PLOT OPERA BIOGRAFIE: ROBERTO ALAGNA, BUON SANGUE NON MENTE

Prosegue la conoscenza dei grandi interpreti dell’Opera contemporanea e non. Oggi scopriamo la figura di Roberto Alagna.

Nato a Clichy-sous-Bois il 7 giugno del 1983, Roberto Alagna è un tenore francese con sangue siculo nelle vene. Autodidatta, ebbe il suo debutto nel ruolo di Alfredo (ne La traviata) nel 1988 durante il Glyndebourne Opera Festival. Dopo quella performance fu ingaggiato in teatri minori in Francia e in Italia, prevalentemente per il suo Alfredo (che pare abbia cantato più di centocinquanta volte nell’arco della sua carriera!)

La sua fama crebbe rapidamente, tanto da venir richiesto alla Scala per una Traviata diretta dal Maestro Riccardo Muti, mentre al Convent Garden di Londra si cimentò – nel 1990 – ne La bohéme accanto al soprano romeno Angela Gheorghiu come Mimì. Con lei ebbe un lungo rapporto sentimentale, sposandola dopo la tragica perdita della prima moglie, Florence Lancien, e madre di sua figlia Ornella.

L’unione tra la Gheorghiu e Alagna fu un sodalizio molto seguito, che diede anche vita ad appassionate rappresentazioni soprattutto de La bohéme, de La traviata e di Tosca. Di quest’ultima esiste inoltre una versione filmica con la regia di Jacquot.

Interpretò diversi ruoli: da quelli lirici come Nemorino de L’elisir d’amore di Donizetti (parti che egli predilesse) a quelli più spessi come Radamés in Aida; Werther e Le Cid delle omonime opere di Massenet, Cyrano de Bergerac di Alfano, Faust di Gounod… esibendosi nei più prestigiosi teatri del mondo come la Staatsoper di Vienna, il Met di Ne York, L’Opera di Roma, L’Opéra National e molte altri sedi. Le collaborazioni importanti, chiaramente, non mancarono e videro coinvolti diversi cantanti tra cui Mirella Freni, Bryn Terfel, Anna Netrebko e Dolora Zajick, tutti di altissimo livello e con una fama internazionale importante.

Nel 2006 fu chiamato per interpretare Radamés nella Prima scaligera, diretta da Chailly con la regia di Zeffirelli. In occasione della seconda rappresentazione, il tenore fu fischiato da alcuni loggionisti e si rifiutò categoricamente di tornare in scena. Fu sostituito all’ultimo da Antonello Palombi, il quale si presentò sul palco in abiti comuni a causa della mancanza del tempo tecnico necessario per prepararlo con trucco e costume. Alagna fu criticato sia dal regista sia dalla direzione del teatro, provocando diverse polemiche e la decisione del cantante di non voler più collaborare con loro.

La sua carriera però non fu intralciata da questo incidente, anzi, proseguì luminosa in importanti teatri stranieri, seguitando a spaziare nel repertorio lirico con opere anche meno note, come la Pénélope di Fauré.

Nel 2013 la sua relazione con la Gheorghiu terminò e si unì alla collega Alexandra Kurzak, soprano polacco, conosciuta durante una produzione de L’elisir d’amore a Londra e da cui sta aspettando un figlio.

Stando ai rumours, la Gheorghiu lasciò Alagna a causa della possessività del tenore, che le creava diverse problematiche anche in ambito lavorativo. Le loro nozze erano state celebrate sul palco del Met dopo una bohéme, consacrandoli come una delle coppie più famose della lirica. Esempio di come tenori e soprani possano arrivare alle nozze, come si sogna durante un’opera.

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