tregua si riscontra durante il periodo della gravidanza e dell’allattamento.

Ci sono alcuni modi per poter prevenire ed evitare lo sviluppo della malattia?
La scienza è dalla nostra parte, e ha a disposizione consigli pronti per l’uso. Il regolare consumo di alcol e una scarsa idratazione sono due fattori scatenanti del malessere, il quale si può prevenire con un corretto ed equilibrato regime alimentare, una regolare attività fisica, l’assunzione della vitamina B2 (contenuta in mandorle, pollo, latte e yogurt) e di magnesio. Oltre a preventivi naturali, ci sono anche rimedi genuini; il primo fra tutti? Un caffè doppio da assumere dopo il primo sintomo del dolore. Ma se questo non funzionasse, bisogna ricorrere ad analgesici come antinfiammatori.

Dunque, cari afflitti dal mal di testa cronico non temete: la fine alle vostre sofferenze è vicina. Addio emicrania, benvenuto relax.

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.