Fall of Efrafa: punk e coniglietti

Spesso ad opere letterarie di successo seguono rivisitazioni cinematografiche, ma può accadere che anche il mondo musicale si lasci influenzare dall’eco delle vicende narrate in un buon libro. È il caso di Watership Down (Richard Adams, Rex Collings, 1972), classico della letteratura inglese, per il quale dopo più 30 anni dalla data di pubblicazione è stata scritta una meritata colonna sonora. Il romanzo in Italia è stato tradotto come “La collina dei conigli” e narra le disavventure dei piccoli abitanti di una conigliera andata distrutta costretti a cercare una nuova casa.

La copertina della prima edizione del 1972

Nel 2005 a Brighton si formano i Fall of Efrafa (“Efrafa” è il nome della conigliera nemica nel racconto) con un preciso intento: comporre una trilogia discografica (The warren of snares) completamente ispirata al romanzo di Adams. L’opera è composta da Owsla (2006), Elil (2007) ed Inlè (2009) i cui titoli sono vocaboli in “lapino“, la lingua madre parlata dai protagonisti del racconto, e significano rispettivamente “Guardiano”, “Nemico” e “Morte”. I testi sono una rivisitazione atea ed animalista dell’opera, criticano l’uomo come razza superiore consciamente distruttrice della natura e sono scritti in parte in lapino comprendendo anche estratti del libro.

Il tutto è coronato dai sinistri artworks creati dalla voce del gruppo Alex Bradshaw (Alex CF), che tuttora continua la sua attività come disegnatore oltre che musicista con diversi gruppi (Light Bearer, Carnist,  Anopheli, Eleleth).

Artwork di Elil a cura di Alex Bradshaw

Non è semplice descrivere il sound dei Fall of Efrafa. Si tratta di un mix di crustcore , post-rock e hardcore-punk con lenti e devastanti intermezzi doom,  che nel corso di soli 4 anni hanno saputo evolvere tralasciando inalterata l’atmosfera dark, cupa e funerea che permea tutta la trilogia. Potete immaginarveli come un insieme di Isis, Neurosis e Mogwai, con testi che parlano di conigli.

Owsla è caratterizzato da un crust punk veloce e serrato, lo screamo di Alex Bradshaw e le melodie malinconiche e decadenti create dalle sei corde del gruppo accompagnate da un violoncello. La vena crust viene in parte abbandonata in Elil, album di 60 minuti composto da sole tre tracce. Le lunghe suite di Elil sono uno continuo alternarsi di flebili, malinconiche melodie generate dalle mansuete sei corde del gruppo, ritmi travolgenti e riff granitici dal sapore squisitamente doom. Ad Inlè è lasciato il compito di calare il sipario sulla lugubre, opprimente e cruda colonna sonora dedicata a Watership Down.

Come promesso, il Fall of Efrafa si sciolgono al raggiungimento dell’obbiettivo prefissato. Con la pubblicazione di Inlè la trilogia è completa e il gruppo decide di salutare i fan con un concerto d’addio (Farewell Show) nella loro città natale.

Perchè i Fall of Efrafa sono considerati una delle migliori band underground di sempre?

La qualità delle loro composizioni è inattaccabile. La loro maestria nel manipolare la dinamica dei pezzi alternando potenti chitarre distorte e ritmi sincopati con interludi melodici catapulta l’ascoltatore nel mondo creato da Adams, e anche se non si conosce il romanzo è impossibile non viaggiare con la mente e crearne uno proprio. La band è nata con il nobile scopo di rendere omaggio ad un classico della letteratura e senza alcun interesse di tipo commerciale, infatti musica e merchandising sono distribuiti da varie etichette indipendentiFight for Your Mind, Alerta Antifascista, Behind the Scenes, Halo of Flies, Denovali Records, Tadpole Records.  Un progetto ad obsolescenza programmata durato solo 4 anni e decisamente ambizioso che avrebbe potuto rivelarsi un completo fallimento, questo è il grande fascino dei Fall of Efrafa.

 

“The warren is empty, but our hearts remain full.”



 

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