NIPPLE RING: COSA, COME E PERCHE’

Sapete che sempre più donne decidono di possedere un Nipple Ring? Se vi state domandando che cosa significhi, questo è lo spazio giusto per scoprirlo.

Si tratta del famoso piercing al seno che imperversa con crescente entusiasmo tra tutti gli status sociali.

È un fenomeno che, al contrario delle aspettative di molti, trova le proprie radici indietro nel tempo. Anche se mancano alcune attestazioni ufficiali, sono vari gli autori (tra cui Hans Peter Duerr, antropologo tedesco del ventesimo secolo, nel suo “Dreamtime”) che infatti ne parlano: già i nativi americani erano soliti portare piercing al seno come simbolo di forza, ma si narra che anche nel XIV secolo, presso la corte di Isabella di Baviera, e in tarda epoca vittoriana fosse già presente un dignitoso numero di donne che possedevano gli allora chiamati “Bosom Rings”, anelli al capezzolo messi in vista grazie alle abbondanti scollature dell’epoca.

Ma è il XX secolo a far esplodere decisivamente il fenomeno, tra chi lo faceva per risolvere problemi di capezzoli introflessi, ma soprattutto nelle culture Punk, Goth e Industrial. Ed è così che il piercing al seno assume un’importanza di identità sociale, un manifesto di appartenenza ad uno stile di vita ribelle e slegato dalle conformità.

Ma quali sono le caratteristiche del Nipple Ring e i suoi potenziali rischi?

È un piercing di vario spessore che attraversa trasversalmente il capezzolo (di solito in orizzontale) e assume forme differenti: in generale si tratta di una barretta (Barbell) o di un anello (Captive Bead Ring) e spesso la sovrapposizione di due piercing formano croci o linee parallele.

Per evitare danni e agevolare la guarigione (che solitamente varia da qualche mese a un anno e mezzo), naturalmente è richiesta un’attentissima cura del seno perforato.

I rischi più comuni che possono verificarsi sono il rigetto del piercing, qualora il foro fosse troppo in superficie, e l’infezione della zona interessata. Ma conseguenze possibili e più gravi sono la mastite (in particolare quando vengono intaccati l’areola e il grasso del seno) e la difficoltà nell’allattamento, specialmente se si ha un foro imperfetto o un capezzolo con più buchi.

Un aspetto registrato da molte donne conseguentemente al Nipple Ring è relativo alla sfera erotica. La maggioranza conferma infatti che questa stimolazione del capezzolo aumenta la propria sensibilità, e ciò rappresenta una delle motivazioni più ricorrenti che spingono a questa pratica.

A diffondere il fenomeno, poi, c’è il mondo della musica e dello spettacolo che è letteralmente innamorato di Nipple Rings: è ancora di tendenza quello di Rihanna o di Kendal Jenner, e molto “discussi” quelli di Christina Aguilera e Chiara Ferragni.

Così il gesto ribelle degli anni ’80 si rinnova anche come dettaglio sensuale e provocante che concentra su di sé l’attenzione di chi desidera uno stile completamente attuale e rock. Ma se è importante esaltare le forme di una parte così intima come il seno, è altrettanto necessario averne cura e “volergli bene”, prendendo in considerazione i potenziali rischi del Nipple Ring ed eventualmente limitandoli consultando persone competenti.

FONTI

glamour.it

mondopiercing.it

Hans Peter Duerr, Dreamtime, Concerning the Boundary Between Wilderness and Civilization, Blackwell Pub, 1987

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