Alexa Chung: più di una semplice IT-girl

Definire Alexa Chung una banale IT-girl sarebbe alquanto riduttivo: la ragazza inglese che ha saputo farsi strada nel mondo della moda, come modello dello stile androgino effortless che la caratterizza, è stata negli anni modella, presentatrice TV, scrittrice e recentemente stilista per la sua linea di abiti lanciata lo scorso maggio. Che si tratti del red carpet di un evento importante, i terreni di un festival musicale inglese (con i tipici Wellington infangati) o semplicemente di una passeggiata immortalata dai paparazzi, Alexa colpisce sempre con il suo stile impeccabile, come dimostrano le 170 foto nello style file a lei dedicato sul sito della rivista ELLE UK.

Nata nel novembre dell’ ’83 da madre inglese e padre di discendenza cinese, aveva già i geni per diventare una bellezza interessante e sicuramente inusuale: un viso dai connotati misti tra occidentali ed orientali ed un corpo filiforme l’hanno portata a cominciare una carriera da modella, rinunciando al college. Dopo un inizio in sordina, con lavori minori per nomi quali Urban Outfitters, Sunsilk e ELLEgirl accompagnati da apparizioni in TV  e in video musicali, la Chung ritorna col botto (dopo una pausa dovuta a disturbi con il proprio corpo) apparendo in passerella (Vivienne Westwood, Stella McCartney) e in campagne per marchi importanti importanti come Lacoste e Superga.

Una volta avviata una brillante carriera nella moda, Alexa decide di dedicarsi al ruolo di presentatrice per televisione e radio, soprattutto per programmi di musica o moda, lavorando con emittenti inglesi e la famosa MTV. Questi sono gli anni durante i quali la Chung sviluppa il suo stile caratteristico e lo fa conoscere alla gente, guadagnandosi un posto nel mondo della moda. Legame sancito anche dalla sua collaborazione come redattrice per riviste dal calibro di British Vogue (per cui ha lavorato anche come presentatrice nella serie youtube The Future of Fashion, sul canale della testata britannica), Company e The Independent. Sono gli anni che la trasformano in una IT girl, una ragazza a cui le teenager guardano come ispirazione per il loro stile, una personalità che acquista sempre più influenza soprattutto nel mondo anglosassone (tanto che la casa di moda Mulberry decide di creare la borsa Alexa in suo onore).

È proprio in chiave ironica che la Chung decide di chiamare il suo libro (uscito nell’ottobre del 2013) proprio It, un libro che perfettamente la rappresenta e raccoglie nelle sue pagine parole, aneddoti, immagini, illustrazioni e ciò che ispira il suo stile. È stato definito uno “stream of consciousness” e questo è esattamente il giusto modo di definirlo: un fiume di parole e pensieri che sembrano uscire dalla mente della scrittrice in modo spontaneo, non strutturato né programmato. Un riversarsi sulle pagine di ciò che Alexa è.

Il suo stile innato e gli anni di esperienza nel mondo della moda e dei riflettori l’hanno portata a collaborare nel corso degli anni con diversi brand per collezioni che avessero quel distintivo “tocco Chung”: Marks & Spencer (marchio del territorio inglese), AG Jeans e J Crew hanno avuto il privilegio di lavorare con lei, rappresentando preludi di ciò che il futuro avrebbe avuto in serbo per la ragazza.

Nel 2015 Alexa presenta la sua app VILLOID, incentrata sulla moda e lo shopping e nel maggio 2017 finalmente la Chung lancia una propria linea di abbigliamento: Alexachung. Nome intuitivo, semplice, e di auto-espressione. La prima collezione viene inaugurata con una sfilata nella Danish Church of Saint Katherine, nel nord ovest di Londra, mentre la seconda (nell’ottobre dello stesso anno, a Parigi) viene allestita come un tipico ballo americano e caratterizzata dallo slogan ironico “Prom Gone Wrong”. Alexa ha affermato di voler “creare vestiti che la gente vuole indossare”, sul sito ufficiale alexachung.com la linea viene definita come un miscuglio degli stili di New York, Parigi e Londra e perfettamente rappresenta entrambi i lati della stilista: il più mascolino e strutturato, e quello più dolce e femminile, il tutto condito da una dose di eccentricità tipica dello stile British (vedi il completo giacca e pantaloni in velluto scuro decorato o quello rigato alla beetlejuice).

La linea Alexachung è stata inaugurata con il supporto della migliore madrina che la stilista potesse desiderare: la rivista Vogue UK ha immortalato la Chung con alcuni suoi abiti per il numero di Giugno 2017, il periodo del lancio della prima collezione, e le ha dedicato la copertina. Un inizio col botto, insomma, e siamo sicuri che il futuro riserverà a questa giovane donna inglese molti altri successi.

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