“I touch myself”, hit dei Divinyls diventa simbolo della lotta contro il cancro al seno

I don’t want anybody else, when I think about you I touch myself”.

Può una canzone nata per celebrare la sessualità femminile diventare un inno per la prevenzione del cancro al seno? E’ quanto è successo nel 2014 a I touch myself, canzone del gruppo australiano Divinyls, a seguito della malattia di Chrissy Amphlett, cantante del gruppo.

A volte basta cambiare prospettiva perché le canzoni inizino a dirti qualcos’altro, qualcosa di diverso da ciò che avevano sempre detto.

Sfondo nero e inquadratura sul primo piano di una donna che inizia a cantare a cappella: è Sarah Mc Leod, cantante australiana che, assieme ad altre nove colleghe (Deborah Conway, Connie Mitchell, Little Pattie, Sarah Blasko, Olivia Newton-John, Kate Ceberano, Suze DeMarchi, Megan Washington e Katie Noonan), ha deciso di partecipare al progetto di sensibilizzazione.

Il progetto vuole diffondere l’importanza dell’autopalpazione come prima tecnica di prevenzione per assicurare una diagnosi nella fase precoce del cancro. Esso nasce per volontà di Chrissy Amphlett, cantante dei Divynils morta nel 2013 a causa di un cancro al seno, scoperto nella fase ormai terminale. L’artista ha espresso il desiderio che uno dei pezzi di maggiore successo della band diventasse il simbolo della prevenzione, per aiutare altre donne ad accorgersi per tempo della malattia, provvedendo alle cure necessarie. E così è stato.

Il brano, di cui potete ascoltare qui la versione originale, ha cambiato personalità in sintonia con il nuovo scopo, rivestendosi di una delicatezza inedita, data dalle voci a cappella delle artiste. Sul finale, inoltre, vengono introdotti una linea di chitarra e degli archi, in un crescendo di intensità che culmina nell’inedito verso conclusivo della canzone:

“I think I would die if I were to ignore you.”

Chrissy Amphlett

Oltre al brano, i cui proventi sono destinati al Cancer Council NSW, è stato dedicato al progetto un sito web in cui una sezione interattiva, Hear it. Touch it, guida le donne durante l’auto-esame, indicando loro i dettagli ai quali è importante prestare più attenzione.

In onore della cantante, infine, sono stati creati, in collaborazione con Berlei, due reggiseni: il Chrissy Bra, per ricordare ogni giorno di effettuare un controllo, e il Chrissy Post-Surgery Bra, realizzato per far sentire a proprio agio le donne che hanno subito un intervento di mastectomia.

A tre anni dal lancio del progetto, il messaggio di Chrissy Amphlett continua a essere uno dei simboli della prevenzione, condiviso attraverso i social con l’hashtag #Itouchmyselfproject.

Fonti e Credits:

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