Più spazio alle sciure: tendenze over 60

Se avete sempre associato il concetto di It-Girl ad una pimpante ragazza che si divide tra cocktail party e sfilate beh, è ora di aggiornarsi! Sì, perché da qualche tempo è spopolato ovunque lo stile da sciura ( che significa “signora” in dialetto l milanese) che vede tra i suoi capi must-have la pelliccia oversize, una borsa Gucci (meglio se vintage), il foulard (meglio se di Hermès) e gli occhiali da sole (anche di sera). Altro segno distintivo è la palette di colori che possiamo definire 50 sfumature di beige che imperversa nel guardaroba da sciura: cammello, nocciola, color carne, marrone. Colori accesi proibiti, ammesse qualche nuance di verde, rosso e rosa.

Le sciure sono riconoscibili da lontano: sono quelle signore, over 60, sempre eleganti per qualsiasi occasione (anche per andare a fare la spesa), mai un capello fuori posto, messa in piega fresca di parrucchiere, smalto impeccabile. Sono le conservatrici di un’eleganza ormai andata persa, rimpiazzata dallo stile più giovanile caratterizzato da maglie oversize, jeans strappati, scarpe “vissute” e capelli raccolti spesso in un messy bun.

Aspirazione di molte ragazze milanesi e non, la vita da sciura – passeggiata, parrucchiere, caffè/aperitivo con le amiche da Marchesi, shopping – è al centro dell’attenzione da diversi mesi e non solo sui social. È diventata un vero e proprio marchio di fabbrica invadendo le sfilate delle fashion week e permeando anche lo streetwear.

La sciura anche sui social

Sui social impazza la sciura mania grazie a @sciuragram, un account Instagram che conta oltre 87 mila followers e che raccoglie giornalmente foto di signore appartenenti a una classe sociale ormai in estinzione, la borghesia, a spasso per le vie più in di Milano, sui tram, in metro, dal parrucchiere (anzi, dal coiffeur), ai giardinetti col cane o al bar con le amiche, sempre e rigorosamente nella cerchia dei bastioni della metropoli. I soggetti delle foto sono scelti accuratamente dai passanti. La parola d’ordine è pelliccia (ma solo dal 7 dicembre, MAI prima).

Sciuragram ha attirato l’attenzione di moltissimi utenti, che vanno dai semplici profili personali a profili delle più grandi maison di moda italiane e non: sulle foto – e nelle storie – sono taggati Stefano Gabbana, Gucci e il suo direttore creativo Alessandro Michele (che, tra le altre cose, è diventato super fan della pagina) e, tra gli altri, Chiara Ferragni, che, in collaborazione con il creatore del profilo, ha realizzato delle t-shirt a tema sciura.

Una pioniera è Miuccia Prada, maestra dello stile da signora borghese al quale si ispira non solo per i suoi look personali, ma anche per le collezioni autunno/inverno della maison. Altre influenze possono essere trovate anche in Marc JacobsVersaceMarella Agnona. Non mancano anche qui giacche, gonne e pantaloni in velluto, maglioni in cachemire e mohair sui toni del beige e cappotti color cammello in lana.

Emanuele Farneti, nuovo direttore di Vogue Italia, ha dedicato interamente il numero di ottobre 2017 alle bellezze e ai talenti “anziani” con interviste a Marina Abramović e Amanda Lear e un editoriale interamente dedicato alla bellezza incontrastata di Lauren Hutton.

Giorgio Armani disse:

«Avevamo tutti il terrore di fare la sciura, perché ora tutti hanno l’ansia di voler sembrare giovani?»

Ora invece la tendenza è invertita, e si punta tutto sulle over 60.

FONTI:

@sciuragram

freedamedia.it

corriere.it

Vogue Italia, Ottobre 2017

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