Padre gelo va in vacanza – Un racconto di Natale

“Quest’anno ho deciso, vado in vacanza.”

L’affermazione di Padre Gelo lasciò tutti sbalorditi.

“Come sarebbe a dire che andate in vacanza? Ma Voi non potete farlo!” Replicarono in coro tutti i suoi aiutanti.

“Invece posso eccome! Sono stanco e vecchio ormai, mi serve una vacanza. Ho già parlato con Madre Estate, ha detto che sarà lei a coprire tutti i miei turni.”

“Adesso arriva l’inverno, non può esserci l’estate quando dovrebbe esserci l’inverno, la gente impazzirà!” Disse il capo dei Venti Gelidi.

“E questo significa che siamo in vacanza forzata anche noi! Io non posso permettermi di non lavorare, ho figli e moglie a carico e durante gli anni scorsi non si può certo dire che siamo diventati ricchi!” Replicò il capo dei Fiocchi di Neve piuttosto indignato.

“Cari ragazzi, mi dispiace molto per voi, ma non posso farci nulla. Ormai le vacanze le ho già prenotate e poi è stato il medico a dirmi di prendermi una pausa. Secondo lui si tratta di esaurimento nervoso.”

“Possiamo sempre parlare con Babbo Natale, lui saprà trovarci un posto in un modo o nell’altro. E ho anche sentito dire che alcune delle sue Renne hanno avuto degli incidenti, sono sicuro che è a corto di personale.” Il capo degli Animali Invernali si rivolse con incoraggiamento verso tutto il personale di Padre Gelo. Il suo finto ottimismo in realtà celava una grossa preoccupazione: senza il freddo molti dei suoi dipendenti non avrebbero nemmeno superato la stagione, altro che mantenere la famiglia. Per i Fiocchi di Neve era facile, bastava andare a vivere in uno strato più alto dell’atmosfera, ma gli Animali erano costretti a vivere sulla Terra.

“No cari ragazzi, non si può fare. Anche Babbo Natale viene via con me. È stanco e affaticato anche lui, e in più ha avuto un periodaccio a causa del divorzio con Mamma Natale. In ogni caso non preoccupatevi: ho lasciato tutte le istruzioni per l’inverno a Madre Estate, lei saprà cosa fare.” 

Madre Estate si impegnò molto, bisogna riconoscerlo, ma il lavoro che faceva rimaneva comunque un disastro. Ottobre e Novembre ebbero sostanzialmente le stesse temperature di Maggio e Settembre, con l’unica differenza che più o meno un giorno sì e uno no soffiavano i Venti Gelidi alternandosi con i Venti Caldi. Una volta alla settimana cadevano grossi Fiocchi di Neve. Gli animali Invernali si ritirarono tutti al Polo Nord e Sud e le Piante Invernali andarono a vivere tutte in Groenlandia, Lapponia e nella Steppa, cambiando radicalmente l’aspetto di quelle terre desolate.

D’altronde non era nemmeno colpa di Madre Estate: anche lei aveva i suoi dipendenti con le loro richieste da soddisfare e non poteva certo permettersi di licenziare tutti i suoi per assumere solo i collaboratori di Padre Gelo. I collaboratori estivi erano tipi irascibili e si scaldavano subito, l’anno seguente Madre Estate si sarebbe ritrovata con l’organico dimezzato se non avesse soddisfatto le loro richieste.

Se le cose a Ottobre e a Novembre andarono male, a Dicembre si può dire che naufragarono del tutto. I collaboratori estivi la facevano da padrone e i collaboratori invernali, ormai stanchi di litigare con quei tipi cocciuti, si erano rassegnati a una vacanza forzata. Per la prima volta da migliaia di anni le temperature di Dicembre erano del tutto equivalenti a quelle di Agosto, sia nell’emisfero boreale che in quello australe.

Per essere del tutto sinceri è bene dire che la situazione presentava parecchi vantaggi per gli abitanti della Terra: per esempio il tasso di inquinamento era di molto diminuito, visto il ridotto (o pressoché nullo) utilizzo dei riscaldamenti; le famiglie risparmiarono moltissimi soldi nell’acquisto di indumenti, dato che semplicemente poterono continuare a indossare quelli che avevano già indossato il mese precedente; tutti avevano l’opportunità di realizzare il sogno di passare il Natale e il Capodanno in spiaggia, senza essere costretti a comprare biglietti aerei costosi per terre esotiche…

Natale? Capodanno? Ecco, a questo non aveva pensato né Madre Estate né Padre Gelo, e Babbo Natale ancora meno. La prima era troppo impegnata a risolvere i continui dissensi fra i suoi dipendenti, gli ultimi due invece semplicemente si stavano divertendo troppo per pensare al tempo che passava.

Nel frattempo le persone, vedendo le temperature eccessivamente alte, si erano davvero decise a festeggiare il Natale sulla spiaggia. Avevano architettato di tutto: c’era chi aveva messo degli enormi abeti (naturalmente finti) decorati di tutto punto direttamente in riva al mare o addirittura dentro ad esso, le case di moda avevano disegnato degli speciali costumi rossi e bianchi che richiamavano il vestito di Babbo Natale, e tante altre idee di questo tipo.

Finalmente arrivò la mattina del 25 Dicembre, ma qualcosa di spaventoso accadde: nessun bambino, nemmeno uno, ricevette il proprio regalo di Natale. Questo accadde perché senza l’intervento magico di Babbo Natale, le persone semplicemente si dimenticarono di andare a compare i regali. E che Natale è senza regali?

I Fiocchi di Neve furono i primi ad accorgersi del problema.

“Ragazzi, ragazzi, è successa una cosa terribile! I bambini non hanno ricevuto i loro regali, non appena Padre Gelo si accorgerà che abbiamo sabotato il Natale ci licenzierà tutti!”. Esordì preoccupato il capo dei Fiocchi di Neve.

“Tesoro, hai ragione. Dobbiamo contattare gli altri collaboratori invernali e trovare una soluzione.” Per fortuna la sua dolce consorte riuscì a calmarlo in breve tempo e a organizzare una riunione con tutto il personale invernale.

I Fiocchi di Neve non erano gli unici ad essersi accorti del disguido e tutti quanti presero la questione con la massima serietà: poteva anche non esserci il freddo per un anno, ma il Natale non poteva proprio mancare. Avrebbe significato darla vinta in tutto e per tutto a quelle teste calde dei collaboratori estivi. Non si poteva fare. In più i bambini di tutta la Terra erano davvero, davvero tristi, e lo erano anche molti dei loro genitori. Una soluzione doveva essere trovata al più presto.

“So cosa ci serve!” Esclamò soddisfatto il capo dei Venti Gelidi “Dobbiamo agire in squadra e portare la neve fin sulla Terra. In questo modo i bambini saranno felici perché potranno giocare nella neve e si dimenticheranno di non avere ricevuto regali. Non succede tutti giorni di vedere la neve con 30 gradi di temperatura!”.

Tutti furono subito d’accordo e si misero all’opera. Verso mezzogiorno abbondanti Fiocchi di Neve iniziarono a scendere sulla Terra. Grazie all’intervento circoscritto dei Venti Gelidi e dei Ghiacci la neve non si scioglieva una volta che toccava il suolo, e i bambini potevano giocare felici e spensierati. Un Natale così in effetti non si era mai visto e molti di quei bambini ne serbarono gelosamente il ricordo per moltissimi anni, ricordando quel giorno come uno dei più felici della loro infanzia.


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