Presentazione: Sono puri i loro sogni, di Matteo Bussola

La presentazione del libro Sono puri i loro sogni di Matteo Bussola (trovate la recensione qui) del 18 ottobre scorso nella Feltrinelli di Via Appia è nata sotto una cattiva stella; era prevista per le sei del pomeriggio, ma un ingorgo del traffico in centro ha trattenuto l’autore per oltre un’ora.
Nonostante il forte ritardo, l’affezionato ed eterogeneo pubblico di fan del veronese ha tenuto duro e lo ha atteso pazientemente. Sulle sedie piazzate in libreria c’erano madri e padri, talvolta con i loro bimbi piccoli, ma anche tutta una serie di persone che avevano molto meno a che fare col tema del libro. Studenti universitari, genitori ormai più che adulti, ragazzi e ragazze che probabilmente erano lì anche e soprattutto per la sua precedente pubblicazione e per i suoi scritti su facebook.

Locandina della presentazione

Prima dell’arrivo dell’autore, ad intrattenere i fan hanno provveduto la presentatrice Giulia Santerini, giornalista di Repubblica, e Rosella Postorino, editor e talent scout per Einaudi editore – è stata proprio lei a proporre a Matteo Bussola di raccogliere i suoi scritti in un libro per la prima volta.
Durante la chiacchierata informale, le due donne hanno commentato anche le proprie esperienze scolastiche prendendo le mosse da alcuni episodi riportati nel libro – in particolare un brano riguardante la differenza fra il primo giorno di elementari di Bussola e della figlia: il primo, quasi passato sotto silenzio; il secondo oggetto di una sorta di reportage.
Oltre a raccontare per sommi capi le ragioni e le modalità della nascita del nuovo libro, la Postorino è riuscita a contattare telefonicamente l’autore, che in quel momento si stava affannando per raggiungere la metropolitana e arrivare in libreria nel modo più veloce possibile, mettendolo in vivavoce.

L’arrivo dell’autore è stato accolto da un’ovazione calorosa e, a causa dei tempi stringati, l’incontro è entrato subito nel vivo. Si è trattato in modo particolare di commenti e approfondimenti sul libro.
Uno dei primi argomenti toccati è stato quello dei “genitori spazzaneve“, che si mettono davanti ai figli per spianare loro la strada piuttosto che dietro, pronti a sorreggerli se inciampano o cadono. Il proposito, s’intende, è nobile, ma secondo l’autore finisce per danneggiare i bambini, perché li priva delle occasioni per crescere, che passano spesso  per – e a volte risiedono nelle – difficoltà. “Stiamo crescendo generazioni di bambini sempre più dipendenti da noi; e la dipendenza non è mai una bella cosa.”, osserva.

Altro spunto di riflessione è stata la sua considerazione sul motivo dell’astio diffuso nei confronti della classe docente; secondo lui, i genitori hanno così poco tempo da passare con i propri figli da essere quasi gelosi di coloro a cui questo tempo lo delegano. Bussola puntualizza che nei confronti degli insegnanti si è creato uno strano pregiudizio: mentre ci si affida volentieri a tutti gli altri professionisti per occuparsi di questioni che non si è in grado di gestire da soli, siamo restii a fidarci degli insegnanti, quasi sapessimo meglio di loro come istruire la nuova generazione.
L’autore ci tiene a specificare che non vuole dare l’impressione di santificare gli insegnanti e demonizzare i genitori – anche perché sostiene che talvolta i primi, sentendosi oggetto dei pregiudizi dei secondi, reagiscono di conseguenza, risultando tutt’altro che santi – ma semplicemente offrire un punto di partenza per un cambiamento futuro.
“A me hanno insegnato che in ogni relazione si è in due, e se c’è qualcosa che non va devo sempre concentrarmi su quello che posso fare io. Dato che sono padre, nel libro rifletto su quel che è nelle mie possibilità, e provo a partire da lì.”

Alla presentazione è seguito un rapido firmacopie

(foto di Alessia D’Andrea)


FONTI

Incontro con l’autore

CREDITS

Copertina

foto dell’autrice

 

 

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