Diana: Her Fashion Story

Il 24 febbraio 2017 a Londra ha aperto al pubblico la mostra Diana: Her Fashion Story per celebrare Lady D, la principessa del popolo, a vent’anni dall’incidente che l’ha portata alla morte. La mostra è stata allestita al Kensington Palace, residenza di Diana dopo la separazione dal principe Carlo d’Inghilterra, e sarà visitabile fino al 28 febbraio 2018.

L’esposizione si articola in diverse sale, e mostra al pubblico alcuni dei principali capi di abbigliamento indossati da Lady D nel corso della sua vita: dalle prime apparizioni ufficiali, quando era ancora inesperta della vita di corte (e forse fin troppo giovane ed ingenua per l’allora ultra-trentenne Carlo d’inghilterra), fino agli ultimi anni, in cui ormai era diventata una donna padrona della propria immagine, nonostante le innegabili insicurezze nel privato. Per presentare Lady D nella sua interezza e profondità, per dare un’idea completa della sua persona e della sua sensibilità, insieme agli abiti, la mostra è arricchita da foto, video e citazioni. Ad arricchire l’esposizione vengono presentati anche bozzetti originali delle creazioni degli stilisti e proprio questi ultimi appaiono particolarmente interessanti poichè completati da annotazioni personali della principessa: Diana prendeva infatti molto seriamente la sua immagine pubblica e per questo, prima di indossare un outfit si chiedeva sempre quale messaggio esso avrebbe comunicato.

Per lei era molto importante trasmettere qualcosa con la sua presenza, la sua persona, ed è questo che dimostra la grandezza di questa donna che non si limitò ad essere una sterile icona della moda. Diana non voleva apparire come un arido manichino per abiti di lusso, bensì voleva dare spessore al suo ruolo e un senso alla sua immagine. Era sì un’icona di stile, ma soprattutto un’icona di umanità, una donna profonda e sensibile, per la quale era importante rendersi utile al mondo. Diana nota come La principessa del popolo perchè si ‘abbassava’ al livello della gente comune, nonostante la sua posizione altolocata; molti sono i lavori umanitari a cui si dedicava caratterizzati da una diretta connessione con il singolo e da numerose visite all’estero, direttamente negli stati bisognosi. Tra le attività della Spencer, si ricordano la dedizione ai ricoverati del Great Ormond Street Hospital for Sick Children a Londra, il sostegno alla causa AIDS e al problema delle mine antiuomo in Africa.

Questa mostra riesce splendidamente a mostrare al pubblico ciò che Diana era: al di là delle semplici immagini ufficiali, presenta la donna oltre alla principessa, pone davanti agli occhi dei visitatori Diana Spencer, nella sua versione più completa e veritiera. L’emozione vale quindi la lunga attesa alla biglietteria (per risparmiare tempo è bene comprare o prenotare i biglietti online in largo anticipo, viste le numerose richieste di accesso), e la visita è consigliata a chi vuole conoscere meglio questa figura che ha dominato le scene internazionali negli ultimi decenni del secolo scorso e che viene ricordata ancora oggi.

CREDITS:

Nell’articolo sono presenti immagini prese dall’articolo  dailymail.co.uk 

e del servizio fotografico che Mario Testino realizzò con la principessa.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.