“KUNIYOSHI – IL VISIONARIO DEL MONDO FLUTTUANTE” ALLA PERMANENTE DI MILANO

Il Museo della Permanente di Milano ha inaugurato il 4 ottobre scorso la mostra “Kuniyoshi – Il visionario del mondo fluttuante”, visitabile fino al 28 gennaio 2018.
Si tratta della prima personale italiana dedicata al maestro giapponese, che continua il programma espositivo iniziato nel 2016 con la mostra “ Hokusai, Hiroshige e Utamaro”, tenutasi a Palazzo Reale.

Utagawa Kuniyoshi (1797-1861) è stato un pittore giapponese del filone dell’ukiyo-e, il “Mondo Fluttuante”, ovvero quelle stampe xilografiche diffusesi in Giappone tra il XVII e il XX secolo, che avevano come soggetti il mondo spensierato e quell’atmosfera leggera che si respirava. I soggetti delle stampe sono quindi presi dalla vita e dai divertimenti quotidiani: ritratti di attori del teatro kabuki, di eroi e guerrieri, rappresentazioni con le beltà e il quartiere dei piaceri di Edo, ma anche paesaggi, animali e persone comuni.

Kuniyoshi nasce a Edo, l’attuale Tokyo, e fin da giovanissimo dimostra una grande passione per il disegno e l’arte. Si forma con il maestro Utagawa Toyokuni, e successivamente diventa un artista indipendente.
È attivo nel periodo in cui i grandi maestri dell’ukiyo-e si sono già affermati. Da una parte deve quindi trovare un modo per superare la nomea di questi giganti, dall’altra guarda spesso ai suoi predecessori per studiarli e assorbire quanto più possibile le loro forme: è infatti forte l’influenza di Hokusai per la costruzione spaziale per piani sovrapposti, e quella di Hiroshige per la forma delle onde d’acqua.

L’artista merita l’appellativo di “visionario” con cui è presentato in mostra, per i suoi soggetti mitici, l’aura fantasiosa che caratterizza molte stampe e per la sua visione del mondo e della realtà del tutto personale.

In particolare, Kuniyoshi è stato un grande innovatore per l’arte del suo Paese, perché ha saputo unire e far convivere perfettamente la tradizione giapponese con le innovazioni occidentali. Il Giappone si era infatti aperto al mondo esterno nel 1853 a seguito dell’arrivo della flotta del commodoro americano Matthew Perry, che aveva terminato l’autoreclusione del Paese.
Kuniyoshi viene così a contatto con molti oggetti occidentali, come i manuali illustrati, scientifici o con illustrazioni di animali e vegetali, che influenzano profondamente la sua estetica. L’estremo naturalismo e la fedeltà al vero che contraddistinguono le sue rappresentazioni sono sicuramente frutto di questo scambio d’immagini.

La mostra al Museo della Permanente è divisa in cinque sezioni tematiche e presenta un totale di 165 stampe policrome dell’artista.

La prima sezione presenta le “Beltà”: cortigiane e Geishe del quartiere dei piaceri di Edo, ma anche donne comuni, colte in atteggiamenti quotidiani, naturali, intimi.
Fin da queste prime stampe si può notare quanto Kuniyoshi abbia una visione grafica innovativa: realizza sia composizioni classiche, con il soggetto femminile e un paesaggio di sfondo, sia dei veri e propri ritratti psicologici dove il volto della beltà risulta espressivo e personale, ed è il vero punto focale dell’opera.

Beltà allo specchio, Kuniyoshi

La seconda sezione è quella delle “Vedute” e dei paesaggi, un genere alquanto in voga sul finire dell’Ottocento.
In alcune di queste stampe si nota quanto l’estetica di Kuniyoshi sia innovativa rispetto alla tradizione: le opere presentano una prospettiva geometrica veritiera, la stessa impostazione spaziale è nuova, e le sue figure non risultano piatte, ma piuttosto sono state colte in movimento dall’artista.

Sono presentate alcune stampe raccolte nella serie Vedute di Edo e Luoghi famosi di Edo.

La terza sezione mostra le opere che hanno dato la fama all’artista. Si tratta delle mushae, le rappresentazioni di eroi e guerrieri.
Qui Kuniyoshi sfodera tutto il suo estro creativo e lo spettatore è trasportato in un universo di eroi dai corpi tatuati, dalle vesti riccamente decorate, che compiono imprese titaniche sconfiggendo mostri, animali ed eserciti nemici.

Oniwakamaru uccide una carpa gigante, Kuniyoshi

In mostra sono anche presenti alcune stampe della serie degli eroi del Suikoden, un romanzo giapponese, serie che nel 1827 rende l’artista famoso in tutto il Paese.
L’autore modernizza le rappresentazioni di guerrieri dedicando una stampa ad ogni singolo eroe, che in questo modo viene caratterizzato fisicamente e psicologicamente. Inoltre, Kuniyoshi è il primo artista ad inserire il tatuaggio (horimono) nelle proprie stampe. Molti dei suoi eroi ne sono ricoperti, e diventano riconoscibili al pubblico proprio grazie a questi disegni.

Eroe guerriero, Kuniyoshi

Le ultime due sezioni della mostra sono le più personali, e quelle che espongono al meglio lo spirito creativo dell’artista. Si tratta di “Animali e parodie” e “I gatti di Kuniyoshi”.
Nella sezione delle parodie sono presenti anche ritratti caricaturali (giga) di famosi attori di teatro, e ritratti composti da puzzle di altre figure più piccole: tali composizioni curiose hanno fatto guadagnare all’artista la nomea di Arcimboldo del Giappone.

Anche se sembra anziana, è giovane, Kuniyoshi

Molte sono anche le stampe con un altro tipo di composizione: i giochi d’ombra (kagee). Si tratta di dittici composti da una prima stampa rappresentante alcuni oggetti o personaggi disposti in modo ben studiato, e la seconda stampa rappresentante la sagoma di tali soggetti, come fosse un’ombra, che crea altri soggetti.

Gioco d’ombre, Kuniyoshi

La sezione di chiusura è tutta dedicata all’animale prediletto dell’artista: il gatto. Kuniyoshi amava circondarsi di gatti e lavorare mentre questi sonnecchiavano attorno a lui, e le sue stampe testimoniano questo grande affetto per la razza felina: ci sono rappresentazioni di ogni genere, gatti antropomorfi, gatti che rappresentano dei famosi proverbi giapponesi, fino alle caricature di attori di teatro con le sembianze di gatti.
Sono senz’altro le rappresentazioni più tenere, divertenti e personali della produzione dell’artista.

53 gatti con i nomi delle stazioni del Tokaido, Kuniyoshi

Kuniyoshi è stato un maestro celebre e un importante anello di comunicazione tra il Giappone e l’Occidente, con uno stile particolare e attraente che per decenni ha influenzato l’arte del suo popolo, fino ai manga di oggi.

L’esposizione è visitabile tutti i giorni dalle 9:30 alle 19:30, il costo del biglietto intero è di 13 €, il ridotto da 11 € è fruibile dai giovani da 6 a 26 anni, dai possessori della Skira card, dai gruppi, e ci sono altre tariffe agevolate consultabili alla pagina web: http://www.kuniyoshimilano.it/orari-e-biglietti-mostra-kuniyoshi-milano.html.


FONTI

Kuniyoshi

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.