Una biblioteca a cavallo per sconfiggere l’analfabetismo

L’analfabetismo è una piaga che affligge tutti i Paesi del mondo. Ad essere più colpiti sono solitamente i paesi più arretrati, nei quali parte della popolazione si trova dislocata in zone isolate e lontane dalle grandi città e nei quali le istituzioni statali non dispongono dei mezzi e delle strutture adeguate per raggiungere tutti gli abitanti. Ma dal fenomeno non sono esclusi quegli stati considerati civilizzati, quali i Paesi europei (la stessa Italia ne è un triste esempio) o gli Stati Uniti.

Per ovviare a questa situazione le istituzioni statali escogitano vari piani di alfabetizzazione, ma non sempre è sufficiente. Capita allora che privati cittadini trovino mezzi originali per portare la cultura lì dove lo Stato non riesce ad arrivare.

Siamo nell’Indonesia centrale. Qui il tasso di analfabetismo è cresciuto negli ultimi anni in modo sempre più critico, tanto che, solo nelle regioni centrali, circa 1 milione di abitanti non sa né leggere né scrivere.
Proprio qui è nato il progetto di Ridwan Sururi, atto a spingere alla lettura i bambini e gli adulti dei villaggi dislocati nelle campagne indonesiane. In groppa alla fedele cavalla Luna, l’uomo viaggia di villaggio in villaggio con un carico di libri: una vera e propria biblioteca ambulante, simile al pittoresco bibliobus narrato da Morley ne Il parnaso ambulante.

Ridwan, oggi 42enne, era un custode di cavalli. L’idea si sviluppò pochi anni fa, quando un amico gli donò un centinaio circa di libri. In seguito le donazioni sono continuate, consentendogli di ampliare la propria offerta, così come il numero di lettori. Le sue visite nei villaggi sono diventate regolari, riuscendo a  vincere anche l’iniziale diffidenza degli adulti e a conquistare sempre più i bambini, affezionatisi oramai ai due insoliti visitatoti.

“Quando vedo i bambini che inseguono il mio cavallo provo un grande orgoglio. Sento che in qualche modo hanno bisogno di me. Questa è la soddisfazione più grande.”

Il progetto messo in atto da Ridwan ha lo scopo di aiutare quelle fasce della popolazione notoriamente più deboli, ma che racchiudono in sè il potenziale per apportare una rivoluzione culturale all’interno del Paese. I bambini sono i primi destinatari dei libri, in quanto loro sono il futuro e da loro potrà partire il cambiamento, ma anche gli adulti e, tra loro, le donne, le quali vedono nella lettura un modo per accrescere le proprie conoscenze e acquisire una consapevolezza maggiore di sè e del mondo. Ridwan sogna di riuscire un giorno a creare un’importante biblioteca pubblica, che possa essere d’aiuto a tutti i villaggi della zona.

“È molto importante accrescere le proprie conoscenze. È questo lo scopo della biblioteca a cavallo. Fare in modo che tutti possano allargare i propri orizzonti, acquisire conoscenze e diventare più intelligenti. E far sì che crescendo non diventino come me.”

Ma il suo non è il primo caso di Kudapustaka (termine indonesiano che indica la libreria mobile a cavallo).

Secondo un’indagine dell’UNESCO solo 1 indonesiano su 1000 ha regolari abitudini di lettura. Per questo motivo è sorta una rete di volontari che viaggia attraverso i villaggi più isolati, nel tentativo di diffondere la passione per la lettura e, con questa, l’istruzione, nella speranza che possa servire un giorno a sollevare il Paese dallo stato di arretratezza attuale.
Nacque proprio con questo scopo l’organizzazione Pustaka Bergerak (letteralmente Libreria mobile), di cui fa parte Asap, il quale, a cavallo del fido destriero Aldo, si sposta tra la popolazione con il suo carico di libri.

“Far sorridere un bambino è semplice e potente e sono sicuro che ognuno di loro ricorderà me e Aldo. E forse un giorno, prenderanno loro il mio posto.” spiega l’uomo “Il nostro paese ha grandi risorse e il futuro sta in questi giovani.”

L’organizzazione sta sperimentando mezzi alternativi per raggiungere il maggior numero di persone, come barche, bici e motorini. Ma non solo.

Spostandoci in Colombia, più precisamente a La Gloria, possiamo incontrare Alfa e Beto, i due asini con cui viaggia Luis Soriano. Appassionato di letteratura fin da piccolo, iniziò la sua attività itinerante, la Biblioburro, negli anni ’90 con un catalogo iniziale di poco più di 70 libri. Spostandosi all’interno del territorio colombiano ha ottenuto negli anni un notevole successo, tanto da ricevere un finanziamento continuativo dal direttore di una biblioteca distante quasi 300 km dalla regione in cui viaggia con i suoi due fidati amici.

In Kenya invece, viaggia Rashid Mohamed Farah. Qui, dove l’85% della popolazione adulta è analfabeta, Farah ha ideato la Camel Mobile Library, una biblioteca itinerante che si muove a bordo di cammelli attraverso la savana keniota. Le popolazioni locali sono nomadi ed è dunque impossibile per loro avvicinarsi ad una struttura stabile ed accedere dunque ai servizi scolastici. Per questo motivo, assieme al Kenya National Library Service, è stato escogitato il curioso stratagemma.

“Sono pastori che si spostano ogni giorno. Una normale biblioteca non funzionerebbe da queste parti. I libri devono muoversi come la gente, a dorso di cammello.”

Con le sue 4 carovane e i quasi 400 tomi di varia natura, Farah si è posto l’obiettivo di diffondere la cultura tra le popolazioni nomadi che ruotano attorno alle province di Garissa e Wajir, al confine con la Somalia, nel rispetto della loro cultura e delle loro tradizioni.

Iniziative come queste non potranno certamente risolvere il problema dell’analfabetismo, radicato troppo profondamente nel tessuto sociale. È però con la speranza che quegli stessi bambini a cui è stato mostrato il fascino della lettura e del sapere, a cui è stata data una spinta alla loro curiosità e alla loro mente, possano un giorno ricordarsi di quegli strani uomini a cavallo di docili animali che giungevano nei loro villaggi carichi di libri e decidano a loro volta di seguire il loro esempio e farsi portatori di cultura. E, perché no, che aspirino un giorno a proseguire i loro studi fino a livelli sempre più alti.

 

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