Ecco FICO, un centro commerciale fuori dalla norma

Nostalgici di Expo 2015? Ora potrebbe esserci una soluzione.
Lo scorso 15 novembre è stato ufficialmente inaugurato “ FICO (Fabbrica Italiana Contadina) Eataly World, soprannominato anche la “Disneyland del Cibo”.

Questo enorme edificio si trova nella periferia di Bologna, dove una volta si trovava il Centro Agro Alimentare della città (CAAB) che aprì negli anni ’90.
Però successivamente si decise di intraprendere una strada diversa e cambiare completamente la struttura di questo centro: nel 2012 il sindaco di Bologna, Virginio Merola, decise di costruire un “grande contenitore sul cibo e chiese la collaborazione di Oscar Farinetti, dirigente di Eataly.
Con lo spazio concesso dal comune di Bologna, Farinetti e le Coop decisero di investire i soldi per creare quello che, solamente in quattro anni, oggi è diventato FICO.

Ma di che cosa si tratta? Questo luogo non è altro che un enorme centro commerciale internamente dedicato alla vendita di prodotti alimentari, ma non solo. Ci sono anche sei aule didattiche dedicate ad educare bambini e non riguardo tematiche legate all’alimentazione, numerosi ristoranti con caratteristiche diverse tra loro – da street food a ristoranti tradizionali – un mercato, 200 animali negli allevamenti vicini all’edificio, una sala congressi pronta ad ospitare mille persone e molto altro.
Il complesso è inoltre circondato da una pista ciclabile che offre centinaia di bici a tre ruote offerte da Bianchi e a disposizione c’è anche un servizio navetta.

Durante l’inaugurazione di Fico ha partecipato anche il premier Paolo Gentiloni, accolto da Farinetti, dal sindaco Merola e dal presidente della regione Emilia-Romagna, Bonaccini.

Fico è l’Italia, qui trovate attraverso la descrizione dei processi, dei prodotti, attraverso le nostre trovate il riassunto di quello che noi siamo, della straordinaria qualità del nostro Paese”

Queste sono state le parole del premier durante il suo discorso fatto all’inaugurazione, mentre il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha mandato un grosso augurio per questo progetto che “unisce tradizione e innovazione: raccontare al mondo, attraverso la presentazione del cibo di alta qualità e le competenze degli addetti delle filiere agroalimentari, l’eccellenza enogastronomica del Paese e la differenziata biodiversità che caratterizza i nostri territori è apprezzabile”.

Durante i discorsi di apertura, il dirigente di Eataly ha ringraziato il lavoro che stanno facendo gli immigrati nei campi dei nostri territori perché continuano a supportare l’agricoltura italiana.

Non sono però mancate le critiche e le proteste: infatti il giorno stesso della cerimonia di apertura un gruppo di manifestanti, posizionatosi davanti a FICO, ha iniziato a protestare contro il fatto che si elogia solamente il prodotto venduto senza informarsi e documentarsi su come questo venga in realtà creato.

“È bene che le imprese della salumeria comincino a guardare quello che succede anche tra i fornitori altrimenti è inutile parlare di responsabilità etica di impresa”.

Queste sono state le parole del segretario della Flai Cgil di Modena, Umberto Franciosi.

Comunque, se volete passare un pomeriggio in un centro commerciale alternativo e diverso dal solito, FICO è quello che fa per voi. Anche perché, diciamolo, non c’è shopping migliore se non quello di buon cibo!

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