Quell’animal..ista di Hitler

Sono tanti i personaggi storici che nel corso della loro vita hanno dimostrato una particolare sensibilità nei confronti degli animali e dell’ambiente, ma se il personaggio in questione è Adolf Hitler stupore e curiosità sono sentimenti più che leciti.

A dire il vero, nonostante la maggior parte delle fonti sembrino confermarlo, la predilezione del Furer per gli animali è smentita da molte associazioni animaliste soprattutto per il fatto che una tale notizia è ampiamente strumentalizzabile nella diatriba tra carnivori e vegetariani.

Sta di fatto che alcuni provvedimenti adottati dal dittatore tedesco dimostrano una particolare attenzione a determinati temi.

Adolf Hitler e Eva Braun con Berghof
https://commons.wikimedia.org/wiki/Berghof_(Obersalzberg)#/media/File:Bundesarchiv_B_145_Bild-F051673-0059,_Adolf_Hitler_und_Eva_Braun_auf_dem_Berghof.jpg

A quanto pare durante il Terzo Reich, precisamente nove mesi dopo l’insediamento di Hitler, venne varato un provvedimento contro il maltrattamento e l’abbandono degli animali. Il testo, conservato negli archivi del Ministero delle Politiche Agricole di Roma, nel primo paragrafo cita testualmente : “È proibito tormentare o maltrattare rudemente un animale senza necessità». Alla sezione II: «È proibito: trascurare un animale di cui si è proprietari, trattarlo o dargli una sistemazione che gli provochi sensibile dolore o danno; utilizzare un animale per mostre, film, spettacoli, o altri pubblici eventi, in tutti i casi in cui si provochino all’animale dolore o danno alla salute; abbandonare un animale domestico per liberarsi di lui (per tale reato erano previsti due anni di carcere, ndr); tagliare le orecchie o la coda di un cane più vecchio di due settimane; uccidere un animale in un allevamento di pellicce senza anestesia”. Una legge straordinariamente moderna ed empatica nei confronti degli animali anche rapportata al nostro attuale ordinamento.

Inoltre vi sono molte testimonianze che hanno dimostrato che Hitler seguiva una dieta vegetariana.

Il motivo, secondo alcune fonti, non era di principio ma di salute. Infatti soffriva di stomaco ed era spesso vittima di forti aerofagie che disturbavano lui e chi gli stava intorno. Così per curare i suoi problemi intestinali adottò una particolare dieta nella quale consumava prodotti di origine animale come latte e uova, ma non la carne.

Tuttavia nonostante il suo stile di vita fosse simile, se non uguale, ad un vegetariano, durante il suo regime perseguitò e mise al bando tutte le associazioni vegetariane presenti in Germania. Molti dei dirigenti delle associazioni scapparono in Francia per evitare la deportazione.

Alla luce di ciò non ci si può non interrogare su come sia possibile amare gli animali ed allo stesso tempo odiare a tal punto il genere umano. Forse la società moderna, sempre più animalista e pericolosamente sociopatica, dovrebbe cominciare a farsi qualche domanda.

Fonti: (1) (2)
Immagine di copertina: (1)

 

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