Essere sedicesimi su 144 paesi nel mondo per attrattività agli occhi degli imprenditori e investitori può sembrare di per sé un risultato ottimo: non però se questo paese, oltre che ad essere nel G8, è uno dei paesi fondatori della comunità europea. Infatti, in cima a questa particolare classifica si trovano innanzitutto gli Stati Uniti, seguiti da paesi come Germania e Cina; ma al di sopra dell’Italia, oltre alla Svizzera, si trovano anche gran parte dei paesi europei come Regno Unito, Francia, Paesi Bassi, Belgio ed Austria. Il nostro paese, peraltro, secondo i dati del Global Attractiveness Index (GAI), è rimasto in sedicesima posizione dal 2013 al 2017, senza un netto miglioramento nel corso del tempo.
Il GAI, analizzando quest’anno i dati degli ultimi cinque anni di numerose realtà mondiali, ha ricostruito i
Niente di nuovo sotto il sole, dunque: ancora una volta il problema dell’Italia si dimostra essere il lavoro e la disoccupazione e il GAI, nella sua analisi, ha evidenziato anche alcuni cantieri di lavoro, per superare le criticità e migliorare la posizione in classifica: si parla di incremento della produttività, rilancio degli investimenti, ottimizzazione del mercato del lavoro, e certamente efficienza amministrativa. Tutte tematiche che, nel corso del tempo, i vari governi italiani hanno sempre posto nel centro della loro agenda e dei loro interventi normativi: sembra, a questo punto, senza particolari risultati.
Fonti: inter alia, Sole24Ore
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