La forza di essere come gli altri (con qualcosa in più)

Il 19 novembre 1978 a Como nasce Federica Maspero, una bambina come tante altre. Il 19 novembre del 2002, esattamente 24 anni dopo, poco prima di andare a festeggiare il compleanno, Federica si sente male e nel giro di poche ore sprofonda in coma. La diagnosi: meningite fulminante.

Federica, fino a quel 19 novembre 2002, era una studentessa di medicina come tante altre. Ricoverata all’ospedale di Lecco, ha dovuto subire tra dicembre e gennaio l’amputazione di entrambe le gambe e di quatto falangi per ogni mano, ad eccezione dei pollici.

Adesso ho fatto pace con il passato, ma è stato pesante e beffardo: stai vivendo un momento perfetto e ti ritrovi in rianimazione, senza gambe e con le mani attaccate a dei tubi” racconta in un’intervista.

Nonostante tutto Federica non ha perso tempo: non si ascia abbattere dal corso degli eventi; decide che sarebbe tornata ad essere una ragazza come tutte le altre, ma con qualcosa in più. A casa non sta mai ferma: alla comodità della sedia a rotelle preferisce di gran lunga gattonare per spostarsi da una stanza all’altra, sale e scende continuamente le scale, per rafforzare le ginocchia. Riprende e completa gli studi di medicina grazie ai quali ha la possibilità di svolgere anche un’attività di tirocinio a Philadelphia, negli Stati Uniti. È durante i suoi otto mesi di permanenza all’estero che Federica entra in contatto con il mondo dello sport frequentando la palestra con delle sue amiche. Inizia in questo periodo a valutare l’acquisto di protesi da corsa e nell’aprile del 2011 le compra: due lamine dal 3000 euro ciascuna accompagnate da due cuffie di silicone del costo di 2000 euro, pagate con i soldi ottenuti durante il suo tirocinio di specializzazione in oncologia.

Da quel momento la sua vita cambia: Federica inizia a correre. Si specializza nelle gare di velocità dei 100 e 200 metri della sua categoria di disabilità, la T43. I primi di maggio è già in pista pronta per la sua prima gara. Dopo questo inizio così precipitoso, la carriera sportiva di Francesca è tutta in ascesa: nel 2013 al Golden Gala ottiene il suo primo record personale (100 metri in 15.53). Nel 2015 partecipa alle Olimpiadi di Doha, in Quatar, a quelle di Rio del 2016 e nello stesso anno prende parte agli europei di Grosseto; in tutte queste occasioni sfiora il podio arrivando quarta. La prima medaglia internazionale della sua carriera è finalmente arrivata: ai mondiali paraolimpici di Londra, il 18 luglio 2017, Federica si è guadagnata la seconda posizione ed ha potuto finalmente indossare la medaglia d’argento.

È una medaglia che mi sento di aver conquistato e meritato con tanta costanza e determinazione e segna un momento di nuovo inizio per me”.

“Un nuovo inizio”: e ora Federica chi la ferma più.

FONTI:

www.atletispeciali.com 

www.huffingtonpost.it, 

www.laprovinciadicomo.it

www.gazzetta.it

CREDITI:

Immagine 1,

Immagine 2

 

 

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