Playlist Lo Sbuffo: songs of ice and fire (parte 1: Islanda e Norvegia)

La terra del ghiaccio e del fuoco per eccellenza, si sa, è l’Islanda, però per questa volta abbiamo pensato di poter allargare la definizione, se non in senso stretto quanto meno in senso metaforico, anche a Norvegia, Svezia e Finlandia. Le canzoni contenute in questa playlist sono infatti abbastanza eterogenee, sia per genere di appartenenza, sia per periodo storico di provenienza; alcune sono più lente e particolari, mentre altre sono decisamente energiche; alcune sono semi-sconosciute, altre famosissime. Il titolo sembrava dunque appropriato per una playlist così ricca di contrasti al proprio interno.

Tra gli artisti islandesi più noti figurano sicuramente i Sigur Rós, il cui stile unico è in grado di trasportare gli ascoltatori in un’altra dimensione. Abbiamo scelto di inserire anche Sæglópur, meno famosa di Takk… e Hoppípolla, ma che forse suonerà familiare ai più per via della serie tv Netflix Sense8 in cui è presente. Il titolo della canzone significa “perso in mare” e il brano, in islandese, parla di come un uomo trovatosi alla deriva in mare sia riuscito a tornare a casa sano e salvo. Piccola curiosità: nello stesso album, Takk…, è presente anche Mílanó (Milano).

Altra band islandese piuttosto rinomata sono gli Of Monsters and Men che si sono fatti conoscere con Little Talks nel 2012. Nei brani qui proposti, Your Bones Human, è possibile notare come i loro testi siano spesso di difficile interpretazione in quanto ricchi di metafore ed immagini anche piuttosto forti. Si sono fatti apprezzare grazie allo stile indie-pop e al fatto di cantare in inglese anziché nella propria lingua nativa, pur non avendo mai rinnegato le proprie origini.

Ultima artista islandese presente in questa playlist è Björk, la cui fama ebbe inizio nella band, anch’essa islandese, The Sugarcubes che lasciò nel 1993 per diventare solista. Nel corso della propria carriera ha sperimentato numerosi generi musicali diversi ed è oggi praticamente impossibile associarla ad uno in particolare. It’s Oh So Quiet è in realtà una cover di un brano del 1951, ma abbiamo deciso di inserirla essendo è uno dei suoi più grandi successi.

Passando alla Norvegia impossibile non menzionare gli a-ha e la loro Take On Me, probabilmente universalmente conosciuta. La loro influenza sulla musica di molti altri artisti contemporanei e successivi è notevole: basti pensare che nel brano Feel This Moment di Christina Aguilera e Pitbull ne è presente una citazione.

Recentemente, però, gli artisti norvegesi che stanno guadagnando sempre più popolarità provengono dal mondo del pop, specie nella sua variante elettropop. Tra questi ho voluto inserire nella playlist Gabrielle Leithaug (in arte Gabrielle) il cui brano 5 fine frøkner (5 belle ragazze) ha spopolato tra i giovani grazie alla serie tv norvegese Skam nella cui soundtrack figurava. Un’altra stella nascente del pop è Astrid S (nome d’arte di Astrid Smeplass) di cui abbiamo proposto l’ultimo singolo Think Before I Talk.

Norvegesi sono anche molti produttori e DJ che dominano le classifiche internazionali, ad esempio Matoma (All Night, Girl at Coachella, Party on the West Coast), Cashmere Cat (che ha lavorato con Halsey, Ariana Grande, Kanye West, The Weeknd e molti altri), Seeb (noto soprattutto per i remix di alcuni grandi successi), Lido (produttore esecutivo dei due album di Halsey) e Alan Walker (diventato famoso con Faded). Tra questi c’è anche Kygo (noto recentemente per la hit It Ain’t Me con Selena Gomez) di cui ho voluto inserire Firestone.

Buon ascolto!

 

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