Tazze personalizzate a mano e reti acchiappasogni

Avete degli amici amanti dei supereroi e degli anime e siete in cerca di un regalo originale per il loro compleanno o per il regalo di Natale (con molto anticipo)? Al Brianza Comics di qualche mese fa abbiamo incontrato una ragazza che può fare al caso vostro! Il suo stand si poteva considerare l’unico degno di nota della prima edizione un po’ troppo scarna della fiera fumettistica brianzola – che ha avuto sede nella splendida ma maltrattata Villa Tittoni di Desio (MB) – e vedeva in mostra e in vendita numerose tazze rigorosamente decorate a mano con tutti i personaggi cult o più in voga del momento. La giovane artista (come leggerete non è molto che si è dedicata a questo mestiere) si chiama Pamela e ha deciso di raccontarci la sua storia, ma potete contattarla e ammirare i suoi prodotti clickando qui!

L’idea di dipingere tazze a mano è iniziata un po’ per gioco lo scorso Natale: volevo realizzare dei regali originali e personalizzati. Non so voi ma quando penso all’inverno mi viene in mente una bella tazza di cioccolata calda o di thé profumato; così, andando un giorno a fare la spesa con mia mamma, adocchiai delle grandi mugs rotonde e decisi di acquistarle. Io mi sono diplomata in lingue e laureata in Scienze della Comunicazione ma ho ereditato la dote di artista da mia mamma e prima di lei dalla bisnonna.  Per una serie di ragioni che non sto qui a spiegare non mi sono iscritta al liceo artistico ma lo rimpiango molto. Sta di fatto che una volta laureata non ho smesso di perseguire questa mia passione creativa in ogni cosa. Tornando a noi, acquistai le mugs e mi misi subito alla ricerca di pittura per ceramica e porcellana. L’idea era di realizzare una tazza per mia mamma e una per il mio fidanzato. Trovati i pennarelli, scelto il disegno, il risultato fu molto soddisfacente e piacque. Dopo le feste però scoprii che l’inchiostro di quei pennarelli non era resistente ai lavaggi in lavastoviglie e i disegni sbiadirono poco a poco. Ciò mi rattristò molto così mi misi subito alla ricerca di un prodotto che prevedesse la cottura in forno e la resistenza ai lavaggi. Dopo alcuni tentativi trovai dei pennarelli davvero fantastici, atossici e ideali per prodotti che contengono sostanze edibili, e decisi di rifare le tazze per entrambi, rendendoli molto felici. Ero felicissima anche io, tanto che quando mia mamma mi fece notare un evento sul fumetto in programma per maggio 2017 a Novara, un’idea balzò nella mia mente: “Potrei dipingere mugs con personaggi dei fumetti, supereroi, manga, film e telefilm!”. Dopo averne parlato con il mio fidanzato chiedendo il suo parere per questa nuova avventura ed ottenuto il suo appoggio, inviai subito una mail agli organizzatori del Festival del Fumetto di Novara per sapere se c’era ancora posto per partecipare e vendere i miei prodotti fatti a mano: non ero decisa a dipingere solo tazze ma anche a vendere coloratissime reti acchiappasogni. Per chi non lo sapesse si tratta di amuleti dei nativi americani, composti da un cerchio esterno in legno e una rete con perline, che trattiene i sogni negativi i quali svaniscono con le prime luci del mattino lasciando i sogni positivi liberi di fluire, e le piume, che secondo la leggenda Cheyenne simboleggiano l’aria e il volo degli uccelli. Riguardo alle tazze, prima di dipingere decido i soggetti cercando le immagini su internet: sta poi a me decidere se lasciarle così o reinterpretarle a modo mio, possibilmente creando una sorta di “vignetta”. Ogni disegno viene realizzato a mano libera, se sbaglio posso cancellare utilizzando dell’alcool rosa e riprendere il lavoro; a lavoro ultimato faccio asciugare il tutto e successivamente metto la tazza nel forno di casa per fissare l’inchiostro. Una volta cotta attendo che si raffreddi e la lavo nella lavastoviglie, per verificare che il disegno non sbiadisca. Tornando alla mia prima esperienza in una fiera, volevo che il mio stand presentasse solo oggetti DIY (do it yourself), cioè tutti fatti a mano: le tazze, le reti e persino i bigliettini da visita. Con i soldi messi da parte dal mio lavoro prenotai lo stand per il Festival di Novara e mi misi subito a cercare le tazze. All’inizio fu semplice, trovai un negozio che aveva fatto una promozione sulla porcellana bianca con bellissime mugs, di dimensioni diverse ed a buon prezzo. Purtroppo però finirono presto ed io avevo in programma di realizzare una ottantina di tazze.

Era marzo, quindi avevo 2 mesi di tempo. Trovare nuove tazze non fu affatto facile: su internet la maggior parte di queste sono trattate con una vernice particolare per la stampa. Ne acquistai alcune ma riscontrai problemi a dipingere. Intanto l’evento arrivò, 27 e 28 maggio, e fu una grande esperienza. Non la dimenticherò di certo perché, nonostante non fosse andata come speravo, capii che quel tipo di lavoro mi piaceva molto: stare a contatto con le persone, fare nuove conoscenze…. Non tutti capirono il valore di ciò che facevo ma molti altri invece sì e decisi di non mollare. Cercai un altro evento anche grazie alle nuove conoscenze che avevo fatto a Novara e prenotai uno stand al Vcomics a Domodossola previsto per il 25 giugno. Nel frattempo avevo aperto la mia pagina facebook e pubblicato i miei lavori e gli eventi a cui partecipavo. Anche Domodossola non fu un successo: purtroppo l’evento non era stato sufficientemente sponsorizzato e si presentò poca gente. Di certo non mi fermai qui e iniziai ad informarmi sulle serate organizzate al Parco Tittoni di Desio. Avevano sempre idee carinissime così decisi di portare il mio stand a una serata anni ’80 i cui ospiti erano Viola Valentino, Ivan Cattaneo e Alberto Camerini. Fu una grande serata! Il nostro stand era praticamente sotto il palco così riuscimmo a goderci il concerto. Tantissima gente venne per cantare e ballare, tanti nostalgici degli anni ’80! Ricevetti molti complimenti e fu la serata in cui riuscii a vendere un certo numero di tazze e qualche ciondolo acchiappasogni. Davvero indimenticabile! Qualche giorno dopo, con mia grande gioia, scoprii che sempre il Parco Tittoni stava organizzando un primo evento ufficiale sul fumetto verso la fine dell’estate: il Brianza Comics, previsto per il 3 settembre: non potevo assolutamente mancare! Mi informai subito e prenotai lo stand. Naturalmente dopo ogni festival controllavo quali tazze avevo venduto e decidevo quali rifare, se rifarle uguali o cambiare il soggetto. Anche per questa nuova esperienza ero pronta e non stavo più nella pelle! E infatti fu magnifico! Il sole splendeva, lo stand era in una buona posizione e il numero di persone che decise di venire fu molto alto! Cosplayers, musicisti, truccatori…fu un grande successo, un’esperienza che mi porterò nel cuore perché il frutto del mio lavoro fu compreso e apprezzato: non solo adulti ma anche bambini che passando dal mio stand sorridevano e riconoscevano i personaggi dipinti. La soddisfazione in me cresceva ora dopo ora fino a sera quando smontato tutto e tornata a casa ripensai alla giornata passata con un grande sorriso. Anche qui avevo lasciato un pezzo di me e avevo conosciuto ancora nuove persone. Persone come il gruppo di Autoproduzione di Angelo Porazzi che adesso mi accompagneranno in nuove prossime avventure come il festival Fumettopoli, che si terrà il 17,18 e 19 novembre a Milano. Prevedo di continuare su questa strada finché mi sarà possibile: tra i miei progetti c’è anche quello di seguire un corso di fumetto, aprire una fumetteria-bar, servendo del buon caffè in tazzine dipinte da me o profumatissimi thé in mugs sempre dipinte da me. Ho tanti sogni che non so se riuscirò a realizzare, ma per adesso mi concentro sul presente e proseguo su questa strada con determinazione.”

FONTI:

  • Intervista con l’artista
  • Brianza Comics

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